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AlbaSinai detta Legge - Ieri Breschel. Intanto l'UCI sfotte

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Che il percorso del Tour de Suisse formato 2009 fosse tutt'altro che impegnativo già lo sapevamo ma dopo quanto visto oggi ci sentiamo di dire che le due cronometro, quella di 7.8 km vinta da Cancellara e quella di 38 km a Berna che si disputerà all'ultimo giorno, avranno un peso enorme sull'economia della corsa: sul traguardo di Serfaus, infatti, si presentano addirittura in 15 a disputare la volata, nonostante il fatto che degli ultimi 10 km quasi 7 fossero in salita e con delle pendenza che nel primo tratto superavano spesso il 10%.
Nel gruppo di testa Saxo Bank e Columbia l'hanno fatta da padrone con ben quattro uomini a testa e, dopo numerosi scatti di Tony Martin, a vincere è Michael Albasini davanti ad un sorprendente Fabian Cancellara che diventa ora uno dei favoriti, se non addirittura il favorito principale, di questo Tour de Suisse; bene anche Cunego che si è fatto leggermente soprendere dalla sparata finale di Cancellara ma che ha chiuso in rimonta andando a cogliere un buon terzo posto mentre la delusione di giornata è rappresentata da Andy Schleck, secondo in classifica ad appena 2" da Valjavec, che dopo lo splendido numero di ieri si è staccato nel finale ed ha pagato circa 1' dai primi.
Prima di parlare però di cosa è successo, o non successo, nella tappa di oggi facciamo un salto indietro a ieri perché una tappa sulla carta adatta ai velocisti ha visto andare in porto una fuga numerosa e ricca di gente interessante: partiti in 27 sul Passo del San Gottardo i fuggitivi si sono via via ridotti a 9 unita tra cui il vincitore di tappa Matti Breschel e clienti pericolosi per la classifica finale come Valjavec (che ha indossato la maglia gialla di leader), Andy Schleck e Zaugg. Questi uomini avevano guadagnato 1'03" sul gruppo regolato da Pozzato ed erano riusciti ad annallare il gap formatosi dopo la cronometro inaugurale in Liechtenstein.
La tappa di oggi invece è stata animata dalla lunga fuga di Pascal Hungerbühler prima e dal tentativo di Burghardt e Schröder dopo la lunga discesa dell'Arlbergpass: la coppia tedesca però non è mai riuscita a guadagnare molto terreno e sulla spinta di Cervélo e Saxo Bank sono stati ripresi proprio sulle prime rampe della salita di Ladis, a 10 km dall'arrivo. Dopo un timido tentativo di Velits e Florencio è stato l'estone Taaramae, già protagonista al Romandia, ad aprire il gas e a guadagnare una decina di secondi sul gruppo del migliori: la sua azione è durata circa 3 km ed è stato ripreso proprio in prossimità dal gpm di prima categoria da uno scatenato Tony Martin, sempre meno cronoman pure e sempre più in grado di dire la sua su ogni terreno. Nel secondo tratto di salita, quello che terminava a 3 km dall'arrivo, è proprio un altro scatto del giovane tedesco del Team Columbia a mandare in crisi Andy Schleck che è andato così a vanificare la bella prova di ieri. Nel finale è ancora Taaramae ad attaccare all'ultimo chilometro ma Cancellara si portato lesto alla sua ruota ed ha tentato lo scatto in contropiede a circa 350 metri dalla conclusione: Albasini è stato il più pronto a reagire centrando così il secondo successo stagionale. In classifica Valjavec mantiene il primato con 14" su Zaugg e Cancellara e 42" su Kreuziger che è seguito da una lunga lista di ottimi passisti che potranno mettere in pericolo il podio dello sloveno della Ag2r-La Mondiale. Il miglior italiano in classifica è Damiano Cunego che, grazie alla bella prestazione di oggi, ha recuperato numero posizioni rimanendo comunque a 1'02" di distacco da Valjavec.

Nel frattempo l'UCI ha diramato la lista dei cinque corridori non in regola con il passaporto biologico e contro cui potranno essere aperte procedure disciplinari: i nomi sono Caucchioli, De Bonis, Astarloa, Serrano González e Lobato. Come prevedibile nessun grande nome visto anche il grande ritardo con cui è stata diramata la lista (già nella scorsa stagione si parlava di corridori con valori sospetti), ma quello che fa impressione è che sembra si siano voluti andare a colpire dei "pesci piccoli" in mancanza di pareri autorevoli sulla validità scientifica del passaporto biologico: Lobato non corre dallo scorso agosto ed attualmente è senza squadra, Astarloa lo scorso anno era stato licenziato dalla Milram a causa di valori sospetti, De Bonis nel 2008 era stato messo fuori rosa della Gerolsteiner dopo il Romandia, mentre Caucchioli è stato escluso un po' a sopresa da tutti gli ultimi GT; dove sta dunque la notizia? Era proprio necessario dare qualche nome in pasto alla solita gogna mediatica per dare credito al passaporto biologico?

Sebastiano Cipriani

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