Holler, olé nell'ultimo giorno - A Firenze Monica spezza il monologo Columbia
La splendida cornice di Piazza della Repubblica a Firenze ha ospitato l'epilogo della 13a edizione del Giro della Toscana Internazionale Femminile e, come successo anche nelle ultime edizioni, questa tappa finale ha visto come protagoniste principali le coraggiose fuggitive di giornata. Una fuga di 13 ragazze tra cui Alessandra D'Ettorre (Top Girls-Fassa Bortolo), unica italiana nel gruppetto e vincitrice sul traguardo fiorentino nelle scorse due edizioni: evidetemente l'abruzzese ha un feeling particolare con questa tappa anche se, come ci ha detto lei stessa, "le gambe contano ma in molti casi è più importante la testa". Purtroppo in questo caso il proverbio non c'è due senza tre non vale visto che la D'Ettorre non è andata oltre il quinto posto nella volata ristretta in cui la svedese Monica Holler ha avuto la meglio sulle rivali: la portacolori del Bigla Cycling Team (seconda nella tappa di Altedo al Giro Donne) ha chiuso così nel migliore dei modi un Giro di Toscana che l'ha vista spesso protagonista in fuga o in testa al gruppo a tirare.
Per la squadra diretta da Felice Puttini è arrivata finalmente una soddisfazione visto che le due leader indiscusse, Brändli e Cantele, hanno corso al di sotto le loro potenzialità: la vittoria di oggi è stata frutto di una grande condotta di gara del team elvetico protagonista con due atlete sia nella prima fuga (ripresa però dopo pochi km) sia in quella decisiva con la Thurig che è stata un ottimo punto d'appoggio per la Holler nel finale di tappa.
La fuga a 13 che ha deciso la frazione odierna è nata verso la fine del terzo dei sette giri intorno a Quarrata, in corrispondenza del primo traguardo volante a punti: oltre alla coppia Bigla e alla già citata D'Ettorre vi erano anche Lutz (Nürnberger), Gebhardt (Germania), Slappendel (Olanda), Van Wanroij (DSB Bank), Willock e Gomez (Canada), Martissova (Gauss), Janildes Fernandes (Chirio-Forno d'Asolo), Kelley Seehafer (Menikini) e la campionessa statunitense Brooke Miller. In breve il gruppetto in testa ha guadagnato fino a una vantaggio massimo di 4'20" ma il Team Columbia, non rappresentato in fuga, nonostante nessuna delle 13 ragazze fosse pericolosa per la classifica generale (la migliore, Julia Martissova, era 22a a 5'47") si è portato in testa al plotone e ha ridotto il margine fino a 2'40". A questo punto si poteva pensare ad un possibile ricongiungimento ed ad un'epilogo allo sprint però un nuovo rilassamento delle inseguitrice ha fatto sì che il distacco tornasse a salire e che a soli 16 km dal traguardo fosse di 3'25": conquistato un margine di sicurezza tra le battistrada è iniziata la lotta per il successo parziale con la Thurig all'attacco in modo da permettere alla compagna Holler di rimanere coperta. La svizzera è stata ripresa a 3 km dall'arrivo e in volata non c'è stata storia: la Holler, ottima velocista, si è imposta facilmente davanti alla tedesca Gebhardt e a Brooke Miller.
Subito dopo l'arrivo il volto della Holler sembra il ritratto della felicità e la 24enne svedese si concede con grande disponibilità alle interviste di rito: "Sono felicissima di aver vinto in una corsa così importante e per giunta ad una sola settimana dal Mondiale. Finalmente sono riuscita a prendere la fuga buona e sono contenta non solo per me ma anche per tutte le mie compagne e tutto il team. Ora mi aspetta la prova iridata, sono in ottima forma ma forse il percorso è un pò duro per una velocista come me: io però ci proverò e spero di fare una bella corsa".
Per quanto riguarda la classifica generale la tappa di oggi non ha portato sconvolgimenti con la Arndt che si porta a casa il successo globale e aggiunge un altro successo ad una stagione strepitosa grazie anche al successo nella Coppa del Mondo: sfortunatamente per lei, l'unico passaggio a vuoto è giunto proprio in corrispondenza con i Giochi Olimpici di Pechino ma, con una gamba simile, a Varese ha l'occasione di rifarsi. Migliore italiana nella generale è stata il bronzo olimpico Tatiana Guderzo, terza dietro anche all'altra tedesca Worrack, mentre Monia Baccaille ha chiuso in ottava posizione. Tra le altre azzurre che sabato prossimo disputeranno il mondiale (con Bronzini assente e Luperini e Lechner ritirate) non ha molto impressionato la varesina Noemi Cantele: condizione non ottimale o avrà preferito non esporsi come nel 2007 quando poi a arrivò a Stoccarda super-controllata?