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Albert, gioco di Prestige - Niels pareggia il conto con Nys

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A Hoogstraten i corridori sono accolti da un'atmosfera da autunno pieno, perfetta per una gara di ciclocross, nel caso specifico la seconda prova del Superprestige. Nubi scure, una pioggia non forte ma costante, vento fastidioso, il tutto su un circuito tecnico e abbastanza veloce, parzialmente appesantito dal fango (ma negli anni passati a Hoogstraten si sono viste edizioni ben più condizionate dallo stato del terreno, provato da piogge pesanti), che richiede agli atleti forza fisica e grande abilità nella guida del mezzo.
Il campione del mondo Niels Albert, come sovente gli accade, si lascia sorprendere al via, restando intruppato in un gruppo che viaggia a strappi, ma comunque abbastanza numeroso. È il ceco Zlamalik (in settimana vincitore a Hlinsko della quinta prova della challenge ceca Toi Toi Cup) a fare l'andatura per l'intero primo giro, seguito da presso da Vantornout e Pauwels, ma la selezione è minima. Al primo passaggio sotto il traguardo sono in sette a formare il gruppetto di testa (oltre ai tre già citati anche De Knegt, Nys, Stybar e Arnouts), ma subito dietro un secondo plotoncino tirato da Dieter Vanthourenhout sta riportando sotto Albert (i due sono compagni di squadra alla BKCP-Powerplus) e tutti gli altri. Il campione del mondo allunga per i box, così da cambiare bici, e perde una ulteriore manciata di secondi, mentre davanti una scivolata di Vantornout favorisce l'allungo del pimpante Zlamalik (che però pagherà questo inizio d'attacco terminando staccatissimo in quindicesima posizione), seguito da Pauwels e De Knegt. L'olandese si mostra spesso in testa, probabilmente spinto dall'aria quasi di casa (Hoogstraten si trova all'estremo nord del Belgio, e i Paesi Bassi sono davvero a un passo).
Alla fine del secondo giro comunque rimangono ancora tutti insieme, con l'eccezione di Albert che deve ancora recuperare una manciata di secondi. Ma fra terreno scivoloso e gruppo numeroso le cadute sono inevitabili. Tocca così a Nys, giù nel fango insieme a Pauwels, lasciare sul terreno una ventina di secondi che in pratica ne azzerano le possibilità di successo. Il campione nazionale belga infatti, costretto a cambiare bici, perde ancora terreno, e per un attimo dà quasi l'impressione di volersi fermare. Poi però evidentemente pensa anche alla classifica generale del Superprestige (e al ricco montepremi annesso), che premia la regolarità (15 punti al primo, 14 al secondo e poi a scalare fino a 1 al quindicesimo), e decide che vale ancora la pena lottare per un piazzamento.
Intanto Simunek (pure lui della BKCP-Powerplus) fa il forcing, preparando il terreno ad Albert che, al quarto dei dodici giri in programma, prova un unico ma potente attacco. Con Nys molto indietro, il solo il grado di rispondere è Stybar, che per un po' riesce a tenere le ruote del campione del mondo, ma presto è costretto a cedere. A un terzo di gara sembra così già tutto deciso, con Albert solo in testa e il campione ceco a inseguire, perdendo però terreno. Dietro si rivede ad alti livelli Vervecken, temporaneamente da podio (anche se poco a poco cederà posizioni), all'inseguimento insieme a Simunek, staccati di una ventina di secondi da Albert. Nys transita invece a circa 45".
Albert sembra guadagnare qualcosina a Stybar metro dopo metro, ma rispetto ad altre volte la gara non si trasforma in un monologo dell'iridato. Il campione nazionale ceco infatti stringe i denti e continua a tenere Albert a vista, provando in tutti i modi a reggere il ritmo del leader e addirittura a rifarsi sotto. La seconda parte della corsa si trasforma così in una sorta di lunghissima prova a inseguimento: al quinto passaggio Albert ha 2" di vantaggio, che al sesto diventano 9", scendono a 7" al settimo e risalgono a 10" all'ottavo. Sono poi appena 5" al nono giro, quando Stybar appare davvero vicinissimo, ma tornano 8" al decimo e di nuovo 6" all'undicesimo e penultimo. In alcuni tratti il ceco sembra persino più in palla di Albert, eppure non si ha mai l'impressione che possa effettivamente rientrare sul campione del mondo. E proprio questo è forse il limite di Stybar, sempre a ridosso del successo ma allo stesso tempo, costantemente, con un qualcosa in meno dei due fenomeni belgi.
A tal proposito va detto che Nys, senza la caduta, sarebbe con tutta probabilità davanti a giocarsi la vittoria. La sua rimonta è bella e porta in breve fino a un terzo posto che nella fase finale mai sarà in discussione, ma il suo guadagnare - nella fase centrale della corsa - rispetto ai due di testa fa capire la forma odierna del campione fiammingo, e lascia il rammarico per un mancato testa a testa con Albert che avrebbe potuto essere davvero spettacolare.
L'ultimo giro per Albert e Stybar è da pancia a terra, con il belga che fa valere tutta la sua classe nel raccogliere le forze rimaste e tenere a distanza (seppur breve) il rivale. Più staccato, Nys conquista una ormai tranquilla terza piazza, mentre alle sue spalle giungono alla spicciolata Pauwels, Vantornout, De Knegt e Simunek. L'ex campione del mondo Vervecken è ottavo, con Aernouts e Dieter Vanthourenhout a completare la top 10.
Con questo successo (l'ottavo stagionale) Albert passa in testa anche alla classifica del Superprestige (che ritorna fra due domeniche a Gavere), pure se con appena un punto di vantaggio su Nys e due su Stybar. Alle spalle di questi tre, per ora, il vuoto.


Gianluca Colloca

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