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Hoogerland, 5° e tanto coraggio - Le pagelle del Giro di Lombardia | Cicloweb

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Hoogerland, 5° e tanto coraggio - Le pagelle del Giro di Lombardia

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Philippe Gilbert - 10
Questo 10 se lo merita tutto, così come si merita il primo successo in una Classica Monumento al termine di una settimana e mezza fenomenale, 10 come i 10 giorni in cui ha incamerato Coppa Sabatini, Parigi-Tours, Giro del Piemonte e Giro di Lombardia. Quattro gare disputate, quattro vittorie, in uno scorcio di stagione che ha pochi eguali nel ciclismo degli ultimi anni. E l'ultimo successo, oggi, a chiudere e coronare la sua migliore stagione, e a lasciare in sospeso una striscia positiva che a questo punto non può non puntare a riprendere con la prossima Milano-Sanremo. In gara, ancora una volta, Gilbert è stato perfetto, lasciando sfogare alcuni dei rivali e poi piazzando la botta giusta in cima al San Fermo. Né si è scomposto quando gli è piombato addosso uno degli avversari più rognosi, Samuel Sánchez: bravo a tenere a bada lo spagnolo e a vincere uno sprint impostato in testa e condotto con l'esperienza del più navigato dei pedalatori.

Samuel Sánchez - 7,5
Come ci si poteva aspettare da uno dei principali favoriti, alla distanza è emerso in maniera evidente, ed è stato l'unico in grado di prendere la ruota dell'imbattibile Gilbert di questi giorni. Aveva già provato a separare il grano dal loglio in cima al Civiglio, ma in discesa non era riuscito a fare la differenza. Poco male, visto che poi è stato lì a giocarsi la corsa fino alla fine, facendo il rimpiattino con Philippe nell'ultimo chilometro e tenendolo sulla corda fin quasi al termine di una volata in cui il belga era parecchio favorito. Terzo podio per lui.


Johnny Hoogerland - 8
Dopo le belle cose evidenziate alla Vuelta, un Giro di Lombardia fragoroso, condito dalla significativa azione sul Ghisallo: uno scatto con cui l'olandese ha preso il largo, prima di incaricarsi di tener viva l'azione a 6 che ha caratterizzato il prefinale. Un altro paio di scatti sul Civiglio prima che il gruppo rientrasse ai 10 km, ma evidentemente Hoogerland aveva serbato altre energie, se è vero che ha portato a casa un prezioso e promettente quinto posto.



Alexandr Kolobnev - 7
L'autunno è decisamente la sua stagione, e anche se non è ancora riuscito a centrare la vittoria-che-ti-cambia-la-carriera, è sempre lì a tiramollare per un posto al sole. Porta a casa un terzo posto dopo essere stato praticamente sempre in prima fila nel gruppetto dei migliori, e ottiene il massimo che può vincendo la volata dei battuti. Tutto sommato un buon cavallo su cui puntare per una Saxo Bank che gli ha messo a disposizione nel finale i pregiati servigi di Fuglsang (7 a lui, attivissimo con Vino sul San Fermo e bravo poi a tirare una volta ripreso dal drappello del suo capitano).


Damiano Cunego - 5,5
Stesso identico voto del Mondiale, quando si dice il caso. Che non avesse la gamba di Aitana era ufficiale da tempo, nonostante ciò il suo tentativo l'ha fatto sul San Fermo, ma è risultato poco efficace, e non ha saputo chiudere sul contropiede di Gilbert. Anche la discesa dal Civiglio non l'aveva visto in grande spolvero, mentre in volata si è ritrovato chiuso alle transenne e non ha fatto meglio del 14esimo posto. Una giornata non esaltante, completata dalle solite querelle interne che lo vedono contrapposto ai (quasi ex) compagni di squadra.

Mauro Santambrogio - 6,5
Dal Ghisallo al San Fermo è stato tra i protagonisti assoluti, con Hoogerland e Carrara, Devenyns, Daniel Martin e Larsson (6 politico a tutti, mezzo voto in più a Martin che alla fine ha centrato la top-10). Ha tenuto duro sulle salite di casa, ed è stato fra i più brillanti prima di scoppiare sull'azione combinata di Vinokourov e Fuglsang. Un Lombardia molto interessante, ma quanto sarà stato utile il suo agire al capitano Cunego? Certamente sarebbe stato un buon punto d'appoggio in vista del San Fermo in caso di attacco di Damiano sulla discesa di Civiglio, ma erano questi i piani? Il dibattito è aperto.

Alexandre Vinokourov - 6,5
Caro vecchio Vino, il suo tentativo non manca davvero mai. Bravo a rientrare da solo su Larsson e Santambrogio ai 9 km, ma poi la sua azione ha perso tonicità quando sono entrati in scena i grossi calibri. Settimo alla fine, con l'augurio che l'anno prossimo possa ritrovare qualche soddisfazione importante.

Ivan Basso - 5
Lombardia in linea con l'intera sua stagione: è stato lì, si è fatto vedere in testa, ma al conquibus non ha recitato un ruolo da primattore. Solo 13esimo in una corsa in cui in passato aveva lasciato ben altre tracce.

Cadel Evans - 7,5
Un pezzo della vittoria di Gilbert è - come si dice in questi casi - suo. Decisivo sul Civiglio per abbattere il vantaggio del sestetto di Hoogerland, ha permesso al suo capitano di giornata di stare coperto fino al momento decisivo. Gran finale di stagione per un Campione del Mondo che ha voglia di onorare tutte le corse a cui si presenta.

Luca Paolini - 6,5
Ha confermato, a 20 giorni dal Mondiale, di essere uno dei più in palla del periodo. Ha tenuto bene su tutti gli strappi e ha poi sprintato coi migliori per il terzo posto, venendo battuto solo da Kolobnev.

Nicolas Roche - 6
Voto cumulativo a lui e agli altri tre fuggitivi della prima ora (Velo, Klimov e Hönig), partiti al km 26 e rimasti in avanscoperta fino al 194 (con un vantaggio massimo di 9'). Roche è stato l'ultimo a mollare, sul Ghisallo. Tutti e quattro hanno comunque concluso la corsa, bravi e tenaci.



Marco Grassi

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