Vos, chi sennò? - Marianne vince a Norimberga e conquista la Coppa del Mondo
“Volli, sempre volli, fortissimamente volli”. Ci perdonerà Vittorio Alfieri se facciamo ricorso alle sue celebri parole ma sinceramente non è facile trovarne di più appropriate per fotografare l'ultimo (e per certi versi rocambolesco) atto della Coppa del Mondo femminile 2007 in programma in Germania con la Rund um Nürnberger. Dopo un lungo inseguimento, psicologicamente anche non facile da sopportare, il Fenomeno Marianne Vos riesce a conquistare la gemma più preziosa nella sua collezione stagionale in cui si è già da qualche settimana superata la ventina e, aggiudicandosi la corsa tedesca, conquista per la prima volta in carriera la Coppa del Mondo.
Ormai gli aggettivi usati per celebrare la ventenne fuoriclasse del Team DSB Bank sono da tempo esauriti, tuttavia l'epilogo allo sprint di Norimberga in cui la Vos ha lasciato con l'amaro in bocca le due atlete di casa Ina Teutenberg e Regina Schleicher, velociste di razza che avrebbero potuto metterle i bastoni tra le ruote nella rincorsa alla Coppa, ci ha fornito l'ennesima dimostrazione della sua forza e determinazione nel cercare sempre il massimo risultato. Chi vince ha sempre ragione ma tuttavia è anche bene far notare che atlete simili devono essere gestite nella maniera migliore possibile, onde evitare ripercussioni negative e risultati al di sotto delle aspettative (il Giro d'Italia non è passato inosservato ai più attenti).
Detto questo è d'obbligo la resa dell'onore delle armi a Nicole Cooke che proprio nell'atto conclusivo ha visto amaramente sfumare la possibilità di primeggiare per la terza volta in una Coppa del Mondo che l'aveva vista assoluta dominatrice nelle prime due prove stagionali. Onore delle armi che alla gallese si deve soprattutto per la discutibile scelta del regolamento UCI di attribuire punteggi doppi nella prova conclusiva di Norimberga che sulla carta prima e nella realtà poi sorrideva alle ruote veloci; non bastassero questi cavilli, anche la sorte avversa ha deciso di accompagnare la Cooke materializzandosi sotto forma di problemi fisici ad un ginocchio che la costringeranno nei prossimi giorni all'intervento chirurgico. Purtroppo per lei, e per tutti gli appassionati che già pregustavano una rivincita pirotecnica sempre in suolo tedesco ma in quel di Stoccarda, questo non può che significare la rinuncia al Campionato del Mondo, ragion per cui va apprezzato ancor più il modo in cui la leader della Raleigh Lifeforce (che almeno si consola con il primato nella classifica a squadre) ha voluto comunque tentare disperatamente di difendere il primato nella classifica di Coppa.
La gara, come si è detto, era un'occasione troppo ghiotta per le velociste e non sorprende quindi il fatto che nei 117 km del percorso qualunque tentativo di mettere il naso fuori dal gruppo sia stato prontamente rintuzzato dalle squadre maggiormente interessate all'epilogo allo sprint. Tutte le attenzioni quindi erano concentrate sulla volata finale dove una splendida Adrie Visser svolgeva in maniera egregia il suo compito prima che Marianne Vos fornisse il più degno completamento dell'opera. Dopo la Teutenberg e la Schleicher completano la top ten Gilmore, Wild, Holler, Cantele, Kiesanowski, Jaunatre e Bras.
Proprio da Noemi Cantele quindi vengono ancora una volta le note più positive in casa italiana: dopo lo splendido successo di Plouay questo nuovo piazzamento le consente di terminare al quarto posto nella classifica finale con 152 punti e staccata di poche lunghezze (appena 8) dalla Teutenberg che occupa l'ultimo gradino del podio con 160 punti ma fornisce una nuova iniezione di fiducia per l'appuntamento mondiale di cui già oggi si comincia a respirare l'aria guardando il podio con l'iride della Vos al primo e quello che fu di Regina Schleicher al terzo gradino.
Mondiale a cui oltre alla Cooke dovrà purtroppo rinunciare anche la danese Linda Villumsen, caduta ad un paio di chilometri dal traguardo con conseguenze che si sono mostrate subito di non poco conto. Sicuramente un'altra notizia non buona per una T-Mobile da cui ci si aspettava senza dubbio qualcosa in più in questa Coppa del Mondo che invece va in archivio col solo successo di Chantal Beltman in Svezia e il podio finale di Ina Teutenberg agguantato proprio in extremis.
Marianne Vos quindi si aggiudica la rassegna con 407 punti contro i 337 di Nicole Cooke ed ora tenterà l'assalto all'ultimo grande obiettivo stagionale: la riconferma di quella maglia iridata mai così onorata nelle ultime stagioni. Oltre alla Cantele chiude tra le prime dieci della classifica finale di Coppa anche Fabiana Luperini, sesta con 108 punti.
Vivian Ghianni