Frantumati da Frantisek - Rabon vince il breve cronoprologo
Il Columbia che non ti aspetti viene da Praga, ha 25 anni, si chiama Frantisek Rabon ed ha percorso i 3100 metri del cronoprologo di Losanna alla media di 49,700 km/h, chiudendo in 3'44"56.
In casa Columbia, tolto Boasson Hagen dalla lista partenti, ci si aspettava Tony Martin (13esimo a 5") o Pinotti, sul podio un anno fa (55esimo a 11"), ma i più attenti sapevano di Rabon, già vincitrice della cronometro alla Vuelta Murcia e 3° in quelle del Circuit de la Sarthe e del Critérium International, nel quale è stato anche 2° assoluto in classifica generale. Non una vedette, certo, ma se Cancellara sbaglia rapporto - non montando il 54 - e chiude 11esimo a 5" e Cavendish paga l'inserimento della salitella iniziale a dispetto del percorso che lo vide vittorioso un anno fa, allora la vittoria del ceco non è una sorpresa assoluta.
Suscita più sorpresa la lista dei primi tre sconfitti, ad iniziare dal francese Casar (2° a 2"), passando per lo spagnolo Valverde (3° a 3") e finendo al redivivo americano Farrar (4° a 4" come Kreuziger, Iglisnkiy e Veikkanen), che torna a farsi vedere - in prossimità del Giro - dopo il successo di tappa alla Tirreno-Adriatico e la conseguente caduta (con infortunio) alla Milano-Sanremo.
Proprio Farrar, che dovremo vedere il 9 maggio al via da Venezia, ci consente di anticiparvi ciò che sarà il nostro sguardo su questo Giro di Romandia: un occhio - ovviamente - al discorso vittoria finale di questa corsa, che pur avendo perso abbastanza fascino (anche per via percorsi come quello di quest'anno; abbastanza anonimo...), ma che spesso ci mostra ottime individualità, soprattutto tra i giovani prospetti. Dall'altra, il discorso Giro d'Italia, con quelli che potranno essere i protagonisti delle tappe (Gilbert, Pozzato, etc.) o quelli che potranno essere i protagonisti (Menchov) o le sorprese (oggi è andato bene Kessiakoff, 17esimo a 6") della prossima Corsa Rosa.
Tra i bravi di tappa, segnaliamo il francesino Coppel (che potrebbe anche tenere per la classifica), il bolzanino Quinziato, uno strepitoso Freire, il giovane Uran e l'instancabile Gilbert (tutti a 5" con Cancellara e Tony Martin), poi con Kessiakoff - a 6" - anche Taaramae ed Astarloza.
Karpets paga 8", Cataldo, Cavendish, Evans e Pozzato ne pagano 9; a 10" troviamo Antón e Zubeldia, a 11" Voigt (con Pinotti), a 12" Fothen e Van den Broeck, a 13" un compassato Menchov (non corre da un po', deve carburare), a 14" Moncoutie, Valjavec e McEwen, a 15" Caucchioli, Siutsou, a 16" Possoni, a 18" Daniel Martin e Cobo, a 22" Chris Sørensen e a 23" il giovane belga Seeldrayers.
Come potete vedere, nulla è perduto per nessuno, visto che già domani ci sarà una tappa piuttosto mossa - da Montreux a Friburgo, 176,2 km - con il Col du Jaun (km 95) e lo strappo in pavé al 18% di Lorette (ai meno 26).
Rabon si è già tirato fuori dalla lotta per la classifica generale, mentre Valverde ha dalla sua gli abbuoni. Gli avversari saranno così ingenui da lasciarglieli o lo spagnolo sarà tanto forte da prenderseli contro tutto e tutti?