Tutti d'accordo i favoriti - «Sarà un Tour più duro rispetto al 2009»
Queste le dichiarazioni dei protagonisti raccolte ai microfoni di EuroSport:
Alberto Contador
«Sarà un Tour per scalatori, più duro rispetto al 2009. Ci sarà anche il pavè, in generale mi piace. Non credo che sul pavè, per l'appunto, incontrerò grossi problemi: ci sono stato qualche volta a provare, non penso che perderò tempo nella tappa di Arenberg. Certo, ci sarà il rischio di cadute, è l'unica cosa che mi fa un po' paura. Riguardo alle montagne, mi piace molto il Tourmalet, avrà un senso completamente diverso rispetto al modo in cui è stato affrontato quest'anno. In definitiva sono ottimista, penso di poter battere Armstrong e gli altri, anche se non mi do percentuali di successo. Quel che conta è che so che avrò una squadra che mi aiuterà dall'inizio alla fine: dal team in cui correrò dipenderà anche il percorso di avvicinamento, ma in linea di massima immagino che farò il Delfinato prima del Tour».
Lance Armstrong
«Una prima settimana molto interessante, servirà una squadra che mi supporti per bene in questo avvio, visto che ci sono tappe insidiose e soprattutto la frazione col pavè mi dà qualche pensiero, visto che è un terreno di gara su cui non ho grande esperienza. L'arrivo sul Tourmalet sarà un po' come quello del Ventoux di quest'anno, potrà risultare decisivo. Intrigante anche il fatto che venga scalato due volte in due tappe diverse. Per quanto mi riguarda parto per ottenere un grande risultato, certo non possiamo scordarci che avrò 39 anni. Però avrò una nuova squadra, nuove motivazioni, nuove ambizioni: non sarà come 10 anni fa, ma partire con questo progetto della RadioShack mi emoziona».
Andy Schleck
«È un percorso molto duro, più del 2009. Gran finale con Tourmalet più cronometro anziché l'arrivo del Ventoux, e inizio insidioso con particolare attenzione al pavè. Cercherò di guadagnare il più possibile in salita e difendermi contro il tempo. È vero che c'è una sola vera crono, ma è molto lunga. Naturalmente mi preparerò al meglio e andrò in ricognizione sulle salite che non conosco. Non so se la rivalità tra Contador e Armstrong mi favorirà, di sicuro dopo il secondo posto di quest'anno partirò per vincere. Contador sarà il favorito, ma saremo in 7/8 a lottare per la vittoria finale».
«Ora non so bene come sarà il percorso nel dettaglio, ma mi pare che ci siano almeno 5 tappe che di sicuro saranno alla portata dei velocisti. Dico 5, ma potrebbero essere anche 8, dipenderà da come verranno corse. Punto alla maglia verde, cercherò di guadagnare più punti possibile nella prima settimana e poi di sopravvivere ad Alpi e Pirenei. Quest'anno ho vinto 6 tappe, non so se mi ripeterò, anche perché dobbiamo considerare che avremo pure ambizioni di classifica e quindi non è detto che la squadra sia tutta a mia disposizione. Di sicuro ogni volta che ci sarà la possibilità di sprintare mi butterò nella mischia».
Thor Hushovd
«Sarà ancora una bella lotta per la maglia verde, ho dimostrato quest'anno di andar meglio di Cavendish nelle tappe più dure, e penso che dovrò ripetere quanto fatto nell'ultimo Tour, conquistando punti negli sprint intermedi delle frazioni più difficili. Dovrò studiare bene il percorso, soprattutto la tappa di Arenberg, perché potrebbe essere la più adatta a me».