Borut'affare per Greipel - Bozic mette in riga la Columbia
Con il circuito di Varsavia (9 tornate da 12 km ciascuna per un totale complessivo di 108 km) si è aperto quest'oggi il 66° Giro di Polonia, gara che come spesso accade sarà utile ad alcuni atleti nella preparazione degli appuntamenti successivi e che quest'anno vede anche due corridori nostrani di spicco inclusi in questa considerazione: da una parte Alessandro Ballan, reduce dal Tour de France ed ancora alla ricerca del primo acuto stagionale in maglia iridata, che mira a riacquistare una condizione ottimale nel percorso che lo porterà a difendere il titolo iridato a Mendrisio; dall'altra un Ivan Basso al rientro dopo quasi due mesi (ultima apparizione al Delfinato) per rifinire la preparazione in vista della Vuelta, oltre verosimilmente a fungere in questa corsa da punto d'appoggio per Sylvester Szmyd, desideroso di essere profeta in patria.
Per le prime frazioni spazio alle ruote veloci e sicuramente già quest'oggi ci si sarebbe aspettati l'acuto di Andrè Greipel, forte dei suoi quattordici centri stagionali e senza dubbio l'uomo da battere in caso di arrivo a ranghi compatti. I pronostici però sono fatti spesso per essere sovvertiti ed è così che il tedescone della Columbia-HTC (team che ha comunque raggiunto quota 62 centri dall'inizio dell'anno grazie alla ventesima perla di Mark Cavendish a Bochum nello Sparkassen Giro) si è visto anticipato dall'ex campione sloveno Borut Bozic, al terzo successo del 2009 e che probabilmente, considerata anche la sua buona tenuta sugli strappi brevi, si starà convincendo di dover prendere ulteriormente fiducia nei propri mezzi.
Fino allo sprint finale la prima tappa era vissuta sul generoso tentativo di David Loosli e dell'atleta di casa Blazej Janiaczyk (quest'ultimo transitato anche in Italia in passato, precisamente nell'Androni Giocattoli nelle annate 2005 e 2006) che, oltre a spartirsi i traguardi parziali, sono giunti ad avere fino a 5'10" su un plotone dal quale era uscito a un certo punto anche lo spagnolo De Lis. L'iberico però si è sottoposto a tanto sforzo inutile visto che l'unico suo risultato è stato quello di arrivare a 50 secondi di distacco dalla coppia di testa, senza mai riuscire a limare ulteriormente il gap.
Il proverbiale lavoro del Team Columbia è stato però decisivo per le sorti della fuga ed è così che l'avventura di Loosli e Janiaczyk si è esaurita ai meno venti dal traguardo, dopo essere durata circa una settantina di chilometri. A quel punto è stata soprattutto la formazione statunitense (che ha schierato al via anche Edvald Boasson Hagen) a condurre le operazioni oltre, saltuariamente, a Garmin e Cofidis. Si è giunti così allo sprint con l'epilogo non certo preventivato ma che oltre che per lo stesso Bozic è una gran bella iniezione di fiducia per la Vacansoleil che tra poche settimane farà il suo esordio in una grande corsa a tappe proprio alla Vuelta, con la convinzione di avere un'arma in più anche negli arrivi a ranghi compatti.
In questa giornata non mancano neppure le note positive per i colori italiani: al terzo posto si è infatti piazzato Francesco Gavazzi, che continua così nella sua collezione di buoni piazzamenti in volate di gruppo (come già dimostrato in Svizzera) e che forse comincia a reclamare anche maggiore spazio in Lampre, mentre in quarta posizione troviamo uno Jacopo Guarnieri reduce dai campionati italiani su pista (in cui si è aggiudicato il tricolore nell'inseguimento a squadre) ed in continua crescita dopo le ottime prestazioni già mostrate ad inizio stagione.
Per il resto si rivede l'ex campione belga Roelandts (quinto) e va annotato anche il nono posto di Maciej Paterski, atleta polacco che finora si è messo in luce tra i dilettanti nelle file della Marchiol (2° classificato alla San Geo in stagione tra le altre corse) e per il quale il futuro dovrebbe prevedere proprio la casacca verde della Liquigas.
Domani nei 219 km da Serock a Bialystock altra frazione per velocisti e sicura voglia di riscatto da parte dei Columbia, gli illustri sconfitti di questa tappa d'esordio.