Al Gp GFM Meccanica è ancora Schleicher - La Bronzini si deve di nuovo arrendere alla tedesca
Oggi avrebbe potuto correre anche da sola, Regina Schleicher, ma lo stesso avrebbe vinto questa ottava edizione del GP GFM Meccanica. Sì, perché stamani, a Cavriago, la campionessa tedesca si è ritrovata a poter contare sul supporto di una sola compagna, come lei toscana d'adozione ed ex campionessa del mondo, Edita Pucinskaite. Formalmente, per questioni burocratiche, la formazione è stata completata da quattro atlete della nazionale australiana che, però, hanno corso per la loro capitana Belinda Goss. Altra assente illustre, fino a ieri data tra la partenti, Marta Bastianelli che ha preferito non prendere il via a questa gara poco adatta alle sua caratteristiche.
Le due bionde comunque non si sono perse d'animo e hanno agito d'astuzia, correndo di rimessa sulle ruote delle squadre più attrezzate. Quasi subito è andata via la fuga che ha caratterizzato i primi 60 km di corsa: Pisaneschi, Vilajosana, Bates, Borchi, Lazzerini e Bortolus hanno raggiunto un vantaggio massimo di 1'20", senza che nessuna squadra, inizialmente, reagisse. Si aspettava la Bronzini, favorita d'obbligo dopo la vittoria di Fabbrico, ma la presenza della compagna Alessandra Borchi in avanscoperta ha, di fatto, passato il testimone alle squadre non rappresentate (o rappresentate "male") nella fuga.
E così, le ragazze di Menikini, Gauss e Michela Fanini si sono rimboccate i manicotti e hanno cominciato a limare il vantaggio facendolo scendere progressivamente, giro dopo giro, nel circuito finale di 7,5 km intorno all'abitato di Praticello di Gattatico. Riprese le attaccanti ad una trentina di chilometri dall'arrivo, anche la Titanedi ha contribuito affinché la corsa rimanesse cucita. Ma all'ultima curva il bronzo di Stoccarda si è ritrovata troppo indietro e, anche per il rettilineo in leggera salita, non è riuscita a completare una comunque prepotente rimonta nei confronti della tedesca Schleicher, autrice di una volata dai tempi perfetti. Terza l'australiana Goss.
Entrambe le protagoniste dello sprint si dicono soddisfatte della gara: per la Bronzini «perdere da una campionessa del mondo non è poi così grave, anche perchè la condizione è in crescita»; Regina bissa la vittoria del Liberazione e si conferma tra le top-sprinter del lotto.