Il Portale del Ciclismo professionistico

.

Pippo nella morsa, bene Quinziato - Le pagelle del Giro delle Fiandre

Versione stampabile

Devolder - 10
Potenza al potere, conquista un incredibile bis dopo la vittoria nel 2008, con un'azione per certi versi molto simile. Sia chiaro: non ha la classe di Boonen o Pozzato, né probabilmente sarà ricordato come un campione di questo sport, ma il motore è semplicemente formidabile, così come la sua gestione della gara, valorizzato dalla forza complessiva del team. Chapeau! 

Quick Step – 9,5
Per quantità e qualità dei propri uomini di punta è imparagonabile agli altri team. A parte un momento di confusione, appena dopo il Koppenberg, con Chavanel a tutta tra i fuggitivi e dietro Barredo a mettere alla frusta il gruppo, gli uomini di Lefévère fanno semplicemente della corsa ciò che desiderano. Senza troppa fiducia in Chavanel, cui pure viene assegnato un ruolo decisivo, con Boonen ben marcato da Pozzato, il predestinato è di nuovo Devolder, che non si è fatto troppo pregare ed è stato superbo nel riuscire a fare il vuoto, supportato ancora da Chavanel, e nel dare al team il meritatissimo gradino più alto del podio.

Quinziato – 9
Grande giornata per lui, che ha preparato l'appuntamento meticolosamente e ha poi sfoderato una gamba e un acume tattico da grandissimo corridore. I suoi attacchi, sempre stoppati da Chavanel, avrebbero avuto ben altro esito se il francese avesse ricevuto via libera dal team. Nobilita la prestazione riuscendo ad essere l'unico a tener testa, fino a un terzo del Grammont, all'imprendibile Devolder. Meritava sicuramente il podio, ma per una volta poco importa il risultato raccolto alla fine.

Chavanel – 8,5
Non c'è la controprova, ma a tratti l'impressione è che se fosse belga avrebbe potuto conquistare questo Fiandre, 17 anni dopo la vittoria di Durand. La condizione è sicuramente esplosiva, come dimostra la sua capacità di seguire Quinziato ogni qual volta il bolzanino ha provato l'allungo, dal Berendries in poi, ma deve chinare il capo di fronte alla tattica del team, che premia i già vittoriosi compagni belgi Devolder e Boonen. Anche per lui il podio sarebbe stato un degno premio di consolazione; si è comunque guadagnato molti crediti per il futuro.

Boonen – 8
Ha paradossalmente la colpa di andare contemporaneamente troppo forte e non abbastanza forte. I suoi attacchi su Koppenberg e Taaienberg varrebbero il prezzo del biglietto, se solo in ciclismo ne prevedesse. L'unico che riesce a tenergli testa è Pozzato, ma i due fanno talmente il vuoto da non riuscire a portare via un gruppetto, fattore che risulta decisivo. Si muove ancora in prima persona sul Berendries, quando ad attaccare è il vicentino e si crea la situazione perfetta, con Devolder e Chavanel a supporto. L'attacco di Quinziato, seguito dal francese, scompagina però le carte e così anche il grande Tom deve in qualche modo assecondare gli ordini di scuderia in favore di Devolder.

Haussler – 7,5
Abbonato alla piazza d'onore, emerge alla distanza nonostante gareggi ad altissimi livelli già dal Qatar. Salva un po' la baracca per la Cervélo (6,5 per il team nel suo complesso, unica compagine che s'è proposta in modo organizzato come antagonista della Quick Step), dal momento che Hushovd e Klier hanno al contrario perso colpi negli ultimi km.

Kuschynski – 7,5
Corridore molto abile in queste corse, se ne va nei primi km con De Vocht (6,5 per lui, fermato anche da un problema meccanico poco dopo l'Eikenberg) ed è poi bravissimo a seguire il gruppo-Hoste e mettersi al servizio di Quinziato, che lancia molto bene sul Berendries.

Pozzato - 7
Per lui vale un po' il discorso fatto per Boonen, con la differenza che non ha alle spalle una squadra. Aveva la forma della vita e avrà certo masticato amaro nel vedere la prestazione di Quinziato e Kuschynski, che sarebbero potuti essere i gregari perfetti per portarlo al successo. Merito comunque al vicentino che ci ha provato sul Berendries, riuscendo a creare una situazione potenzialmente propizia. Ma lì nuovamente l'assenza di un supporto dal team è risultata decisiva. Non gli si può imputare neppure di non aver seguito Devolder sull'Eikenmolen, in quanto l'azione del belga sarebbe certamente finita, con l'italiano a ruota. Peccato, perché la condizione era monumentale.

Gilbert - 6,5
D'accordo, ha terminato terzo ed è un piazzamento di prestigio. E' risultato però troppo a lungo avulso e attendista, anche snaturando le sue stesse caratteristiche. Il risultato è che non dà mai l'impressione di poter puntare alla vittoria, probabilmente anche per una condizione fisica non perfetta.

Hoste, Guesdon, D.Lloyd, Bandiera - 6,5
Sanno di dover sfruttare il fattore-sorpresa e danno vita ad un'azione più che apprezzabile, insieme a Quinziato e Chavanel. Menzione a parte merita il giovane veneto della Lampre, molto tenace e sorprendente a questi livelli, mentre per Hoste c'è da segnalare una crescita di condizione che lo renderà probabilmente uomo da tenere d'occhio in ottica-Roubaix (così come Maaskant, 6,5 per lui, buon 4°).

Van Hecke - 6,5
Assolutamente sorprendente, interpreta in modo veramente coraggioso ed apprezzabile il finale di corsa.

Tosatto - 6,5
Si vede anche lui, nel finale, muoversi in qualità di stopper. Gregario impagabile, ancora una volta vive una giornata da vincitore insieme al suo team.

Hushovd – 6
Molto bene per buona parte della gara, nel finale il norvegese deve arrendersi ai corridori più adatti di lui ai muri del Fiandre. Con questa forma può però ripetersi alla Gand.

Cancellara – 6
L'immagine dello svizzero che rompe la catena e sale il Koppenberg a piedi resterà a suo modo memorabile. Fabian arriva alla corsa con una forma neppure lontanamente accettabile e si mette con umiltà a disposizione della squadra. Quando la sfortuna ci mette di nuovo lo zampino, capisce che non è aria e si concede ai fotografi...

Kroon – 5,5
Parliamoci chiaro: non ha doti eccelse da mettere in campo ed era un po' utopistico imaginare che potesse non far rimpiangere Cancellara. Per un po' si muove bene, poi se ne perdono le tracce.

Van Avermaet - 5
Ancora più avulso del compagno Gilbert, stecca nettamente l'appuntamento col Fiandre, nonostante sembrasse in netta crescita. Chiude assaggiando l'asfalto una giornata che vorrà dimenticare al più presto.

Klier – 4,5
Il tedesco pure era annunciato in grande condizione, ma ha alzato presto bandiera bianca. Mezzo punto in più perché ha lavorato bene per il team, a tratti.

Hincapie - 4,5
Delude molto le attese, dopo le recenti ottime prestazioni. Potrà provare a rifarsi alla Roubaix, ma a quasi 36 anni non c'è più molto tempo per coltivare quest'ormai annosissima rincorsa all'agognata vittoria in una delle grandi classiche del pavé.

Nuyens, Flecha - 4
Una volta di più i due non ne azzeccano una dal punto di vista tattico. Avrebbero anche gambe sufficienti per essere quanto meno protagonisti, invece le maglie Rabobank (3,5 al team nel suo complesso, visto che un uomo in fuga avrebbero anche potuto mandarlo...) si vedono sempre e solo sullo sfondo o inquadrate per "celebrare" l'assoluta assenza di tempismo dei loro portacolori. E l'impressione è che non impareranno mai...

Team Columbia – 3,5
Anche loro surclassati dalla Quick Step, anche loro incapaci di provarci quanto meno da lontano. Il settimo posto di Burghardt non è assolutamente sufficiente a salvare la baracca.

Rast – 3
No, Grégory, lì non si passava proprio...

Bennati, Willems – 3
Per l'aretino l'attenuante dei problemi fisici, mentre il belga lo si attendeva un po' più in prima linea dopo la vittoria a La Panne. Entrambi desaparecidos, comunque.

Team Katusha – 2
L'unico uomo potenzialmente in grado di dare supporto a Pozzato, il russo Ivanov, s'è anche mosso in modo sconsiderato e inefficace, tentanto un'improbabile rincorsa a Devolder sull'Eikenmolen, invece di restare a fianco del proprio capitano.


Stefano Rizzato

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano