Le ragioni di Saronni - Il tm della Lampre sul "caso" Mori
Versione stampabileDopo aver dato spazio al toscano Massimiliano Mori (clicca qui per leggere l'intervista), abbiamo ricevuto la versione di Giuseppe Saronni, team manager della Lampre.
«Leggendo l'intervista di Massimiliano Mori, raccolta da Jérôme Christiaens, mi sembra corretto fornire delle precisazioni.
La Lampre ha ingaggiato Mori nella stagione 2007, quando il corridore era libero da contratti, fornendogli nei tre anni successivi la possibilità di aggiungere ulteriore valore alla sua carriera correndo le gare più importanti del calendario internazionale.
In vista della stagione 2010, al momento di allestire una squadra fortemente rinnovata, ho come di consueto consultato i direttori sportivi per decidere di concerto quali corridori inserire nella rosa team. Ho ricevuto dai miei tecnici relazioni su Mori che mostravano prestazioni in calo nell'ultima annata e che indicavano come Massimiliano non fosse l'elemento più adatto dal punto di vista tecnico per supportare i capitani della squadra.
La decisione, presa assieme all'intero staff tecnico del team, è stata quella di non riconfermare Massimiliano Mori per la stagione 2010.
La rinuncia ad avvalersi delle prestazioni di Mori è stata comunicata all'atleta sia con lettera raccomandata nella quale si avvisava il corridore della scadenza del contratto (così come previsto dal contratto stesso con una clausola voluta dalle associazioni di categoria dei corridori) , sia dopo la Vuelta da un nostro direttore sportivo che, incaricato di tale compito, ha spiegato a Massimiliano le motivazioni della decisione.
Quando ci si trova davanti a scelte per allestire una squadra, non è possibile accontentare tutti: dispiace per chi rimane scontento, però il mio ruolo impone di prendere delle decisioni. Dispiace sicuramente per un ragazzo come Massimiliano Mori, il quale ha fornito alla nostra squadra un importante contributo come atleta e come persona, apporto per il quale voglio esprimere il mio ringraziamento.
Salutando Massimiliano, formulo i miei auguri per l'eventuale proseguimento della carriera agonistica o per le sue future attività al di fuori del mondo del ciclismo».
Mori, però, si lamenta di non riuscire a comunicare direttamente con lei da agosto...
«Ogni professionista, in un organigramma, possiede determinate competenze, stabilite dal responsabile generale della società. Nello specifico, come General Manager della squadra ho affidato al direttore sportivo Fabrizio Bontempi il compito di comunicare a Massimiliano Mori le decisioni prese riguardo alla sua permanenza in blu-fucsia: ho delegato al ds tale compito in quanto personalmente impegnato in altre incombenze relative all'organizzazione e all'attività della squadra.
Il direttore sportivo è stato quindi il tramite per il mio messaggio rivolto al corridore: una volta comunicato quanto dovuto, non avevo niente altro da aggiungere al messaggio».