Gli altri siamo noi - Ecco Marco Tozzi e la sua Miche
Versione stampabileSondiamo il terreno tra i team Professional e Continental che in questi giorni vedranno premiati (o meno) i loro sforzi dalle decisioni dell'UCI. Proseguiamo con la Miche-Silver Cross-Selle Italia di Marco Tozzi che nel 2009 ha totalizzato 4 vittorie ed altri 10 piazzamenti sul podio (6 secondi posti e 4 terzi). Il successo più importante è stato quello del polacco Niemec che al Giro del Trentino ha staccato tutti i rivali sull'Alpe di Pampeago.
Dopo un buon 2009 ci può dare qualche informazione sul Team Miche per il 2010?
«La nostra politica è quella di annunciare la nostra squadra solamente nel momento in cui tutti gli accordi sono firmati da entrambe le parti: al momento comunque siamo già in fase molto avanzata ed è solo questioni di giorni perché vengano resi noti tutti i nomi della rosa. Cercheremo di tenere ben saldo lo zoccolo duro della squadra che pur correndo poco ci ha dato belle soddisfazione in questo 2009».
Perderete però Massimo Giunti che sembra destinato ad un altro team.
«Massimo corre con noi già da qualche anno ed è una pedina fondamentale di questa squadra: lui ha già un contratto con la squadra anche per il 2010 quindi è a tutti gli effetti un corridore del Team Miche, nessuna squadra mi ha contattato e non c'è neanche stata alcuna richiesta di rescissione dal diretto interessato, anche se poi alla fine non sappiamo cosa potrà accadere in futuro. Oltre a Giunti sono stati già confermati anche Muto, Niemec e Carvajal mentre García Rena e Marczynski lasceranno la squadra visto che i risultati, seppur buoni, non erano in linea con le richieste economiche».
Alla fine quanti corridori pensate di avere?
«Il nostro obiettivo è di avere una rosa di 12 corridori per il prossimo anno visto che comunque non faremo una doppia attività. Il giovane polacco Majka che aveva fatto lo stagista con noi quest'estate, però, rimarrà ancora un anno tra i dilettanti visto che è ancora molto giovane ed ha bisogno di maturare ancora un po': probabilmente farà di nuovo lo stagista nella seconda metà dell'anno. Per altre conferme o i nuovi acquisti stiamo definendo proprio in queste settimane, molto dipenderà anche dalla categoria della squadra».
Ci sono quindi delle possibilità di fare una Professional?
«Al momento la cosa più probabile è di fare una Continental affiliata in Italia. Il punto principale è che per una squadra come la nostra che ha come obiettivo principale le corse del calendario italiano ha poco senso fare un team Professional se poi non c'è la possibilità di partecipare al Giro d'Italia. Da come sembra ci sono già una trentina di squadre già sicure di partecipare al Giro ma i posti sono solamente 22: qualcuno dovrà per forza prendersi una bella delusione ed io ho sempre voluto parlare molto chiaramente con i miei sponsor per non dargli delle false aspettative. Al momento quindi non vediamo di reali vantaggi per noi nel salto di categoria».
Un'ultima battuta sul materiale tecnico: con quali bici correrete?
«Abbiamo chiuso un ottimo rapporto con Viner che ci ha accompagnato in questi ultimi anni. Per ora però non abbiamo ancora nulla di definito ma contiamo di annunciare anche questo al massimo tra un paio di settimane».
Puntate già pubblicate
1 - «Obiettivo Professional» - Di Silvestro presenta la Carmiooro
2 - Quattro Masciarelli e un ideale - Palmiro presenta la Acqua&Sapone
3 - Battaglieri nell'anima - Scinto ci presenta i progetti ISD
4 - «Saliremo di categoria» - Piersanti e la sua CDC-Cavaliere