Sicard e forse una rinascita - Panoramica sui giovani di Francia
Versione stampabileAnno 2009: la Francia si presenta al via della rassegna iridata di Mendrisio con soli sei professionisti al via. L'impietosa sentenza derivata dal ranking mondiale per nazioni è sembrata solo l'ultima mazzata per un movimento in cui se gli anni Novanta ed i primi anni Duemila in cui faceva bella mostra di sé almeno un Laurent Jalabert (tra l'altro commissario tecnico dei transalpini proprio da questa stagione) sembrano quasi lontani, i tempi degli Hinault e dei Fignon (solo per citarne due dei più recenti tra i più grandi) appaiono ormai preistorici nonostante siano trascorsi meno di trent'anni.
Molte volte ci si è chiesto dove potesse andare a sbattere la testa un movimento in cui ci si è trovati ad applaudire gli exploit più o meno momentanei dei Voeckler, i Fédrigo, i Geslin, i Moncoutié, i Di Gregorio senza assistere a quell'ipotizzato salto di qualità che al momento opportuno si attendeva. Cosa ne sarà della Francia, teatro di mille rivalità, mille sfottò e diversità di vedute, che forse proprio per questo ci manca così tanto quando il gioco si fa duro?
Eppure proprio in quel di Mendrisio nella prova degli Under 23 un barlume di luce in un pomeriggio di sabato è arrivato, la speranza è sembrata riaccendersi quando Romain Sicard a circa 20 chilometri dall'arrivo si è gettato in discesa con Kreder e poi sull'ultima ascesa verso l'Acqua Fresca è volato via solo, verso il trionfo, verso quel mondiale che i professionisti attendono dal 1997 di Brochard e che gli "Espoir" aspettavano dal titolo di Vivien del 1987.
Forse proprio in quel tentativo senza fronzoli di un giovanotto nato il primo gennaio 1988 è contenuta la speranza, nel prendere ed andare via sul filo dell'incoscienza, anche a costo di sbagliare i tempi, saltare e vanificare tutto. Un 2009 memorabile per lui, professionista nella Continental spagnola Orbea e pronto al salto tra i grandi nella prossima stagione nell'Euskaltel Euskadi, proprio in virtù della militanza nella suddetta Orbea che del principale team basco è una società satellite.
Un'annata in cui Romain ha mostrato il meglio del suo repertorio di passista scalatore, come dimostrano i risultati ottenuti: dalle splendide vittorie in solitaria in corse del calibro della Subida al Naranco oppure dell'arrivo di Plateau de Beille nella frazione più impegnativa della Ronde de l'Isard (corsa che ha spesso messo in mostra buoni talenti), passando per buone prestazioni in brevi gare a tappe (decimo alla Vuelta a La Rioja e 15esimo alla Vuelta a Burgos) fino a giungere al Tour de l'Avenir, in cui fin dal primo giorno ha saputo cogliere l'attimo andando in fuga assieme al connazionale Bérard per mettere in cascina un divario importante rispetto a tutti gli altri e prendere il comando delle operazioni alla sesta frazione ed assestare, da vero leader, la botta finale nella cronometro conclusiva, che pure non lo vedeva tra i principali favoriti.
Pazienza se poi un'infrazione commessa nell'effettuare un cambio di bici ne abbia addirittura messo in pericolo il trionfo finale, perché proprio per fugare ogni dubbio sul suo stato di forma Sicard è andato poi a prendersi con merito anche il Mondiale. Non resta che guardare con fiducia al futuro e per non farci mancare nulla non possiamo non rimarcare anche il fatto che la formazione di Romain è passata anche dalla pista, che, inutile negarlo, il suo zampino ce lo mette sempre ed è quindi un piacere far notare che, tra corse su strada di secondo piano e titoli regionali ottenuti nei velodromi, nel suo palmarès figurano anche un titolo nazionale nell'americana ottenuto da allievo ma soprattutto un ben più recente titolo francese dello scratch datato 2008.
Se il buon giorno si vedrà dal mattino magari lo scopriremo presto, ma per una nazione che ha bisogno come il pane di linfa nuova, di personaggi attorno ai quali tornare ad entusiasmarsi magari nelle calde giornate di luglio, in quel Tour che continua ad essere nonostante tutto orgoglio e vanto di ogni francese, beh, l'ultimo biennio non ha fatto di certo mancare motivi di soddisfazione. Perché se la più grande è arrivata da Sicard, altre prestazioni e risultati non sono passati inosservati agli occhi dei più attenti. Andiamo quindi a puntare il focus su ciò che di meglio offre in prospettiva il panorama transalpino e se poi saranno rose, fioriranno.
Under 23
Thibaut Pinot (29/5/1990)
Senza dubbio uno dei nomi più interessanti del lotto transalpino. Scalatore con buone doti anche sul passo, con una condotta di gara attenta e regolare è divenuto il più giovane vincitore di sempre dell'impegnativo Giro della Valle d'Aosta in cui ha raccolto un secondo ed un terzo posto di tappa. Tra le sue cinque vittorie stagionali c'è anche la frazione con arrivo a La Toussuire al Tour des Pays de Savoie mentre da juniores ha conquistato tra le altre Tour du Guadalupe, Tour de Haute-Saône e Tour d'Ardéche juniores, classificandosi quarto nella Corsa della Pace. Sempre da juniores anche un titolo regionale nel ciclocross. Passerà professionista con la Française des Jeux.
Alexandre Géniez (16/4/1988)
Anch'egli un buono scalatore, ha mostrato le sue doti sia alla Ronde de l'Isard, dove grazie a due secondi posti di tappa si è aggiudicato la classifica finale, sia al Giro della Valle d'Aosta dove ha conquistato la quinta frazione con arrivo a Fontainemore, è giunto terzo nella terza tappa (vestendo anche la maglia di leader) ed ha concluso al settimo posto nella generale. Ha conquistato anche il GP d'Ouverture Pierre Pinel ed una frazione al Tour de Moselle mentre si è classificato secondo al Tour de Gironde. Selezionato anche per il mondiale di Mendrisio, si è classificato undicesimo.
Arthur Vichot (26/11/1988)
Si difende bene un po' su tutti i percorsi ed ha vissuto un'ottima annata nel 2008, quando ha conquistato una tappa al GP Tell, il Tour du Charolais e il Circuit des 2 Provinces, oltre a classificarsi secondo nel campionato nazionale francese in linea e nella quinta frazione del Tour de l'Avenir. Quest'anno invece successi nel Tour du Haut Berry ed in una tappa del Circuit du Saône et Loire (dove è giunto secondo nella generale) mentre ha concluso al terzo posto il Circuit des Ardennes, arrivando secondo in una tappa. Ha fatto parte della nazionale a Mendrisio ed anche lui nel 2010 sarà professionista nella Française des Jeux.
Nicolas Edet (2/12/1987)
È dotato di buono spunto veloce ed ha anche una buona tenuta in salita. Nel 2007 si è aggiudicato una frazione nel Tour du Faso mentre lo scorso anno è giunto 4° nella Parigi-Tours Espoirs. Nel 2009 si è piazzato quinto in una tappa al Gran Prix du Portugal, sesto in una tappa del Giro del Friuli-Venezia Giulia, quarto nel Rhone-Alpes Isere Tour e nel Tour de Moselle, secondo nel Trophée de l'Essor e nella sesta tappa del Giro della Valle d'Aosta che ha poi concluso in decima posizione. A volte cerca anche l'azione da lontano.
Julien Bérard (27/7/1987)
Ha una buona tenuta in salita e si fa valere sul passo e allo sprint. Lo scorso anno ha conquistato il Tour de la Creuse ed una frazione con arrivo a Mende del Tour du Gévaudan. Ancora in evidenza in questo 2009 dove ha fatto suoi il GP Saint-Étienne Loire, una frazione alla Ronde de l'Isard e la prima tappa del Tour de l'Avenir, battendo Sicard allo sprint dopo una lunga fuga e vestendo la maglia di leader per cinque giorni. È stato leader per due giorni anche al Mi-Aôut Bretonne, concluso poi in terza posizione finale. Nel 2010 passerà professionista nell'AG2R con cui ha già avuto un'esperienza da stagista nel 2008.
Professionisti
Johan Le Bon (Bretagne-Schuller - 3/10/1990)
Si è imposto come uno dei maggiori talenti francesi a livello giovanile in assoluto. Forte su ogni terreno, nel 2008 da juniores si è laureato Campione del Mondo e Campione Europeo in linea ed ha conquistato la medaglia di bronzo nella prova a cronometro. Ha inoltre vinto la Classique des Alpes, la Ronde des Valles e il Tour du Morbihan. Nel 2009 si è aggiudicato la prestigiosa Coupe des Nations Ville Saguenay in Canada e la frazione a cronometro nella Loire-Atlantique. Quarto ai Giochi del Mediterraneo nella prova a cronometro, ha un contratto da professionista con la Bretagne-Schuller dallo scorso mese di luglio.
Brice Feillu (Agritubel - 26/7/1985)
È salito alla ribalta per le sue ottime prestazioni al Tour de France, dove ha conquistato la prima splendida affermazione da pro' nella tappa con arrivo in salita ad Arcalis. Scalatore che ama anche l'azione da lontano, è giunto anche ottavo nell'arrivo in salita all'Alto de Acebo al Giro delle Asturie. Tra i suoi risultati da dilettante si segnalano anche due successi sul celebre Ballon d'Alsace entrambi ottenuti nel 2008 nel Tour du Franche Comtée e nel Tour d'Alsace mentre nella prima esperienza con l'Agritubel è giunto secondo nella Parigi-Corrèze. L'anno prossimo, assieme al fratello Romain, correrà nella Vacansoleil.
Pierre Rolland (Bbox Bouygues Telecom - 10/10/1986)
Ha mostrato a fasi alterne buone doti da scalatore. Ben piazzato alla Ronde de l'Isard da dilettante, ha poi conquistato nel 2007 i suoi primi successi da professionista, tra cui quello nella seconda frazione del Tour du Limousin. Nello stesso anno è giunto settimo al GP d'Ouverture La Marseillaise, ottavo al Tro-Bro Léon e secondo al Tour du Doubs. Ottimi piazzamenti anche nel 2008 con il secondo posto in una frazione dell'Etoile des Bessèges e nella quarta tappa del Giro del Delfinato (in cui si è aggiudicato la maglia di migliore scalatore), il terzo nella terza tappa della Parigi-Nizza, il sesto al Circuit de la Sarthe e nel campionato nazionale francese in linea ed il nono nel Tour du Haut Var e nella Parigi-Camembert; e molti ricordano del suo 2008 la fuga da lontano con cui si presentò al grande pubblico nella Liegi-Bastogne-Liegi. Molto meno appariscente nel 2009, se ritrova costanza di rendimento può dire la sua.
Tony Gallopin (Auber 93 - 24/5/1988)
Ha mostrato ottime doti da passista negli ultimi anni classificandosi secondo nel campionato europeo a cronometro nel 2005 e terzo nel campionato mondiale a cronometro nel 2006 nella categoria juniores, conquistando il bronzo anche nella prova in linea nel 2006. Nel 2007 è stato secondo nel prologo del GP Tell e quarto nella Chrono Champenois mentre milita nella continental Auber 93 dal 2008, anno in cui ha conquistato la vittoria nella Parigi-Tours Espoirs ed è giunto terzo nella Thüringen Rundfahrt. Nel 2009 per lui un secondo posto nella quarta tappa del Circuit de Lorraine e nella prova a cronometro ai Giochi del Mediterraneo mentre al Tour du Poitou-Charentes ha concluso in settima posizione. Dotato di buono spunto veloce, dal 2010 correrà nella Cofidis.
Jérôme Coppel (Française des Jeux - 6/8/1986)
Ha ottenuto ottimi risultati nelle prove a cronometro nelle scorse annate, imponendosi quindi come buon passista. Campione nazionale contro il tempo da juniores e da Under 23, ha conquistato da dilettante anche il Circuit des Ardennes e la medaglia di bronzo al mondiale a cronometro a Stoccarda, il terzo posto al GP Tell ed il quinto nel campionato europeo a cronometro. Lo scorso anno, nella prima stagione da professionista è giunto quarto al Tour de l'Avenir e sesto al Tour de l'Ain. In questo 2009 ha rotto il ghiaccio vincendo la Route Adélie e si è classificato sesto al Critérium International e ottavo nel prologo del Giro di Romandia. Dal 2010 vestirà i colori della Saur-Sojasun.
Julien Fouchard (Élite - 20/8/1986)
Si è fatto notare come buon passista conquistando la Chrono des Herbiers lo scorso anno, quando è giunto anche terzo nella Parigi-Tours Espoirs e ha conquistato il Circuit du Morbihan. Non teme l'attacco da lontano, che gli ha permesso anche di imporsi in questa stagione in una frazione del Tour de Bretagne, corsa in cui è riuscito a conservare la leadership fino alla fine. Si è imposto anche nel Circuit des Plages Vendeennes mentre nella Boucles de la Mayenne è giunto quinto. Le sue prestazioni sono state seguite con attenzione dalla Cofidis con cui ha disputato alcune gare da stagista.
(a cura di Vivian Ghianni)