L'incredibile (ex) URSS - Sempre tanti nomi dall'Est Europa
Potremmo chiamarle le eterne promesse, quelle che arrivano dall'Europa dell'Est e più precisamente da Russia ed Ucraina, anche se molti altri Stati dell'ex Unione Sovietica stanno esprimendo buoni corridori, soprattutto - come d'abitudine - nelle categorie giovanili. La prassi è sempre la stessa: vuoi per la smania di fuggire (letteralmente) da posti soggiogati dalle dittature, vuoi per il poco tatto di squadre e direttori sportivi che chiedevano tutto e subito al prodigio russo dell'epoca, poi questi ragazzi - una volta passati professionisti - han fatto sempre molta fatica a confermare le caratteristiche vincenti che li avevano caratterizzati da giovani(ssimi).
La speranza è che, attuato un processo - anche storico e politico - volto a migliori condizioni di vita nei Paesi di nascita, questi ragazzi possano maturare con più calma e meno necessità di sbancare il lunario per assicurarsi dei soldi - per sé stessi e per la famiglia - sin dalle prime corse.
L'arrivo di un magnate come Oleg Tinkov, nonostante poi sia stato letteralmente defenestrato dal progetto di Andrei Tchmil e del Team Katusha, ha comunque portato una certa quantità di professionismo di prima fascia anche per quei giovani russi, altrimenti costretti a mettersi in mostra nei tanti team dilettantistici italiani oppure nelle varie Continental.
Fatica invece un po' di più l'Ucraina, nonostante l'impegno della ISD che, a parte il team di Citracca e Scinto, ha assicurato alla Federciclo anche una Continental dove far maturare alcuni giovani (e non è detto che tra Yuriy Agarkov - quest'anno 2° alla Côte Picarde - Oleksandr Martynenko e Ygor Dementyev non venga fuori qualcuno nei prossimi due-tre anni).
Anche se, come detto, l'eventualità che questi ragazzi si "brucino" (fisicamente, ma soprattutto di testa) è ancora abbastanza alta, e l'ultimo esempio può essere quello di Mikhail Ignatiev (anche se gli auguriamo con tutto il cuore di risalire la china): ma non è solo il classe '85 del Team Katusha ad essere regredito una volta pro'; scorrendo gli albi d'oro dei Campionati del Mondo Under 23 (ex Dilettanti) e Juniores, troviamo corridori come Sergei Sukhoruchenkov, Evgeni Petrov, Yaroslav Popovych, l'uzbeko Sergey Lagutin, Oleksandr Kvachuk, il bielorusso Kanstantsin Siutsou e Dmytro Grabovskyy, tutti ragazzi più o meno predestinati a grandissimi traguardi e che invece non stanno riuscendo a confermare le loro doti. Tra loro, spicca senz'altro Popovych, descritto come "il nuovo Merckx" e in grado di salire sul podio del Giro d'Italia a 23 anni, poi "regredito" a luogotenente di Armstrong, con una breve parentesi a fare lo stesso con Evans.
Under 23 e professionisti in team "minori"
Timofey Kritskiy (Katusha Continental – 24/1/1987) Un corridore che, se non si perderà per strada come sovente accade a molti suoi connazionali, potrebbe rivelarsi davvero molto interessante per il futuro. Ottimo passista, ha la capacità di mantenere elevate velocità anche per diversi chilometri, come dimostrò in questa stagione in occasione della splendida affermazione alla Côte Picardie. Di conseguenza sa essere assai competitivo a cronometro, specialità in cui è andato vicinissimo alla conquista del titolo europeo nelle ultime due stagioni, conquistando in entrambi i casi la medaglia d'argento (quest'anno addirittura per meno di un secondo). Possiede inoltre anche un notevole spunto veloce che lo ha portato in più occasioni a partecipare a sprint di gruppo ed anche la sua tenuta in salita è buona, tanto che senza una brutta caduta sarebbe stato in lotta per un posto sul podio all'ultima edizione del Tour de l'Avenir (in cui ha vinto una tappa). Di rilievo finora sono anche i successi al GP Tell 2008, le piazze d'onore al campionato nazionale Élite a cronometro e al Mondiale juniores nel 2005 (dietro Rovny) ed il bronzo europeo in linea a Verbania nel 2008. La gavetta nel Team Katusha Continental sembra essere servita ed una prestazione convincente come quella offerta in estate al GP di Camaiore, concluso ottimamente al 5° posto, ha convinto il sodalizio russo che i tempi per il passaggio alla prima squadra per il 2010 erano finalmente maturi.
Egor Silin (25/6/1988) Se cercate un giovane atleta russo che potrebbe essere un possibile protagonista nelle corse a tappe o nelle gare di un giorno più dure del lotto, lui è il nome che può fare al caso vostro. Conosciuto dai più attenti osservatori per le numerose gare disputate con la maglia della selezione nazionale in territorio italiano fin da juniores, finora si è fatto apprezzare per la capacità di lottare per la vittoria in occasione dei più importanti appuntamenti del panorama dilettantistico, anche se forse, per la brillantezza mostrata in alcune delle sue giornate migliori, forse gli è mancata proprio la vittoria pesantissima. Le credenziali con cui approda al professionismo nelle file della Katusha sono molto buone: vincitore della GP di Felino (2008) e della Coppa della Pace (2009), del tappone del Carpegna al Giro Baby 2009 (concluso all'8° posto), di una tappa del Giro della Valle d'Aosta 2009 (concluso al 3° posto); secondo in corse del calibro del GP Capodarco, del Palio del Recioto e della Milionaria di Montappone; terzo al Mondiale di Mendrisio a far seguito al settimo posto conseguito l'anno prima a Varese (dove fu protagonista nel finale) e sesto al Piccolo Lombardia nel 2008. Se alle sue doti di scalatore abbinerà una costanza ancora maggiore, soprattutto nelle corse a tappe dove la crisi spesso è dietro l'angolo, può far vedere cose interessanti.
Artem Ovechkin (Lokomotiv - 11/7/1986) Approda anche lui in pianta stabile al Team Katusha con cui già in estate aveva disputato alcune gare mentre nella prima parte di 2009 aveva gareggiato nelle file della Lokomotiv. E' un buon passista, che finora ha dato il meglio di sé nelle prove a cronometro, sfruttando anche la formazione su pista che coinvolge la maggior parte dei giovani russi. Dopo il bronzo europeo ed il decimo posto mondiale nel tic-tac conseguiti nel 2008, in questa stagione è riuscito a laurearsi campione nazionale a cronometro, rifilando ad un certo Mikhail Ignatiev e a tutti gli altri distacchi superiori al minuto. Pedina che quindi può rivelarsi utile anche in prove come le cronometro a squadre. Nelle file della Lokomotiv si è segnalato anche Dimitry Ignatiev (classe 1988), un passista scalatore autore di alcune discrete prestazioni in brevi gare a tappe.
Pavel Kochetkov (7/3/1986) Corridore a cui non manca certamente la generosità e che spesso ha rappresentato l'ideale spalla per Egor Silin. Spirito battagliero il suo, che lo porta spesso a cercare la fuga da lontano ma che nelle giornate migliori è riuscito anche a concretizzare in prima persona in termini di risultati. Anche lui in gara prevalentemente in Italia, è stato autore di un 2009 abbastanza soddisfacente in cui si è aggiudicato il Trofeo Alcide De Gasperi, il GP Inda e la Freccia dei Vini e dove è riuscito a concludere al 2° posto il Giro del Friuli (oltre alla Coppa della Pace) e al 9° il Giro della Valle d'Aosta, il che fa comprendere come anche in salita sappia il fatto suo. Ha al suo attivo anche un successo di tappa al Regioni nel 2007 e ottimi piazzamenti come il 6° posto al Fiandre Espoirs, il 4° a La Côte Picardie ed il 5° a Capodarco nel 2008. Visto anche l'impegno che mette al servizio della squadra, potrebbe trovare qualcuno disposto a dargli una chanche.
Gennadi Tatarinov (20/4/1991) Tra i russi più giovani finora è colui che ha fatto vedere le cose migliori ed anche per lui vale quindi il discorso delle attese che si spera vengano rispettate. Nell'ultimo anno è stato ripetutamente protagonista nelle più importanti gare juniores del calendario, sia in Italia (vincitore del GP dell'Arno e secondo classificato sia alla Tre Giorni Orobica che al Giro della Lunigiana) che all'estero (quinto nella Parigi-Roubaix e in alcune brevi gare a tappe), il che lo rendono un atleta abbastanza completo, forte su quasi tutti i terreni. Nella prossima stagione debutterà tra gli Under 23. Tra gli altri giovani si segnalano Konstantin Kuperasov e Matvey Zubov (anche loro classe 1991) e Ivan Savitsky (classe 1992), tre buoni passisti facenti parte del quartetto russo campione europeo in carica tra gli juniores. Per Zubov e Savitsky (quest'ultimo 6° alla Roubaix juniores) c'è stato qualche buon riscontro anche su strada.
Sergey Kolesnikov (Moscow – 10/3/1986) È uno di quei corridori verso i quali c'è la speranza che non abbia già offerto il meglio di sé e destinati quindi pian piano ad una parabola discendente. Quando nel 2007 approdò alla Unibet.com appariva un corridore completo, capace di vincere in volata come per distacco con soluzioni anche spettacolari e portava per questo in dote numerose vittorie colte soprattutto in Francia, la Ruota d'Oro 2006 ed il titolo europeo under 23 su pista nell'inseguimento a squadre. Sia l'esperienza nel team svedese che quella nella Collstrop non sono state troppo convincenti, con pochi piazzamenti degni di nota. Nel 2009 è così tornato a gareggiare in Russia nella squadra continental Moscow e sta cercando di rilanciarsi anche su pista, dove si è laureato vicecampione europeo nel Madison e sta partecipando anche ad alcune prove di Coppa del Mondo. La pista è stato finora il terreno prediletto per due ottimi passisti come Valery Kaykov (classe 1988) e Artur Ershov (classe 1990), entrambi in forza al Lokomotiv e vincitori di titoli europei (per Ershov tra juniores e Under 23 sono stati ben 3 finora tra inseguimento individuale, inseguimento a squadre e corsa a punti).
Andrei Krasilnikau (22/4/1989) Nelle ultime stagioni tra i bielorussi stanno venendo fuori passisti più o meno buoni e l'ultimo di questa schiera appare essere questo ventenne, uno degli atleti di stanza ad Aigle e quindi spesso in gara nella selezione mista dell'UCI. Le cronometro sono le gare in cui riesce a rendere al meglio e difatti nell'ultima stagione ha conquistato il successo in quella nella prova di Coppa delle Nazioni in Canada ed è giunto 2° nel campionato nazionale. Buono è stato anche il suo rendimento nel Tour de l'Avenir, che è riuscito a concludere in nona posizione finale. Qualche buon riscontro anche da Siarhei Papok, atleta classe 1988 che milita in Italia nelle file della San Marco Caneva, sul podio mondiale da juniores nella cronometro e vincitore in stagione della Coppa Ciuffenna (oltre a giungere 8° nello ZLM Tour).
Professionisti di prima fascia
Ivan Rovny (Team Katusha – 30/9/1987) A vent'anni, nella Tinkoff 2007, sembrava essere nato un fenomeno. Arrivato al professionismo giovanissimo dopo dopo aver vinto nello stesso anno (2005) Europeo e Mondiale da Juniores, e qualche titolo pure su pista, il 4° posto al Giro del Mediterraneo e i piazzamenti nelle classiche agostane italiane sembravano avergli aperto una strada di assoluto prestigio. Invece nel 2008 l'involuzione - nonostante l'attacco alla Milano-Sanremo - e quest'anno la conferma di una certa difficoltà. Nel 2010 lascerà la Russia per correre nel Team RadioShack di Bruyneel ed Armstrong, che evidentemente conoscono le doti del passista scalatore russo e puntano ad un suo concreto rilancio.
Denis Galimzyanov (Team Katusha – 7/3/1987) La Russia è pieni di ottimi corridori ma, tra questi, sembra esserci una certa carestia di velocisti. Denis sembra uno dei pochi con le carte in regola per riuscire ad ottenere buoni piazzamenti anche nelle corse più prestigiose: tra il 2006 ed il 2008 ha dominato molti sprint a ranghi compatti in molte corse a tappe minori totalizzando ben 16 successi. Nel 2009 ha affrontato la sua prima stagione nel Pro Tour con il Team Katusha, squadra in cui aveva militato anche nel 2008 nella categoria Continental, e nonostante la presenza in squadra di molte ruote veloci ben più affermate, il giovane russo è riuscito a ritagliarsi qualche piccolo spazio per mettersi in mostra: a febbraio è arrivato un secondo posto alle spalle di Bennati al Giro della Provincia di Grosseto ed il mese dopo ha ottenuto un quinto posto in Belgio alla Nokere-Koerse. In questa prima stagione ha disputato molte corse in Belgio, mettendosi alla prova anche in tutte le classiche del Nord: McEwen e Pozzato sono due maestri dai quali potrà imparare molto.
Vitaliy Buts (Lampre-NGC – 24/10/1986) Tra i giovani d'Ucraina è quello che è approdato al professionismo con le migliori credenziali. Nelle varie annate disputate qui in Italia ha saputo fare notevoli miglioramenti anche in salita e gli hanno permesso di essere quindi competitivo non solo negli arrivi a ranghi compatti ma anche in corse del calibro del Giro delle Regioni (di cui è l'ultimo vincitore, avendolo conquistato nel 2008). Tra i dilettanti è giunto tra i primi 10 anche in gare come il Mondiale (9° a Stoccarda), il GP Liberazione, il Palio del Recioto ed il Piccolo Lombardia. Approdato alla Lampre ha spesso lavorato per la squadra e non ha ancora colto risultati significativi, anche se recentemente è riuscito a sbloccarsi vincendo la prima tappa del Tour of Hainan. Può essere un corridore da classiche, capace di mettersi in evidenza anche nelle volate di gruppo. Tra i suoi connazionali meritevole di segnalazione Vitaly Shchedov (classe 1987), che però pratica prevalentemente attività su pista, in cui è stato più volte campione europeo dell'inseguimento oltre che vincitore dell'ultima Coppa del Mondo di specialità. Occhio anche a Anatoliy Kashtan e Oleksandr Polivoda (gareggiano in Italia), entrambi classe 1987.
Andrey Zeits (Astana – 14/12/1986) Nelle prime due stagioni da professionista con la maglia dell'Astana, Zeits non è ancora riuscito ad esprimere quelle qualità che da dilettante avevano fatto di lui un prospetto molto interessante in ottica corsa a tappe: nel 2008 fu infatti 6° al GP Tell, 9° al Regioni e 10° al Mondiale di Stoccarda mostrando una buona cpacità di adattamento a tutti i percorsi ed una discreta regolarità. Nella categoria superiore per i risultati migliori sono stati un secondo ed un terzo posto al campionato nazionale a cronometro, ma va segnalato che quest'anno è riuscito a concludere il Giro d'Italia in 35esima posizione: un risultato notevole visto che era la prima esperienza e per di più in una squadra ricca di campioni per cui lavorare. Per rimanere in Kazakistan facciamo notare anche un altro corridore abbastanza completo, Evgeny Nepomnyachshiy, che a Mendrisio si è classificato settimo tra gli Under 23.
Alexandre Pliuschin (AG2R La Mondiale – 13/1/1987) Senz'altro il miglior prodotto del movimento moldavo degli ultimi anni. Atleta dotato di una bella pedalata anche a livello di posizione in bicicletta, è molto forte sul passo ma sa superare discretamente anche le salite. Nelle categorie giovanili si è tolto varie soddisfazioni, come la Classica delle Alpi vinta da juniores, il titolo europeo nell'inseguimento nella stessa categoria (dove è stato anche argento nel Mondiale a cronometro) mentre su strada spicca il Giro delle Fiandre Espoirs vinto nel 2007. Nei due anni all'AG2R ha incontrato qualche difficoltà, con la vittoria del titolo nazionale nel 2008 come unico risultato rilevante, ragion per cui si spera che il passaggio al Team Katusha nel 2010 possa dargli nuova linfa. In pista comunque sa ancora dire la sua, specie nell'inseguimento. Menzione anche per Oleg Berdos (classe 1987), protagonista in alcune delle principali gare del panorama dilettantistico italiano e prossimo al debutto tra i pro nella nuova De Rosa–Stac Plastic.
Puntate già pubblicate
1 - Sicard e forse una rinascita - Panoramica sui giovani di Francia
2 - Ci si muove oltre Manica - Gran Bretagna e Irlanda nel mirino
3 - Belgioiellini del domani - Panoramica tra Fiandre e Vallonia
4 - Un oceano di attese - Focus su Australia/Nuova Zelanda
5 - La fioritura dei tulipani - Il nostro sguardo cade sull'Olanda
6 - Scandinavia scandagliata - Focus: Nord Europa e paesi baltici
7 - Operación Triunfo - L'analisi su Spagna e Portogallo
8 - Teutonici e ruspanti - Non brilla solo Ciolek in Germania
9 - Giro di valzer e di promesse - Tutti i nomi dell'Europa centrale
10 - Un balcone sui Balcani - Il nostro sguardo sugli Stati slavi
11 - Tu vuo' fa' l'americano - Il focus su Nord e Centro America