E dài Oscar, vieni al Giro! - Ancora Freire. Toscana: Petacchi!
Tre giorni fa dopo la tappa di La Chaux-de-Fonds vinta da Freire avevamo ripensato a come sarebbero state le grandi classiche di inizio stagione se Oscarito non si fosse infortunato al Tour of California; nella seconda frazione il portacolori della Rabobank aveva palesato una condizione davvero invidiabile e con il successo odierno ce ne da un'altra prova: vederlo pedalare e vincere con tale facilità ad appena una settimana dal via del Giro d'Italia, però, ci lascia altri rimpianti perché sulle strade della corsa rosa avremmo potuto assistere ad un duello davvero stellare tra lo spagnolo, Cavendish, Petacchi e McEwen, praticamente tutti i velocisti più forti al mondo.
Il Tour de Romandie offriva oggi l'unica occasione per vedere all'opera per il successo di tappa tutti i velocisti in gara anche perché, come prevedibile il Col du Mont d'Orzeires e il Col du Marchairuz non hanno portato alcuna selezione. L'unico tentativo è stato quello di Schar e Voss, partiti al km 17, a cui si sono aggiunti dopo la prima salita anche Moncoutie e Le Mevel: il gruppo però non ha mai lasciato più di 3'30" a questi attaccanti visto che l'arrivo di Ginevra faceva gola a troppe squadre. Quello che non ha fatto la salita però lo ha fatto il vento unito allo spirito battagliero di squadre come Rabobank e Garmin: a circa 35 km dall'arrivo, infatti, il gruppo si è spaccato lasciando indietro il velocista più atteso, Mark Cavendish, che nonostante il supporto di un paio di compagni non è più riuscito a rientrare.
Senza il britannico la volata finale potea sembrare più imprevedibile ma Oscar Freire è andato ad imporsi con grande facilità lasciandosi alle spalle Tyler Farrar, Koldo Fernández e il vallone Philippe Gilbert che aveva provato a sparigliare le carte partendo lungo ai 300 metri. In ottica Giro buona la prova di Farrar e Gilbert, molto attivo anche nelle altre tappe, mentre non possiamo sbilanciarci facendo un bilancio della corsa elvetica per Mark Cavendish: alla Tirreno si era quasi sempre staccato ma alla Sanremo ha fulminato tutti ugualmente.
In classifica generale rimane tutto invariato con Kreuziger che s'impone davanti a Karpets e alla rivelazione Taaramae: purtroppo non li vedremo al Giro d'Italia così come non vedremo neanche Valverde e Uran, rispettivamente quarto e quinto di questo Tour de Romandie.
Per un velocista, Cavendish, che si nasconde ce n'è invece uno che arriva al Giro d'Italia attirando l'attenzione su di se grazie al successo nell'82° Giro di Toscana: parliamo ovviamente di Alessandro Petacchi che va a pareggiare Cavendish in testa alla classifica dei plurivittoriosi di questa prima parte di stagione. Sul traguardo di Sansepolcro Ale-Jet, scortato da un'ottima LPR, ha preceduto in volata Manuel Belletti (e se a Giro fosse lui l'uomo della Diquigiovanni per gli sprint?) e Ruggero Marzoli mentre Pasquale Muto si è fermato ai piedi del podio.