Marchio Mark nelle Marche - Scarponi è il Corsaro dei Due Mari
- Tirreno - Adriatico 2009
- Acqua & Sapone - Caffè Mokambo 2009
- Serramenti PVC Diquigiovanni - Androni Giocattoli 2009
- Team Columbia - High Road 2009
- Andreas Klöden
- Baden Cooke
- Mark Cavendish
- Michele Scarponi
- Mikhail Ignatiev
- Olivier Kaisen
- Stefano Garzelli
- Thomas Lövkvist
- Tyler Farrar
- Wim De Vocht
- Uomini
Il secondo posto di venerdì scorso alle spalle aveva lasciato un po' di amaro in bocca a Mark Cavendish che oggi, nella tradizionale passerella finale della Tirreno-Adriatico sul lungomare di San Benedetto del Tronto, si andato a prendere ciò che Farrar gli aveva tolto in quella tappa, ossia il quinto successo della stagione in appena un mese di gare.
Il giovane britannico sta via via diventando il vero punto di riferimento per gli arrivi in volata: i suoi miglioramenti in salita e sul fondo non sono andati a discapito della potenza allo sprint, facendolo diventare così il nemico pubblico numero uno per le corse altimetricamente "facili". Anche oggi il Team Columbia, soprattutto grazie a Hincapie, ha lavorato molto bene per portarlo in posizione ideale negli ultimi 300 metri, quando la sua forza e la sua lucidità hanno fatto la differenza: Bennati ha provato a partire lungo, ma Mark è stato lestissimo a mettersi in scia e a passarlo a grande velocità. Nella sua scia, come nella terza tappa, si era piazzato un sempre più convincente Farrar, ma stavolta l'americano non è neanche riuscito ad avvicinare la ruota posteriore, accontentandosi così del secondo posto; alle loro spalle si sono piazzati, ben staccati, Cooke, Bennati e Hutarovich, mentre molti big, da Boonen a Petacchi, hanno preferito non rischiare soprattutto in vista della Milano-Sanremo.
L'ultima tappa di questa Tirreno-Adriatico ha visto il classico copione con una fuga da lontano partita dopo 10 km ,che ha visto come protagonisti Kaisen (Silence), De Vocht (Vacansoleil) e Ignatiev (Katusha). Il gruppo ha lasciato fino a più di 7' di vantaggio, ma nel circuito finale a San Benedetto del Tronto le squadre dei velocisti hanno lavorato sodo per colmare il margine: Ignatiev ha provato a rendere dura la vita a tutti, scattando a 22 km dall'arrivo assieme a Kaisen e partendo di nuovo da solo ai meno 9 km, quando il vantaggio sul gruppo era ancora nell'ordine dei 50". Il russo ha resistito in testa fino a 3 km dal traguardo, quando il ritmo imposto da Columbia, Liquigas e Quick Step (con Boonen in versione gregario) si è fatto elevatissimo per preparare lo sprint finale.
Nella classifica generale, ovviamente, non è cambiato nulla, con Scarponi che regala il successo numero 17 in questo 2009 alla Diquigiovanni: lo scalatore marchigiano è partito molto forte e sarà una mina vagante in tutte le corse del calendario italiano, a partire già da sabato. Alle sue spalle Garzelli, staccato di 25", mentre Klöden e Lövkvist, grandi favoriti dopo la crono, hanno chiuso rispettivamente in terza e quarta posizione. Positivo anche il quinto posto di Basso, apparso come il più forte sulla salita di Sasso Tetto, e il sesto di Rebellin, che ha pagato un percorso non proprio adatto alle sue caratteristiche.
Ma questa Tirreno-Adriatico ci ha fornito ottime indicazioni sullo stato di forma non solo degli uomini che proveranno a far saltare il banco nella Classicissima di Primavera, ma anche di coloro che sabato prossimo vorranno dire la loro in caso di arrivo a ranghi compatti: Petacchi sta bene e in salita ha una pedalata molto fluida, così come Bennati, che però a differenza dello spezzino sembra un poco più appannato in volata; Boonen e McEwen si sono un po' nascosti, mentre Cavendish, con la vittoria di oggi, ha fatto capire che, se si arriverà allo sprint, lui sarà un osso durissimo da battere.