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Egemonia polacca a Tabor - Mondiali cross - Gli Szczepaniak sui primi due gradini del podio

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Dopo settimane di gelo con temperature arrivate a -17°C, intense nevicate che hanno depositato oltre mezzo metro di neve sul percorso, giorni di lavoro con le ruspe per tentare di rendere il percorso percorribile, il primo giorno di gare si è invece svolto in una giornata soleggiata e neanche troppo fredda (-1° alla partenza degli under 23). Il percorso, comunque ghiacciato e quindi molto scivoloso, ricalca solo in parte quello "storico" di Tabor che da anni ospita prove di Coppa del Mondo e anche la rassegna iridata del 2001. Si tratta comunque di un percorso impegnativo e collinare degno di una manifestazione così importante. L'olandese Miki Van Empel è stato l'autore della migliore partenza ed è rimasto al comando per circa metà tornata quando il polacco Pawel Szczepaniak si è messo al comando.
Szczepaniak, terzo al mondiale di Hoogerheide dodici mesi fa è il fratello maggiore di quel Kacper Szczepaniak vincitore, sempre ad Hoogerheide, dell'ultima prova di Cdm. Poche pedalate dopo un altro polacco, Marek Konwa, con una brillante azione riesce ad accodarsi al connazionale. Dietro ai due polacchi il grande favorito della vigilia, il belga dominatore della Cdm Tom Meeusen si mette all'inseguimento trainando un plotoncino comprendente anche Jim Aernouts, Elia Silvestri, Micki Van Empel, Arnaud Jouffroy e il più giovane degli Szczepaniak (d'ora in poi Kacper). Gara in salita per altri due dei principali favoriti della vigilia: Cristian Cominelli e Lubomir Petrus transitati rispettivamente 40° e 41° al termine del primo giro a oltre cinquanta secondi da Konwa. Nel secondo giro la corsa ha vissuto uno dei momenti cruciali. In un tratto in salita, Kacper si è riportato sui connazionali formando in testa un terzetto tutto polacco. Soltanto Meeusen e Jouffroy sono riusciti a limitare i danni restando a pochi secondi, per tutti gli altri la corsa si è ridotta ad una lotta per i piazzamenti. Al termine del secondo giro il trenino polacco godeva di 5" su Jouffroy e 7" su Meeusen. Van Empel guidava gli inseguitori a 16" mentre il campione belga under 23 Jim Aernouts finiva bruscamente a terra in un tratto in discesa picchiando con violenza il lato destro del corpo. Alla fine sarà solo 26°. Nel terzo giro Pawel ha ulteriormente incrementato il ritmo staccando i compagni di avventura e guadagnando, al termine del giro, 6" sui connazionali mentre il tandem Jouffroy-Meeusen vedeva il distacco dal leader aumentare a 17".
Un ottimo Matteo Trentin, evidentemente a suo agio sul percorso scivoloso, è riuscito ad inserirsi nei primi dieci in compagnia dello slovacco Robert Gavenda, penalizzato da una partenza mediocre dalla prima fila. Nel quarto giro, alla boa di metà gara, Kacper ha staccato Konwa e si è messo alla caccia del fratello maggiore. Tom Meeusen, nonostante acrobatici passaggi in bici sugli ostacoli, è sempre apparso in difficoltà ed incapace di reagire al ritmo forsennato dei polacchi. Kacper è riuscito ad accodarsi a Pawel nel quinto dei sette giri mente Konwa ( a 18" a fine giro) ha iniziato ad accusare la fatica e ha permesso a Meeusen ( staccato di 30" da Pawel e Kacper) di avvicinarsi mentre Jouffroy transitava 10" dopo il belga. Al sesto posto, staccato di 57" passava lo svizzero Arnaud Grand con a ruota il nostro Elia Silvestri, protagonista di una buona prova corsa sempre nelle posizioni che contano. Il tentativo di conquista del podio per Tom Meeusen si è conclusa nel penultimo giro quando, una volta giunto nelle immediate vicinanze di Konwa, è inciampato su un ostacolo ( la prima volta che li ha affrontati scendendo di sella in tutta la corsa ). L'inconveniente è costato al belga solo pochi secondi ma psicologicamente lo ha fortemente condizionato tanto da essere superato e staccato da Jouffroy di 10" nel corso di appena un giro. Poco dopo l'incidente di Meeusen un problema meccanico ha coinvolto Kacper Szczepaniak, costretto procedere lentamente fino al box perdendo così il contatto col fratello. Al suo della campana il distacco tra i due fratelli è di 15", Konwa, ormai stravolto, è a 35" con Jouffroy alle calcagna.
Meeusen appare rassegnato a 45". L'ultimo giro è fatale per Konwa, in riserva di energie dopo i primi giri corsi ad altissimo livello, superato sia da Jouffroy che da Meeusen. Questo impedisce alla Polonia di occupare tutto il podio ma non di conquistare il primo titolo iridato Under 23 della sua storia grazie a Pawel Szczepaniak. Kacper è secondo e precede uno scatenato Jouffroy, autore di due giri finali di altissimo livello, che giunge terzo ad appena un secondo dal polacco. Meeusen è solo quarto davanti allo stremato Konwa (per la nazionale polacca primo, secondo e quinto come accadde alla rappresentativa tedesca ad Hoogerheide grazie a Walsleben, Pfingsten e Weber). Sesto posto per lo svizzero Arnaud Grand arrivato a soli due secondi da Konwa. Settima piazza per lo slovacco Robert Gavenda che dopo un brillantissimo inizio di stagione (con vittorie a Treviso e nel campionato europeo di Hoogstraeten) si è perso per strada. Il tedesco Weber è arrivato ottavo davanti all'olandese Eising, migliore dei "primi anni" (come del resto in tutta la stagione).
Elia Silvestri ha colto il decimo posto mentre Matteo Trentin è undicesimo. Cristian Cominelli si è dovuto accontentare del 22° posto, Bryan Falaschi ha concluso il suo primo mondiale da Under 23 al 27° posto mentre Domenico Maria Salviani non ha concluso la gara.

La giornata di gare era iniziata con la gara degli juniores con l'armata olandese favoritissima su tutti. La gara degli olandesi è cominciata subito male con un incidente meccanico per Danny Van Poppel, la cui gara è di fatto finita già al primo giro. La corsa si è decisa a tre giri dalla fine quando il ceco Tomas Paprstka (protagonista quest'anno solo a Koksijde e Zolder con un 6° e un 5° posto) ha guadagnato una manciata di secondi sul gruppetto formato da otto elementi che guidava la gara. All'inseguimento del fuggitivo si è messa la coppia formata dal francese Alaphilippe e uno degli olandesi meno pronosticati, Emiel Dolfsma. In difficoltà i favoriti Bosman e Van Der Poel così come quasi tutti i nazionali belgi "salvati" solo da Gianni Vermeersch.
Nell'ultimo giro Alaphilippe ha staccato Dolfsma e si è riportato su Paprstka. La volata finale ha premiato il ceco che si è imposto con mezza bici di vantaggio sul francese. Dolfsma ha conquistato la medaglia di bronzo mentre l'altro ceco Lasak ha battuto nella volata per il quarto posto Vermeersch. Completano la top ten l'olandese Bosman, il francese Menut, l'altro olandese Van Der Poel, il giovane belga Sweeck (unico primo anno nei primi 10) e l'ennesimo tulipano, Van Der Heijden. Migliore degli azzurri Fabio Alfonso Todaro, 25°. Oltre la trentesima posizione gli altri azzurri: Francesco Acquaviva 32°, Nicolas Samparisi 35°, Pietro Santini 46°, Rudy Lorenzon 48°.

Marco Sileni

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