Battibile? No, mmay! - CdM in Francia: Albert su Stybar
Terza prova di Coppa del Mondo e terza vittoria per il campione del mondo Niels Albert, sempre più avviato ad elevarsi a dominatore della specialità. La terza perla, la nona della stagione su undici gare disputate (in due occasioni si è dovuto accontentare del secondo posto) è stata forse la più sofferta, essendo arrivata per meno di dieci centimetri al termine di una serrata volata gomito a gomito con Zdenek Stybar.
Il comitato organizzatore ha presentato ai corridori un percorso estremamente veloce che il meteo a risparmiato dal fango rendendolo velocissimo. Pochi tratti tecnicamente impegnativi, molti rettilinei e media sul giro prossima ai trenta orari. Le uniche difficoltà erano rappresentate da una scalinata appena dopo la partenza e da due rampe in salita, una delle quali disegnata in un insidioso e scivolosissimo tratto in contropendenza. Come troppo spesso gli accade, la partenza diventa il momento più difficile per la gara di Albert che pur scattando dalla prima fila si ritrova intruppato oltre la quindicesima posizione sulla scalinata, accumulando qualche secondo di ritardo di troppo alla fine della discesa seguente. La larghezza del percorso ha comunque facilitato la rimonta del campione del mondo, permettendogli di recuperare la scia del battistrada Stybar, che nel frattempo si era avvantaggiato, seppur leggermente, sul resto del gruppo prima della fine del primo degli undici giri in programma.
Appena tornato nelle posizioni che gli competono, Albert non ha perso tempo e ha subito imposto il suo ritmo tentando di mettere in pratica la sua tattica di gara preferita: la fuga solitaria nei primi quindici minuti di corsa. Soltanto Zdenek Stybar ha retto il ritmo e la coppia al comando ha velocemente guadagnato una ventina di secondi su un folto gruppo inseguitore composto da oltre venticinque concorrenti comprendente anche Franzoi (come sempre molto generoso ad inseguire), Bianco e Ponta. Con questa trama (e con un vantaggio della coppia al comando oscillante tra i venti e trenta secondi) la corsa si è trascinata fino a metà percorso quando Nys si è messo con decisione in testa al gruppo inseguitore, frantumandolo in breve tempo.
Franzoi è stato lestissimo a seguire il campione belga assieme a Pauwels, Mourey, Zlamalik e Heule. Davanti intanto la già citata rampa in contropendenza creava non pochi problemi ad Albert che era costretto a mettere piede a terra al contario di Stybar, molto più a suo agio in quel tratto di percorso. Albert ha giustificato il fatto parlando di una diversa scelta di gomme rispetto a Stybar. Il campione del mondo ha optato per tubolari con meno grip ma più scorrevoli, vista la velocità del percorso. Infatti ad ogni passaggio Albert ha perso qualcosa sulla rampa ma ha poi sempre ricucito il gap senza penare troppo. A tre giri dalla fine la grinta di Nys ha riportato il gruppetto a soli dieci secondi dai battistrada. Purtroppo del gruppetto non faceva più parte Franzoi, rallentato da una scivolata nel momento decisivo della corsa.
Vedendo avvicinarsi Nys e soci, i due battistrada hanno aumentato a loro volta il ritmo tirando ognuno nella parte di percorso più adatta alle proprie caratteristiche. Dietro Nys trovava la collaborazione del solo Mourey mentre Pauwels ed Heule restavano a ruota. Martin Zlamalik invece accusava lo sforzo e perdeva terreno. Al suono della campana dell'ultimo giro il vantaggio era invariato a dieci secondi. Il primo attacco è stato di Albert che ha imposto un ritmo altissimo nella prima parte del giro, quella più scorrevole. All'inizio del tratto collinare del percorso, come era ampiamente prevedibile dopo aver visto i dieci passaggi precedenti, Stybar ha giocato le sue carte nel punto a lui più congeniale. Albert ha pagato una decina di metri mentre Nys, in costante avvicinamento, si è sbarazzato della compagnia di Mourey e Pauwels, costretti a mettere piede a terra.
Il tentativo di Stybar si è rivelato infruttuoso visto che Albert lo ha ripreso quando mancavano solamente 400 metri al traguardo. Per qualche secondo i due si sono controllati dando l'impressione che Nys potesse riuscire ad agganciarsi ma all'entrata sul rettilineo conclusivo è apparso chiaro che il campione belga era fuori gioco. La volata è stata molto incerta ed Albert ha avuto la meglio per pochi centimetri sul rivale, apparso comunque molto brillante.
Nys ha colto un buon terzo posto che lascia l'amaro in bocca per una prima metà gara corsa in maniera forse troppo attendista. Kevin Pauwels è giunto quarto, mentre l'idolo di casa Francis Mourey si è dovuto accontentare della quinta posizione. Christian Heule, in ottima condizione dopo la vittoria di domenica scorsa ad Hittnau in una delle gare più prestigiose del calendario svizzero, è giunto sesto davanti a Zlamalik, sempre a suo agio sui percorsi veloci. Franzoi si è salvato dal ritorno del gruppo inseguitore e ha colto un buon ottavo posto. Simunek e De Knegt hanno occupato rispettivamente la nona e la decima piazza. 17°, con lo stesso tempo del gruppo Simunek, un buon Marco Bianco. Più dietro gli altri azzurri: 23° Alessandro Gambino, 30° Marco Ponta, 33° Fabio Ursi e 37° Luca Damiani.
La Coppa del Mondo vivrà il suo quarto atto il 28 novembre sulle dune di Koksijde.