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E alla fine arriva Colli - Il Tour of Hainan visto dal gruppo | Cicloweb

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E alla fine arriva Colli - Il Tour of Hainan visto dal gruppo

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La stagione 2009 si è ufficialmente chiusa con il Giro di Lombardia a metà ottobre, ma l'anno continua con le corse in continenti come l'Africa, l'Oceania e - nel nostro caso - l'Asia. In un periodo in cui sono il ciclocross e la pista a farla da padroni, il nostro viaggio per scoprire usanze, posti e costumi della Cina è fatto attraverso gli occhi e le parole di Daniele Colli, milanese, passista veloce della Carmiooro-A-Style.

Indice puntate:
19 nov - 9a tappa: Finale con il botto
18 nov - 8a tappa: Banana Day
17 nov - 7a tappa: Hainan o Milàn?
16 nov - 6a tappa: i tedeschi aiutano i russi?
15 nov - 5a tappa: downhill?
14 nov - 4a tappa: finalmente vittoria!
13 nov - 3a tappa: un giorno Ventoso
12 nov - 2a tappa: volata paradisiaca
11 nov - 1a tappa: Cho Caldo gran protagonista
10 nov - Vigilia: chi prima suona meglio passa

Martedì 10 novembre: Chi prima suona meglio passa
Primo giorno in quel di Sanya, un isola cinese dove si svolgerà questa gara a tappe, Tour of Hainan. Siamo arrivati ieri notte, dopo un viaggio infinito...
Questa mattina siamo usciti in bici e qui inizia il bello: la viabilità di queste strade ha qualcosa di incredibile. Dopo aver studiato - anni orsono - la patente di scuola guida, ammetto che la segnaletica qui sia alquanto inutile, vi spiego subito: chi ha la precedenza? Chi suona prima!!... Contro ogni tipo di semaforo o dare la precedenza. Quindi la sgambatina in bici è stata un misto di equilibrio e riflessi, mettendo alla prova tutte le nostre abilità. Addirittura su un passaggio pedonale la polizia mi ha suonato, non mi era mai capitato. Per fortuna nessun morto, siamo rientrati abbastanza facilmente in hotel, tra l'altro non conoscendo nemmeno il nome, visto che è scritto in cinese e pensi sempre che sia qualcun altro a ricordarselo... eheheh...
Nel pomeriggio siamo andati nel centro di Sanya, dove ci siamo trovati davanti ad una grande confusione di gente, traffico, negozi, cose viste nei film di azione girati nelle varie "chinatown". Dopo aver patteggiato ogni prezzo su qualsiasi cosa, tornati in hotel ci aspettava la cena e il letto.

 


Mercoledì 11 novembre: Cho Caldo gran protagonista
Finalmente stamane si è rotto il ghiaccio (visti i 35 gradi, direi non in tutti i sensi); è finalmente partita la corsa, dopo circa 2 ore di presentazione - stile Pechino 2008 - si è dato il via alla gara, tra i partecipanti ci sono anche: Borra Cho, Tela Yo e il piu famoso Cho Caldo; la corsa parte subito forte, si entra e si esce dai paesi, la gente è tantissima ai bordi delle strade, l'organizzazione magnifica, non si fa in tempo a riportare le borracce in gruppo che sono già calde; se avessi avuto un compagno pignolo che avesse voluto sempre acqua fresca, avrei fatto tutta la gara tra le ammiraglie. Per mia fortuna siamo un gruppo giovane e formato da amici.
Dopo circa 50 km hanno attaccato 3 corridori e dopo aver tentato di cucire il buco, con tutta la squadra davanti al gruppo, ci siamo arresi, sono diventati imprendibili. Nonostante questo, dalla mia parte ho fatto il mio onesto lavoro, tirando la volata a Ventoso dai 700 ai 200 metri lungo un rettilineo infinito: quattro corsie, sembrava un aereoporto. Ventoso si è classificato 5°, io nel gruppo. Ora siamo in un hotel resort nell'entroterra , in mezzo alla foresta, penso ci siano anche dei gorilloni qui in giro... Dovrò dormire con un occhio aperto... e qualcosa chiuso... ahahah!!
A domani, un saluto a tutti gli amici di Cicloweb!


Giovedì 12 novembre: Volata paradisiaca
Tutto il giorno temperatura vicino ai 40 gradi, una sofferenza incredibile. Oggi era il tappone, vero che non c'erano né Alpi né Dolomiti, però credetemi: era da un mesetto che non facevo salite vere, e si sono sentite tutte; e con questo caldo la fatica si fa sentire. Tappa nervosa, con gli ucraini che tengono tutta la gara chiusa, facendo un ottimo lavoro, riuscendo a difendere la maglia di leader.
Ma veniamo a noi, questa notte è andata bene, il gorilla non è passato, per mia fortuna; questa mattina colazione cinese (la consiglio a pochi): è dura mangiare riso e spaghetti di soia alle sette del mattino, fidatevi di me... ma visto il montepremi generale di 250 mila euro circa, questo ed altro... ehehe!
Scherzi a parte, la gara è andata bene, questo Tour si sta giocando con gli abbuoni ed è stato mio dovere lanciare in ogni sprint Ventoso al meglio, purtroppo al traguardo finale sono rimasto scoperto agli 800 metri e con lui alla mia ruota ho dovuto tirare sino ai 200 metri; appena spostato, ho visto nell'ordine Padre Pio, la Madonna di Fatima e molti altri.. diciamo tutti i Santi... Non c'è stato niente da fare, il russo Shpilevski è stato abile a sfruttare il nostro lavoro ed ha superato bene Ventoso, giunto successivamente 3° al traguardo.
Per quanto mi riguarda, dopo essermi spostato è arrivato un dolce crampo (tappa di 186 km). Volevo recarmi in autoambulanza poiché pensavo mi avesse morso un serpente, invece erano solo le mie gambe finite. Da segnalare la caduta del leader della corsa Baz (si scrive cosi?). Evidentemente dopo Colorado Cafè i segni della stanchezza si sentono...
Speriamo domani non sia troppo caldo... ok che Mapooro è tra i nostri sponsor, ma con tutti i sali che ho perso il rischio crampi è sempre in agguato...
Ora vi saluto, andrò a letto; per fortuna, perché se andavo al chilo erano guai... :)
Buona giornata...


Venerdì 13 novembre: Un giorno Ventoso
Eccomi qua a raccontarvi ancora un po' di questo posto e di questa gara. Solita colazione all inclusive (sono cinque giorni che mangio solo riso) e bottiglietta d'acqua rigorosamente sigillata; non che non ci sia altro, ma non conoscendo il cinese preferisco stufarmi del riso.
Che dire di questa tappa? Una giornata ventosa, prima ora a 50 km/h di media, in autostrada direi che non è male, finita la bagarre ho pensato bene di fermarmi ad espellere i miei rifiuti organici...
Rientro nel gruppo e vedo che mancano alcuni componenti di esso.. Domando a un cinese, al famoso Fugha May, che fine abbiano fatto questi 10; lui mi dice di chiedere al corridore cinese della zona, Cho Vysto Poko. Questo si informa e mi mette al corrente di una fuga con Ventoso, Khalilov e altri corridori importanti; la fuga inizialmente prende il largo, a seguire il gruppo si organizza e riprende i fuggitivi. Qui iniziano una serie di scatti infiniti...
Finalmente arrivati ad una situazione di gruppo compatto al traguardo, parto ai 600 metri, prima di una rotonda, con alla mia ruota Ventoso; prima di spostarmi, intorno ai 200 metri, vedo a sinistra un fulmine di nome Metluschenko partire e andare a vincere. Per noi un quarto posto con "Capitan Ventoso" che, nonostante i suoi numerosi impegni a Striscia la Notizia, non interrompe la "striscia" positiva di risultati, andando a prendersi la maglia a punti...
Dopo la gara sono stato sorteggiato per l'antidoping. Dopo aver bevuto circa 100 bottiglie di tè verde cinese, mi hanno detto che ero semplicemente la riserva.
Nel pomeriggio ho girato un pochino questa città, con 30 centesimi di euro si prende il taxi... i prezzi sono davvero bassi, ho visto un negozio di biciclette in mezzo alla strada con un ragazzo che per raddrizzare un cerchio dava mazzate con un sasso... vedere queste persone faticare per guadagnare quattro soldi ti aiuta a riflettere molto. Dico sempre di essere molto fortunato...


Sabato 14 novembre: Finalmente vittoria!
Oggi è arrivato il successo del mio compagno di squadra (e camera) Ventoso, in una volata a ranghi compatti, conquistando anche la maglia di leader del Tour of Hainan. Io ho contribuito al successo, portando a casa anche un buon quarto posto.
Sono contento per il mio piazzamento, sono stato tutto l'anno tra i primi, purtroppo non riuscendo a vincere, ma dimostrando una buona continuità, che mi fa ben sperare per il prossimo anno. La corsa è stata abbastanza apatica, con un copione pressoché identico agli altri giorni, partenze a tutta, scatti, volate allucinanti per abbuoni, il solito insomma.
Dopo aver percorso circa 600 km in queste 4 tappe la domanda è: possibile che io non abbia mai visto un cimitero? Ma se muore un cinese, dove va? Penso di non essere l'unico a chiedermi questo, ma eviterò di chiederlo qui. Mi informerò e vi farò sapere...
Ora siamo nella capitale dell'isola di Hainan, precisamente ad Haikou, una grande città, pare. Dopo la tappa, durante le poche ore libere, ci siamo recati in un centro commerciale gigantesco, qui gli affari ci sono sempre, ma distinguere un originale da una copia non è semplice. Abbiamo trovato un enorme negozio di Giorgio Ammani, boutique di Cocco Channel, scritti veramente così, un sacco di marche imitate, insomma. Io, dopo aver comprato insieme a tutti i miei compagni il mitico Phone (iPhone), attendo un altro colpaccio, vedremo in questi giorni...
Torniamo a parlare della corsa, ora abbiamo la gara sulle nostre spalle, con la maglia da difendere, non sarà sicuramente semplice, ma non ci tireremo indietro. Domani si prospetta un altro arrivo in volata, teoricamente. Abbiamo Ventoso in gran forma e una squadra motivata a fare del proprio meglio.
Ora vi saluto e vado a nanna, a risentirci presto!
PS Domani sarò piu simpatico, oggi sono cotto... Eheheh


Domenica 15 novembre: Downhill?
Un arrivo in fondo ad una discesa da 80 km/h è qualcosa di stupendo, magari con qualche chilo in più avrei vinto, ma ahimé con questi cibi sto perdendo un po', come di dice in gergo qui avrebbe vinto un corridore di "peso", sono giunto al traguardo quinto, va bene cosi, dài..
La giornata è stata molto strana, poco dopo 50 km mi sono inserito in una fuga di 34 atleti, purtroppo mancava solo il mio compagno/leader Ventoso; lo svantaggio è presto arrivato ai 3 minuti, e quando la gara e la classifica sembrava finita, i kazaki ci hanno dato una mano a chiudere il buco. Io non ho ovviamente collaborato, non ne avevo interessi. Come dicevo prima, l'arrivo era posto al termine di una discesa, qualcosa di incredibile: il 53x11, il rapporto usato, andava quasi a vuoto; ci voleva una gran frequenza di pedalata, non per altro a vincere è stato un pistard coreano.
Finita la tappa, trasferimento nel nuovo hotel, un bell'albergo in mezzo ad una zona poverissima, non il massimo. Il tempo per recuperare un po' di energie c'è, le tappe finiscono abbastanza presto. La gente è molto cordiale, forse portiamo il ciclismo in un posto nuovo; dovreste vedere le facce dei bambini cinesi, sfrecciare tra le ali di pubblico è qualcosa di emozionante, quando attraversiamo le città sembra di essere al Tour de France; vero anche che i cinesi sono molti, e che sicuramente non si perdono questo grande evento locale.


Lunedì 16 novembre: I tedeschi aiutano i russi?
Firma al foglio di partenza, si ritorna alle auto e troviamo un miliardo di bambini che fanno letteralmente un'invasione per avere foto, autografi, qualsiasi gadget; sono tutti in festa, solo il tempo non li aiuta, e nemmeno dà una mano a noi. Tappa bagnata, ma che acqua!! Fango ovunque, sembrava una gara di cross. La frase del giorno nella mia mente è stata: "Ma i tedeschi non facevano la guerra con i russi? Il ciclismo riesce ad unire due Paesi?". Beh, che dire, queste due squadre stanno nettamente collaborando, probabilmente c'è - purtroppo per noi - un accordo tra loro, cosi il leader si trova ad avere ben 12 persone al servizio. La gara si fa ancora piu difficile. Gli attacchi sono praticamente a vuoto, le due squadre non permettono nulla, Shpilevsky ha un buon vantaggio sul mio compagno Ventoso, quindi controllano tutta la gara. Negli ultimi km la freschezza di molti atleti rimasti a ruota per molti km ha fatto sì che tutti si buttassero nella mischia, e ovviamente non tutti sono abili a destreggiarsi negli arrivi a ranghi compatti. Finale con il botto: 20 corridori finiti a terra a 50 metri dal traguardo, ennesima vittoria del russo davanti a Ventoso, io ottavo e salvo dalla caduta.
Ora siamo sempre secondi in classifica con il mio compagno spagnolo ed io dodicesimo; attaccare queste due squadre sarà quasi impossibile, e sicuramente troveranno altre coalizioni in queste ultime tappe, sembra un giro quasi finito, ma non bisogna mai arrendersi...
Purtroppo qui in Cina le comunicazioni sono ridottissime, ad esempio l'uso di Facebook, Youtube ed altri network di internet sono bloccati; beh, come disintossicazione da Facebook funziona, però a volte sembra di vivere in un altro mondo. Dovrò sopportare ancora per un po'. Finita questa gara mi fermerò qui al mare qualche giorno e tornato in Italia mi aspetta un'altra bella vacanza in compagnia della mia fidanzata Silvia in Kenya; ho spostato il riposo un pochino più avanti rispetto agli altri corridori.


Martedì 17 novembre: Hainan o Milàn?
Brrr, che freddo... Dopo l'acqua di ieri oggi quasi vien a nevicare, partenza tra i colli, mi sentivo quasi a casa...
Partenza stile "razzo cinese", come sempre rimaniamo una ventina davanti; dopo le prime salite alcuni rientrano ed alla fine, a 120 km dall'arrivo, rimaniamo solo una quarantina davanti.
Il nostro compito era quello di stare vicino a Ventoso (2° in classifica); purtroppo siamo rimasti solo in due con lui, gli altri sono arrivati una ventina di minuti più tardi, non c'era molto da fare, poiché la solita sinergia tra russi e tedeschi teneva tutto relativamente tranquillo. Alla fine siamo arrivati in volata, bravo Bole ad anticipare Ventoso e Shpilevsky; io mi sono piazzato al quinto posto, alla fine è andata bene.
Ora con gli abbuoni Ventoso deve recuperare 10 secondi sul russo per riprendere la maglia di leader, impresa sempre meno semplice, mai dire mai e un po' "mai dire Banzai". Oggi la tappa è stata massacrante, il tempo non ci ha aiutato, il vento era spesso laterale quindi anche sotto il profilo mentale è stata impegnativa, non ci si può mai rilassare un secondo. Domani se ci sarà questo vento prepariamoci a tutto, io porterò la vela, basta che Ventoso non porti l'ancora... :)
Ma se ci sarà vento, uno che si chiama Ventoso non dovrebbe avere problemi. Siamo ritornati sul mare, l'hotel si trova vicino ad un porto. Domani la tappa terminerà a Sanya, da dove siamo partiti, ancora due fatiche e avremo finito...


Mercoledì 18 novembre: Banana Day
La mattina è iniziata bene, dopo aver visto un paio di maiali e dei cani randagi viaggiare tranquillamente nel traffico...
Il vento era annunciato e difatti c'è stato, per fortuna è stato - almeno in partenza - laterale, mentre dopo, con i continui cambi direzionali, è sempre variato. Dopo qualche km dalla partenza, attacco con altri 4 concorrenti: ci lasciano andare, il mio scatto era per guadagnare qualche secondo in classifica con gli sprint ad abbuoni; appena andata via la fuga apro la cartina della corsa e vedo uno sprint al km 70 circa, e incomincio a dire, in cinese: "Chi me l'ha fatto fa'?"..
Il gruppo è andato a 3 minuti... sulla prima salita ho scandito il ritmo e siamo rimasti in 3 davanti, riuscendo ad arrivare al secondo sprint; siamo stati ripresi dopo 100 km circa di fuga, con il gruppo che ha ricucito ad alta velocità. Il mio compito era quello di riuscire a tenere le ruote per mantenere la posizione acquisita con i secondi presi agli sprint ad abbuoni. Impresa non facile, dopo una lunga fuga: incominciano molti su e giù tra migliaia di piantagioni di banane, nel frattempo arriva quella che molti ciclisti conoscono, la cosiddetta "scimmia", e con tutte quelle piante si è ben nutrita...
Nel finale gruppo compatto, le gambe sono dure, Ventoso mi chiede una mano, invece io gli avrei ceduto volentieri una gamba: parto ai 500 metri con lui a ruota fino ai 200, ancora una volta Shpilevsky lo passa ed il mio compagno arriva terzo. Io ora mi trovo settimo in classifica. Domani "passerella" in quel di Sanya di 84 km, ci sarà ancora un'oretta e 40 minuti di sforzo e poi sarà finita, finalmente; la stanchezza comincia a farsi sentire...


Giovedì 19 novembre: Finale con il botto
Che colpaccio! Proprio mentre tutti si mettevano in tasca il giro, a Shpilevsky la situazione si è ribaltata incredibilmente, per un errore gravissimo commesso tra il russo ed un tedesco. Il primo è stato penalizzato di 2 minuti, aveva forato ed ha pensato bene di cambiare la ruota con un tedesco, infrangendo le regole imposte dall'UCI; così la classifica è stata ribaltata. La corsa ha visto il successo del mio compagno Ventoso, ed abbiamo così portato a casa un'importante vittoria, quasi inaspettata.
La tappa di oggi prevedeva un circuito cittadino, da ripetere diverse volte, in centro a Sanya, un luogo marittimo molto suggestivo; il finale era scontato, sprint assicurato: il successo è andato al russo Shpilevsky davanti a Bole e Ventoso, io sono arrivato in sesta posizione. In classifica ho chiuso al sesto posto, e rimango comunque soddisfatto per aver aiutato Ventoso e per aver portato a casa un ottimo piazzamento.
Ora la corsa è finita e in serata ci saranno le premiazioni, e il pagamento dei premi: non sono stati pochi, anzi. Io penso che siano molto meritati, visto che tutta questa trasferta è stata pagata da noi stessi, voli a parte - messi a disposizione dall'organizzazione.
Ora mi fermerò qui a rilassarmi qualche giorno con i miei compagni e finalmente a godere qualche cosa bella e interessante di quest'isola. Spero che questo diario vi sia piaciuto e spero in futuro di scriverne altri. Grazie a tutti i lettori e amici di Cicloweb... un saluto!



 

Daniele Colli (professionista della Carmiooro-A-Style)
a cura di Mario Casaldi    
    

 

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