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Scandinavia scandagliata - Focus: Nord Europa e paesi baltici

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Quando ci si trova a parlare in termini di risultanze sportive dei Paesi situati in un'Europa che più settentrionale non si può appare quasi inevitabile pensare a qualcosa di diverso da ottimi interpreti di discipline invernali (ad esempio sciatori di fondo di un certo rango). Tutt'al più se si ama l'automobilismo si avrà conoscenza di qualche rallista vincente e spettacolare al tempo stesso. Ma poi giunti ad un certo punto ci si chiede: è possibile che da talune regioni possano venir fuori anche buoni ciclisti? La risposta risulta affermativa, anche perché in tempi in cui il ciclismo sbarca un po' dappertutto sembrano forse destinati ad essere sempre meno i paesi in grado di mettere in piedi una minima tradizione nelle due ruote.
Eppure in Scandinavia qualche ottimo interprete era venuto fuori già in tempi che probabilmente ai più giovani non sono troppo conosciuti, visto che già negli anni Settanta si trovò una certa familiarità col cognome Pettersson, con ben quattro fratelli (caso più unico che raro) capaci di pedalare e vincere assieme in una competizione impegnativa come la 100 km a squadre e con il più famoso dei quattro, Gosta, capace addirittura di portare a casa un Giro d'Italia nel 1971. Dopo i Pettersson fu la volta di Segersall, di Prim, di Magnusson fino a giungere ai più recenti Backstedt e alla speranza più concreta che risponde al nome di Thomas Lövkvist, probabilmente il giovane talento più interessante espresso da un movimento che al giorno d'oggi vive un po' una fase di stallo con pochi nomi degni di menzione (Johan Lindgren e Patrik Stenberg i più interessanti). Non se la passa molto meglio – anzi, tutt'altro - la Finlandia, di cui negli ultimi tre lustri si ha notizia di pochissimi professionisti di una certa importanza (Laukka, Carlström, Veikkanen) e di un giovane promettente come Vastaranta persosi per strada troppo presto.
Limitandoci a questi due Stati, la situazione non sembrerebbe così rosea, ma il quadro cambia spostandosi in Norvegia o, leggermente più giù, in Danimarca. Nella terra dei fiordi furono un fenomenale passista come Knudsen ed un altro buon esponente come Lauritzen tra i primi ad aprire la strada ad un movimento cresciuto molto negli ultimi anni, da cui sono venuti fuori corridori come Arvesen prima (vincitore di un titolo mondiale tra i dilettanti) e Hushovd poi e con la presenza di un team come la Joker-Bianchi da cui provengono, come vedremo, attualmente i giovani più interessanti. Ancor più florida la situazione in Danimarca, da cui già in passato qualche notevole rappresentante ha fatto capolino (Rolf Sørensen per dirne uno), ma dove negli ultimi anni sono stati compiuti grossi progressi anche nell'attività su pista, culminati con i successi mondiali del quartetto dell'inseguimento e della coppia formata dall'interessante Alex Rasmussen e da Michael Mørkov nel madison. Su strada, invece, oltre a qualche buon passista sono saliti alla ribalta atleti come Matti Breschel, sul podio al mondiale di Varese, o Jakob Fuglsang, atleta cresciuto nella Mountain Bike (come il rientrante Michael Rasmussen) e aspirante protagonista nelle corse a tappe. Anche qui però non va sottovalutata l'attività di una squadra capace di racchiudere il meglio del panorama ciclistico danese, visto che il piccolo team continental Capinordic ha consentito alle sue giovani leve di disputare alcune tra le più importanti gare internazionali riservate agli Under 23 e di confrontarsi quindi con avversari di un certo valore.
Oltre all'area scandinava, tra i Paesi che cercano di mantenere e sviluppare una propria identità ciclistica, troviamo poi anche le ex repubbliche sovietiche situate sul Mar Baltico, vale a dire Estonia, Lettonia e Lituania, nonostante il compito non sia troppo agevole oppure, come nel caso dei lituani (che hanno in Siskevicius e Navardauskas tra i giovani maggiormente in evidenza), ha finito per creare un movimento risultato molto più competitivo in ambito femminile rispetto al maschile. Tuttavia neanche qui sono mancate belle soddisfazioni, tra un Kirsipuu capace di rivaleggiare coi migliori velocisti in gruppo e di divertirsi ancora (seppur in corse minori) all'età di quarant'anni, e un Vainsteins che per alcuni anni si è fatto apprezzare ed è riuscito a donare al proprio paese un titolo mondiale storico.
Andiamoli dunque a scoprire i baldi giovani provenienti dal grande Nord:


Under 23 e professionisti in team "minori"

Rasmus Guldhammer (Team Capinordic – 9/3/1989)
Se confermerà le aspettative, il Team Columbia-HTC - che si è assicurato le sue prestazioni dal 2010 - avrà fatto l'ennesimo colpo grosso. Senza dubbio il miglior talento del movimento giovanile danese attuale per il suo essere corridore completo, con caratteristiche da potenziale uomo da classiche. È dotato di ottimo spunto veloce, forte sul passo ed in grado di difendersi abbastanza bene anche in salita, specie sugli strappi brevi ma dalle pendenze elevate. Non a caso in questo 2009 è riuscito a vincere la Liegi Espoirs e a piazzarsi secondo nel Fiandre Espoirs, ragion per cui pavé o côte non sembrerebbero far differenza per lui. Si è aggiudicato anche due tappe al Gran Prix du Portugal (concluso al 3° posto) e si è piazzato al 4° posto al Giro di Danimarca. Ha lasciato qualche traccia anche in Italia, terminando al 5° posto nel Giro delle Regioni 2008. Da seguire con molta attenzione.

Alexander Kristoff (Joker-Bianchi – 5/7/1987)
Il giovane più interessante del movimento norvegese dopo Boasson Hagen. Con il passaggio alla BMC, nella prossima stagione avrà la possibilità di iniziare a misurarsi in gare di un certo livello, lui che finora ha militato solo in piccole squadre continental. Nel 2007 si aggiudicò a sorpresa il titolo nazionale su strada, battendo nientemeno che Thor Hushovd, il che la dice lunga sulle sue doti in volata. Proprio negli sprint di gruppo si è messo in evidenza in brevi corse a tappe, anche spesso ha dovuto accontentarsi della piazza d'onore. Si difende discretamente sugli strappi ed in questa stagione ha racimolato comunque piazzamenti abbastanza buoni: 10° al Fiandre Espoirs, 5° a La Cote Picardie, 9° al ZLM Tour e 7° all'Europeo. La prossima stagione potrebbe fornire ulteriori indicazioni su di lui.

Jonas Aaen Jørgensen (Team Capinordic – 20/4/1986)
Anche per lui si apriranno le porte del Team Saxo Bank a partire dal 2010. Corridore dal buon passo, sa difendersi molto bene sugli strappi (nel 2006 giunse 2° nel Palio del Recioto) e dotato di ottimo spunto veloce, che gli consente di dire la sua in arrivi a ranghi compatti e che gli ha permesso di lasciare il segno più di una volta in frazioni di brevi gare a tappe. Nel 2007 si è classificato 6° al Campionato del Mondo di Stoccarda tra gli Under 23, oltre a vantare alcuni buoni piazzamenti in arrivi in volata al Giro di Danimarca, ragion per cui può risultare molto utile alla causa del suo nuovo team. Attenzione anche a Troels Vinther, classe 1987 e reduce da esperienze anche alla Unibet e alla Collstrop, vincitore di una tappa nell'ultima edizione del Tour de l'Avenir.

Daniel Kreutzfeldt (Team Capinordic – 19/11/1987)
Ottimo passista che finora si è fatto notare soprattutto per le sue prestazioni su pista. Oltre a vari titoli nazionali, conseguiti anche nel quartetto dell'inseguimento a squadre, in questo 2009 è riuscito a conquistare una preziosa medaglia d'argento nella corsa a punti ai Campionati del Mondo. La pista potrebbe divenire una dimensione ideale per lui, che finora su strada solo sporadicamente ha conquistato qualche piazzamento degno di nota. Tra questi il 3° posto alla Chrono des Herbiers nel 2008, che testimonia ulteriormente le sue notevoli doti sul passo.

Rasmus Christian Quaade (Blue Water-Cycling for Health – 7/1/1990)
Tra i giovani danesi è stata una delle liete sorprese di questa stagione, in cui ha dimostrato di poter divenire un eccellente passista in futuro, se riuscirà a confermarsi e a migliorarsi in determinati contesti. Formatosi anche su pista, ha strappato un insperato podio (staccato di appena 1 secondo dal vincitore) al Campionato europeo a cronometro in Belgio. Le gare contro il tempo sono finora le sue predilette e a conferma che il bronzo europeo non è stato troppo casuale sono giunti anche il 4° posto nella Chrono Champenois ed il 9° nella cronometro mondiale a Mendrisio. Ha chiuso nelle prime quindici posizioni anche la cronometro al Giro di Danimarca. Da tenere d'occhio per ulteriori riscontri.


Professionisti di prima fascia

Edvald Boasson Hagen (Team Columbia-HTC – 17/5/1987)
Allo stato attuale appare come il miglior talento che l'area scandinava sta esprimendo. Fisico possente, nell'ultima annata ha mostrato notevoli progressi anche in salita, il che ora lo rende competitivo anche su percorsi dove persino i velocisti più resistenti si trovano in difficoltà. Dotato di grande potenza, in volate di gruppi non troppo numerosi è pressoché imbattibile, ma sa essere pericolosissimo anche in sprint di gruppo. Le sue ottime doti sul passo lo rendono atleta prezioso nei meccanismi del treno nel lanciare il velocista di riferimento e sa essere competitivo anche a cronometro (due volte nei primi dieci al Mondiale da Under 23), specie se di lunghezza non eccessiva. Ripetutamente in luce con successi in frazioni di breve corse a tappe (su tutte le 3 vittorie al Tour de l'Avenir 2006), ha disputato un eccellente 2009 coronato da ben 13 successi, tra i quali spiccano una classica del calibro della Gand-Wevelgem, la tappa di Chiavenna al Giro d'Italia, la conferma del titolo nazionale a cronometro e due brevi corse a tappe come l'Eneco Tour e il Tour of Britain (quest'ultimo con ben 4 successi di tappa). Dal 2010 gareggerà col Team Sky.

Rein Taaramäe (Cofidis – 24/4/1987)
Non sono molti i corridori professionisti estoni, ma attualmente lui è senza dubbio il migliore. Passista in grado di difendersi molto bene in salita, tra gli Under 23 si è messo in luce vincendo il GP Ouest France-Plouay Espoirs ed una tappa al Circuit des Ardennes, ma le cose migliori le ha fatte vedere contro il tempo, conquistando la medaglia d'argento all'Europeo a cronometro nel 2006. Professionista dal 2008 con la Cofidis, ha conquistato anche due tappe nel Gran Prix du Portugal e la cronometro al Tour de l'Avenir, ma è stato nell'ultima annata che si è distinto come potenziale atleta da gare a tappe: sul podio al Giro di Romandia (terzo classificato), ottavo al Giro di Svizzera e vincitore del Tour de l'Ain, con successo nella frazione con arrivo in salita. Necessita di testarsi ulteriormente sulle tre settimane, intanto sfoggia anche la divisa di campione nazionale (in linea e a cronometro).

Tanel Kangert (AG2R La Mondiale – 11/3/1987)
Nelle scorse annate sembrava quasi l'alter ego di Taaramäe, viste le caratteristiche abbastanza simili che lo identificano principalmente come passista, ma in grado di non andare alla deriva quando la strada sale. Oltre a qualche piazzamento in brevi gare a tappe, nel 2007 si mise in luce nelle prove a cronometro sia all'Europeo (8° posto) che al Mondiale (7° classificato), ma fece un'ottima impressione anche al suo debutto come stagista nella Coppa Placci, terminata in decima posizione. Nel 2008 ha conquistato il titolo nazionale a cronometro ed ha terminato il Giro di Svizzera nelle prime quindici posizioni. Un problema ad un ginocchio ha pesantemente condizionato la sua annata, costringendolo a rimanere fermo per tutta la prima parte di stagione, ragion per cui il 2010 potrebbe rappresentare l'anno del riscatto. Tra i giovani estoni occhio anche a Sander Maasing classe 1988, autore di buone prestazioni in salita e nei primi quindici al Mondiale di Mendrisio.

Gatis Smukulis (AG2R La Mondiale – 15/4/1987)
Anche in Lettonia pochi atleti realmente degni di nota soprattutto tra i giovani, e lui in questi ultimi anni è stato senza dubbio colui che si è maggiormente messo in evidenza. Buon passista che in determinate occasioni cerca anche la fuga da lontano, fin da juniores si è fatto apprezzare per i suoi risultati (vincitore del Trofeo Karlsberg e di due tappe del Giro della Basilicata, oltre al secondo posto assoluto nel campionato nazionale lettone Open). Le sue prestazioni più rilevanti però si sono registrate tra gli Under 23, dove ha conquistato il successo nel GP Tell, in una frazione della Ronde de l'Isard (conclusa in terza posizione), ma soprattutto il Giro delle Fiandre Espoirs 2008 con una splendida affermazione. Si è inoltre classificato due volte nono al Campionato europeo a cronometro. Nella prima stagione da professionista ha cercato soprattutto di accumulare esperienza in vista del futuro.

André Steensen (Team Saxo Bank – 12/10/1987)
Passista in grado di ben comportarsi anche in salita, nelle categorie giovanili si è spesso messo in luce con vittorie e piazzamenti in brevi corse a tappe, in cui ha fornito buone prestazioni anche a cronometro (3° in quella al Giro delle Regioni 2006). È stato però nel 2007 che ha disputato la sua annata migliore, terminando 4° nella tappa a cronometro al Giro di Danimarca e soprattutto finendo sul podio del Tour de l'Avenir, concluso in terza posizione con vari piazzamenti di tappa. Ingaggiato dal Team Saxo Bank già a metà della stagione 2008, non ha ottenuto finora risultati davvero rilevanti, ma l'età è ancora dalla sua. Ciò vale anche per Thomas Vedel Kvist, altro classe 1987 in forza alla Quick Step.

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