Alarcón vince, Rujano controlla - José vs José: s'infiamma la lotta
A tre giorni - tutti di battaglia assicurata - dall'epilogo, prosegue la corsa ad eliminazione sulle strade del Táchira. L'ennesimo alternarsi di protagonisti, che ha portato ieri alla riconfigurazione dei due gradini più bassi del podio, inizia finalmente a delineare i reali valori in campo.
Per il momento è indiscutibilmente la forza di José Rujano ad avere la meglio. Dopo la perentoria dimostrazione nella cronoscalata, nel tappone di Pregonero riesce, nonostante il suo preoccupante isolamento nel fronteggiare i continui tentativi degli atleti della Lotería del Táchira, a scongiurare guai maggiori dall'ennesima delicata situazione tattica.
Dopo aver fatto lavorare duramente i propri gregari per mantenere entro un distacco accettabile la fuga delle prime battute (con i nostri Mammini e Galligani ancora coraggiosamente in avanscoperta), è lo stesso Rujano, imponendo in prima persona un passo asfissiante praticamente per tre Gpm consecuitivi, a rintuzzare l'attacco con tanto di testa di ponte di Freddy Vargas (vincitore dell'edizione 2002), evidenziando nel contempo la giornata no del suo avversario più prossimo (José Alirio Contreras, alla partenza 2° ad appena 23", scivolato ora ad oltre 3') ed a consigliare ai corridori di casa, quindi, maggior prudenza nelle loro mosse.
Il bilancio della giornata è per il capoclassifica, nonostante il leggero, ma comprensibile, cedimento nei due chilometri conclusivi, da considerarsi positivo. Il discorso classifica finale si restringe difatti a cinque soli concorrenti, e con essi il numero di ruote da controllare.
Ciononostante, i 25 secondi finora accumulati sul capitano della Sumiglov, il giovane corregionale José Alarcón (suo principale avversario anche lo scorso anno e vincitore ieri), ed i 48 sull'imprevedibile e longilineo "lotero" Noel Vásquez (il quale potrà contare sul supporto aggiuntivo di Becerra e Camargo, stazionanti ad un minuto e mezzo circa), non gli garantiscono ancora un margine di sicurezza per dormire sonni tranquilli.
Oggi tappa di oltre 185 chilometri con conclusione a Santa Ana, nella tana dei ritiri della Lotería e tradizionalmente terreno propizio alle imboscate (memorabile quella del 2007 di Jackson Rodríguez ai danni di Buenahora). Seguirà l'immancabile arrivo in cima al Cerro del Cristo, prima del circuito domenicale - tutt'altro che celebrativo - di San Cristóbal.