Cavendish: «Il giorno più bello» - Pozzato e Garzelli hanno da recriminare
- MILANO - SANREMO 2009
- Acqua & Sapone - Caffè Mokambo 2009
- ISD 2009
- LPR Brakes Farnese Vini 2009
- Liquigas 2009
- Serramenti PVC Diquigiovanni - Androni Giocattoli 2009
- Team Columbia - High Road 2009
- Team Katusha 2009
- Danilo Di Luca
- Filippo Pozzato
- Gabriele Bosisio
- Giovanni Visconti
- Mark Cavendish
- Stefano Garzelli
- Vincenzo Nibali
- Gianni Savio
- Uomini
Cavendish (Team Columbia-High Road): «È il più bel giorno della mia vita perché non me l'aspettavo assolutamente. Hincapie mi è stato di grande aiuto, così come tutta la squadra nei tratti in salita. C'è stato un momento in cui temevo di non riuscire a passare Haussler, ma poi ce l'ho fatta. È incredibile, sono felicissimo!».
Pozzato (Team Katusha): «Abbiamo affrontato troppo piano la prima salita, davanti siamo andati via regolari, però poi c'era un mio compagno in fuga ed io non sapevo più cosa fare. Ci abbiamo provato sul Poggio, ma sono arrivati tutti molto freschi. Mi dispiace perché sono arrivato alla Sanremo con una gran condizione, avevo una buona gamba. Nel finale è stato un disastro prendere le ruote, difatti ho visto che anche Bennati e Petacchi non sono riusciti a fare una buona volata perché non riuscivano a tenere le posizioni. Tutti vogliono buttarsi nella mischia perché pensano di avere le gambe per fare la volata».
Di Luca (LPR Brakes-Farnese Vini): «Cavendish è stato fortissimo. Sul Poggio eravamo rimasti veramente in pochi e noi poi siamo rimasti tutti uniti vicino ad Alessandro Petacchi. Purtroppo è andata male, complimenti a Cavendish».
Nibali (Liquigas): «Abbiamo fatto la Cipressa a tutta, poi dopo la discesa siamo rimasti io ed Ivan Basso, che mi ha detto di risparmiarmi per stare attento sul Poggio, però le altre squadre non ci hanno aiutato, non hanno tirato».
Gianni Savio (tm Diquigiovanni Androni): «La mia squadra ha cercato di rendere la corsa dura già grazie all'attacco di Thomas Bertolini. Purtroppo un problema meccanico capitato allo spagnolo Maté ci ha scombinato i piani prima delle Mànie e non siamo riusciti a correre come avevamo deciso».
Stefano Garzelli (Acqua&Sapone-Caffè Mokambo): «Sulla Cipressa ho provato a seguire Scarponi ed a portare via un gruppettino, ma già alla Tirreno-Adriatico avevo notato che i velocisti sulle salite tenevano meglio; evidentemente sono rimasti scottati dall'edizione passata e si sono preparati per bene. Aspettare il Poggio? Non direi, già allungando sulla Cipressa gli sprinter sono arrivati in carrozza; se avessimo aspettato il Poggio sarebbe stato ancora peggio».
Gabriele Bosisio (LPR Brakes-Farnese Vini): «Peccato perché Petacchi era lì, anche se aveva due uomini Quick Step davanti che gli hanno un po' sbarrato la strada. Gli è mancato poco, pochissimo; gli sono scappati gli uomini Cervélo quando hanno accelerato e si è fatto un po' sorprendere in quel frangente, facendosi bruciare da Cavendish, abile a rubargli il tempo».
Giovanni Visconti (ISD Cycling Team): «Non ho proprio voglia di parlare, scusatemi».
Vivian Ghianni
(con la collaborazione di Francesco Sulas)