Nuno e trino, Ribeiro show - Tappa, generale e Gpm: dominio
- Volta a Portugal em Bicicleta - EDP 2009
- Liberty Seguros 2009
- Bruno Antonio Ferreira Pinto
- Constantino Zaballa Gutiérrez
- Danilo Hondo
- David Blanco Rodríguez
- Emanuele Bindi
- João Paulo Costa Cabreira
- Martin Mares
- Nelson Hugo Lobo Rocha
- Nuno Jorge Gaspar Ribeiro
- Rubén Plaza Molina
- Vicente David Bernabéu Armengol
- Uomini
Al penultimo giorno la Volta a Portugal affronta la tappa più dura, chiamata a scrivere la classifica quasi definitiva della competizione (con la crono di domani a dirimere eventuali incertezze per vittoria e piazzamenti). La salita verso l'Alto da Torre, pur affrontata dal versante di Seia, e non da quello più duro di Covilha, resta comunque un giudice implacabile per le aspirazioni dei corridori: i 28 chilometri di lunghezza, con una pendenza media del 5% (dovuta perlopiù ad alcuni tratti in cui la strada spiana) e diverse punte del 13-14%, richiedono una risposta forte non solo dal punto di vista atletico, ma anche mentale.
Come se non bastasse, nella parte finale dei 154 km della tappa che prende il via da Oliveira do Barrio, è stata inserita l'altra dura ascesa dell'Alto do Carrazedo, un colle di prima categoria destinato ad assottigliare il plotone e appensantire le gambe dei migliori.
Si parte a tutta, come sempre in questa edizione, e le prime salitelle della giornata accendono le scaramucce per la maglia dei GPM fra Sérgio Sousa e Hélder Oliveira. Dopo vari tentativi si ritrovano davanti in sei: Danilo Hondo, Martin Mares, Constantino Zaballa, Nelson Rocha, Bruno Pinto ed Emanuele Bindi. Il vantaggio non è granché, ma permette ai fuggitivi di affrontare in testa l'Alto do Carrazedo. Lungo l'impegnativa ascesa la selezione della Liberty si fa sentire nel gruppo dei migliori, tanto che in cima, a 45 km dall'arrivo, non ne fanno parte più di una trentina di corridori. E gente come Guerra, Barbosa, Tiago Machado, Sinkewitz ed Eladio Jiménez appare già un po' in sofferenza, pur senza perdere contatto.
Fra gli uomini in avanscoperta Zaballa coltiva possibilità di conquistare la maglia verde, se riuscisse a passare per primo sul Carrazedo. Dove però viene anticipato, in una volata molto serrata, da Rocha, che in quanto compagno di squadra di Sérgio Sousa va a sottrarre allo spagnolo alcuni punti forse fondamentali. Zaballa non la prende bene e, nella discesa, tira una borraccia in faccia al corridore della Madeinox, guadagnandosi probabilmente l'espulsione dalla corsa.
Ma la salita finale è ormai prossima a cominciare, con la Liberty a imporre il ritmo e gli uomini della Palmeiras Resort pronti a spalleggiare David Blanco. La parte iniziale dell'Alto da Torre è quella con le pendenze maggiori, mentre gli ultimi chilometri - che favoriscono più i passisti-scalatori - sono battuti dal vento, e non per niente questa ascesa è anche conosciuta come il "Ventoux portoghese".
Guerra (che ha comunque lavorato per Ribeiro) e Barbosa sono i primi a staccarsi, mentre Cunego soffre in coda al gruppetto della camisola amarela, facendo l'elastico insieme a Sabido ed Eladio Jiménez (protagonista sempre sofferente di una tappa che lo vedrà comunque davanti), a causa dell'elevato ritmo imposto da Rui Sousa. Da segnalare anche la presenza di un tenace Paolo Tiralongo.
La corsa si infiamma a 16 km dal traguardo, quando Cabreira attacca e solo Ribeiro riesce a seguirlo. I due, i migliori scalatori di questa Volta, sanno di dover mettere della distanza fra loro e Blanco, nettamente più forte a cronometro. Per lo spagnolo, vincitore dell'edizione 2008, c'è il sostegno di due gregari preziosi come André Cardoso e Vitorino, che per alcuni chilometri riescono a tenere a una ventina di secondi i due attaccanti. Oltre ai tre della Palmeiras Resort, nel gruppo inseguitore resistono solo Berbabeu, Plaza e Virgilio Santos. Eladio Jiménez e Tiago Machado soffrono parecchio cercando di restare a ruota, mentre la coppia formata da Cunego e Tiralongo prova a limitare i danni, non molto distante.
Davanti è Cabreira ad assumersi il peso maggiore dell'azione, e i due in testa guadagnano poco ma costantemente. Agli 8 km è però Nuno Ribeiro a scattare, rimanendo da solo in testa, mentre fra gli inseguitori soltanto Plaza e Blanco rispondono al forcing di Bernabeu. Per tutti, oltre alla durezza della salita, la fatica è accentuata dal fastidioso vento laterale.
Per David Blanco la lotta per la generale sembra finire ai 5 km, quando un salto di catena lo costringe a fermarsi e perdere una ventina di secondi, ma lo spagnolo con un gran numero riesce a riportarsi sotto agli altri due. Per gli inseguitori anche Cabreira (completamente in crisi, tanto che pagherà quasi 2' all'arrivo) è ormai a tiro, mentre Ribeiro si invola verso la vittoria di tappa e forse pure della Volta. Il leader della Liberty trionfa così ai duemila metri dell'Alto da Torre, precedendo di 26" un potente Blanco in notevole recupero, di 35" Plaza, di 44" Eladio Jiménez e di 48" Bernabeu. Cunego è decimo, migliore degli italiani a 2'13".
ella generale Ribeiro consolida dunque la sua leadership, e ora ha 1'55" su Bernabeu, 2'09" su Cabreira, 2'17" su Blanco e 2'35" su Plaza. Domani, con la crono finale di 30 km a Viseu, la camisola amarela dovrà guardarsi soprattutto da Blanco, apparso oggi con ancora energie da spendere. La sfida potrebbe decidersi sul filo dei secondi.