«Boonen forte, nulla da dire» - Pozzato riconosce i meriti del rivale
Versione stampabileQueste le dichiarazioni dei protagonisti rilasciate ai microfoni RAI al termine della gara:
Filippo Pozzato (Team Katusha): «Boonen è andato davvero molto forte ma credo che oggi siamo stati un po' sfigati. Tom ha preso subito cinquanta metri di vantaggio dopo la caduta di Flecha, trovando la collaborazione di Hushovd che tirava abbastanza forte. Poi anche Hushovd è caduto, difatti l'ho trovato in mezzo alla strada, e Boonen è riuscito a guadagnare ancora un po'. Comunque è andato molto forte, non c'è nulla da dire».
Manuel Quinziato (Liquigas): «Penso di aver fatto ciò che era nelle mie possibilità. Credo di aver speso un po' di energie in più perché mi rendevo conto che Boonen, Flecha e Pozzato avevano un qualcosa in più rispetto a me. Nel momento dell'attraversamento della Foresta di Arenberg ho forato e sono stato fortunato nel trovare Devolder, anche lui attardato, che mi ha riportato davanti nel gruppo principale. Successivamente ho tentato l'anticipo assieme a Flecha e Haussler nel momento che ritenevo più adatto, però in quel momento abbiamo trovato anche due atleti Quick Step e uno della Saxo che non collaboravano. Lì ho speso forse qualche energia in più, difatti nel momento in cui ha attaccato Boonen nel settore di Mons-en-Pévèle mi si è un po' spenta la luce, anche perché sono finito a bordo strada, rischiando di cadere e perdendo la pedalata. Da fermo poi non riuscivo a riprendere velocità, tanto che sono stato staccato anche dal gruppetto che sopraggiungeva alle mie spalle. Ho dovuto fare un grosso sforzo per rientrare e successivamente ho recuperato un po' di energie stando a ruota. Alla fine mi ritengo soddisfatto per come sono andate queste classiche, l'unico rammarico mi resta per il Giro delle Fiandre, dal momento che il podio poteva essere alla portata. Questa mattina, infatti, Chavanel è venuto a scusarsi con me perché il suo atteggiamento ci ha effettivamente pregiudicato il podio lì, visto che Devolder avrebbe vinto in ogni caso. L'anno prossimo tornerò per provare ancora a fare molto bene».
Andrei Tchmil (Tm Team Katusha): «Pozzato è stato molto bravo. È riuscito a controllare la corsa e le sue emozioni. Noi abbiamo fatto il massimo con i nostri corridori per consentirgli di giungere nella migliore posizione possibile e lui è riuscito a dimostrare di essere un grande corridore, non tanto dal punto di vista del fisico quanto da quello mentale. Mi spiace per lui perché senza la caduta di Hushovd il finale poteva essere molto più interessante ma comunque faccio tanti complimenti a Filippo, è stato grande».
a cura di Vivian Ghianni