Pietropolli gioca il jolly - Mont-Faron, Moncoutie su Soler
- Giro della Provincia di Grosseto 2009
- Tour Méditerranéen 2009
- Vuelta a Andalucía "Ruta Ciclista del Sol" 2009
- Alessandro Ballan
- Christopher Froome
- Daniele Pietropolli
- David Moncoutié
- Enrico Gasparotto
- Francesco Ginanni
- Francesco Reda
- Juan Mauricio Soler Hernández
- Luis León Sánchez Gil
- Stefano Garzelli
- Xavier Tondo Volpini
- Uomini
E pensare che c'è chi ha anche il coraggio di dire che siamo ancora in un momento interlocutorio della stagione. Ci mettiamo a scrivere e a parlare di tre corse (una in Italia, una in Francia, una in Spagna, e non si tratta di tre garette strapaesane), dopo aver seguito le vicende malesi di Serpa, Gavazzi e compagni in mattinata; e aspettando di vedere chi si aggiudicherà la prima volata (sempre se volata sarà) al Giro della California. Fase interlocutoria? Siamo al 15 febbraio e si corre dappertutto, e la fortuna di quelli che vivono con noi ciclopatiti è che queste corse non vengono trasmesse tutte in tv, anche se qualcuna è comunque raggiungibile in streaming via internet...
Quello che abbiamo comunque potuto vedere ci ha già abbastanza riempito gli occhi: grazie a un Campione del Mondo che dimostra sin dalle sue prime apparizioni stagionali che non esagerammo coi maiuscoli e gli entusiasmi quando si trattò di celebrare la sua impresa varesina; Alessandro Ballan, nell'ultima tappa del Giro della Provincia di Grosseto, ha spianato un paio di volte la salitella di Massa Marittima, guidando il gruppo e lavorando sodo per Enrico Gasparotto, che da quest'anno in Lampre ha la fortuna di potersi giovare dei servigi di cotanto gregario. Al penultimo passaggio sulla salita era stata la LPR (nella fattispecie Di Luca) a dare delle belle trenate e a sfrondare il gruppo da molti comprimari, e in cima era stato ripreso Dyudya, ultimo di tre fuggitivi del mattino (Sestili e Hollenstein i suoi compagni d'avventura).
Dopo un paio di allunghi di Cioni rintuzzati immancabilmente da Ballan, è toccato a Ginanni giocarsi sul tavolo della partita un'apprezzabile sortita: ma il suo tentativo, durato una decina di chilometri, si è arenato a 1500 metri dal traguardo, quando le pendenze di Massa Marittima hanno fiaccato le ultime energie del giovane corsaro della Diquigiovanni. Ripreso il toscano, Gasparotto è partito a ruota del compagno Spilak, portandosi appresso un Garzelli ben deciso a non mollare una ruota preziosa come quella del biondo friulano. Ma il vincitore del Giro 2000 non poteva sperare di fare i conti senza l'oste, ovvero senza quella LPR che tanto aveva investito per portare al successo uno dei suoi.
E allora ecco il rientro della coppia di Bordonali, ovvero Bernucci-Pietropolli, l'uno lanciato verso un possibile successo nella generale, l'altro interessato più che altro al discorso della tappa. Con loro c'era anche Reda, e proprio lui si è incaricato di lanciare la volata ristretta, partendo sulle transenne ai 250 metri. Garzelli, attentissimo a ogni mosca che volava, non ha tardato a mettersi in scia e a superare il calabrese della Quick Step. A sua volta, Pietropolli si è incollato al varesino, e l'ha saltato ai 100 metri, andando a prendersi la tappa e anche un'insperata affermazione in classifica, visto che Bernucci e Gasparotto avevano perso qualche secondo nel finale.
Daniele Pietropolli rivive così un film in parte già visto al Giro della Provincia di Reggio Calabria l'anno scorso: anche lì il veneto aveva conquistato ultima tappa e classifica generale, evidentemente questo particolare periodo di febbraio gli è molto propizio. Un momento in cui i capitani sono lontani dalla forma migliore, e in cui i luogotenenti più bravi possono giocarsi qualche jolly in corse di non strettamente primaria importanza; tutto il bonus di gregariato accumulato in questi giorni con Di Luca, il buon Pietropolli lo potrà ricambiare con comodo nei prossimi mesi.
In Francia si è concluso il Giro del Mediterraneo con la tappa più classica della corsa provenzale, quella del Mont-Faron, che si è sviluppata oggi su una bella fuga con Caethoven e sei francesi (Le Mevel, Dion, Chérel, Turgot, Buffaz e Galland), passata da un vantaggio massimo di 5'41" e annullata solo nel finale (Le Mevel, ultimo superstite, è stato preso a 3 km dalla vetta).
L'attacco di Taaramae (che voleva fungere da punto d'appoggio per Moncoutie) e Pate ha fatto esplodere il gruppo, da cui Mauricio Soler è uscito in contropiede in compagnia di Nicholas Roche: ai 2 km l'irlandese ha allungato da solo, ma ai 1600 metri Soler ha dato la sua sgasata e si è involato, mentre alle sue spalle si formava un gruppetto con lo stesso Roche, con Moncoutie, Cárdenas e Froome. Quando, nell'ultimo km, e poi ancora ai 400 metri, il colombiano aveva in cascina 10" sul suo compagno Froome, rimasto da solo a controllare Moncoutie, probabilmente sentiva tra le mani una vittoria importante per aprire il 2009 sotto una stella diversa da quella (dispettosa, cattivissima) che lo ha fatto cadere e ritirare sia al Giro che al Tour 2008.
Ma non avevano, Soler e Froome, fatto i conti con la grande voglia di Moncoutie, che ha raccolto tutte le forze per poter sparare forte nel momento decisivo: ai 300 metri il francese ha annullato il gap dal battistrada, e la sua verve ha anche fatto sì che non rimanesse comunque schiacciato tra i due Barloworld, che non hanno potuto opporre nessun gioco di squadra alla stilettata del transalpino.
In classifica si è imposto Luis León Sánchez, beneficato dalla fuga dell'altro giorno e dalla discreta resistenza odierna, ma il personaggio che emerge prepotentemente dalla settimana del Mediterraneo è senz'altro Yahueni Hutarovich, giovane bielorusso che a 25 anni si propone come uno dei nomi nuovi dello sprint: in Francia ha vinto due tappe, siamo curiosi di vedere se saprà confermarsi con l'avanzare della stagione.
Infine dedichiamo qualche riga alla Vuelta a Andalucía, anche nota come Ruta del Sol, terreno di caccia di Alessandro Petacchi nelle ultime stagioni (7 vittorie tra 2005, 2006 e 2008 per lo spezzino). Il prologo della corsa spagnola, 7 km a Jaén, ha premiato Xavier Tondo, che ha preceduto di 1" Joosth Posthuma e di 3" Martin Velits. Pozzato, sesto a 6", è in ottima posizione per provare un assalto alla classifica nelle prossime tre frazioni; ben messo anche Davide Rebellin, che apre la sua stagione con un ottavo posto di giornata e 10" da recuperare.