Il velocista dei 2 mondi - Argentina, poi Malesia: Gavazzi!
- Tour de Langkawi 2009
- Trofeo Cala Millor - Cala Bona 2009
- Trofeo Mallorca 2009
- Serramenti PVC Diquigiovanni - Androni Giocattoli 2009
- Alexandre Usov
- Christopher Sutton
- Daniele Bennati
- Dmitriy Gruzdev
- Gert Steegmans
- Graeme Brown
- Jaco Venter
- Javier Ramírez Abeja
- Koldo Fernández de Larrea
- Mattia Gavazzi
- Robbie McEwen
- Uomini
Otto giorni di gara e due vittorie. Decisamente niente male la media realizzativa di Mattia Gavazzi, che in quest'avvio di 2009 è l'uomo delle prime tappe: vittoria al primo tentativo in Argentina, regolando i fratelli Haedo, due settimane fa, e vittoria oggi al Tour de Langkawi, di prepotenza davanti all'australiano Sutton. Due successi tra Sudamerica e Malesia, in angoli opposti del planisfero; due successi figli, va da sé, di un inverno azzeccato, ma anche del cambio di team, con l'approdo alla Diquigiovanni-Androni che sicuramente ha dato motivazioni forti e nuove.
A proposito di team, va sottolineato il gran lavoro quest'oggi della squadra diretta da Gianni Savio, che – come di consueto – ha catalizzato l'attenzione dei media fin dai primi passi in terra malese. La scommessa della sua Diquigiovanni è effettivamente di rilievo e si sviluppa su due fronti, visto che oltre a Gavazzi per gli sprint, c'è da pensare a portare José Serpa alla vittoria di quel Tour de Langkawi che gli è sfuggito più volte, nonostante in due occasioni sia stato re di Genting Highlands, ossia della salita tradizionalmente decisiva della corsa malese.
Il tutto con un piccolo particolare di cui tener conto, ovvero che le squadre qui al Langkawi sono composte di soli sei elementi e con 119 atleti di 20 diversi team controllare la corsa è tutt'altro che compito agevole. Buon per la compagine italo-venezuelana che oggi, nei 134 km da Putrajaya a Senawang, si sia sviluppata una fuga gestibile senza eccessivi patemi: protagonisti il kazako Gruzdec, Jaco Venter della selezione sudafricana e il malese Amrun, cui il gruppo ha lasciato un massimo di 5' di vantaggio.
Ma prima di liquidare i tre coraggiosi di giornata, la loro eterogenea provenienza rende quasi obbligata un'annotazione sulla multiculturalità di questo Tour de Langkawi. Niente di nuovo per la corsa malese, ma di certo il fatto che ben 34 nazioni differenti – e di tutti e 5 i continenti – siano rappresentate dice molto del colore e del fascino tutto particolare di cui è dotata la più importante corsa a tappe del circuito asiatico.
Tornando alla frazione odierna, ecco che il ricongiungimento avviene a poco meno di 30 km dall'arrivo. Quando ovviamente ri-iniziano i problemi per chi – leggi: Diquigiovanni – ha l'interesse e l'onere di tenere la corsa cucita. Scatti e controscatti, ma è davvero pregevole ed efficace l'operato della Savio-band, che lascia e lancia Gavazzi, nel rettilineo finale, ai 300 metri. A quel punto al velocista bresciano tocca esprimere tutta la propria potenza, ma soprattutto gli tocca guardarsi dalla rimonta di Chris Sutton, visto che l'australiano della Garmin, abile a prendere la ruota di Gavazzi, lo insidia fin sulla linea, dove però è l'italiano a prevalere di pochi centimetri. Più che sufficienti, chiaramente...
Domani, il menu prevede 161 km prevalentemente piatti (unica asperità un gpm di 3° categoria dopo 24 km), che porteranno il gruppo nell'antica e affascinante città di Malacca, recentemente proclamata patrimonio dell'umanità dall'Unesco. Si attende un'altra volata, ma la fuga, qualora si muova un numero più consistente di atleti, è tutt'altro che un'opzione da scartare. (Stefano Rizzato)
Da questa parte del globo terracqueo, invece, c'è un australiano di nome Robbie McEwen che con il suo Team Katusha sta facendo il bello e il cattivo tempo nella Challenge Mallorca, un insieme di cinque corse in linea raggruppate in un'unica grande competizione (ma a tutti gli effetti non è una corsa a tappe).
Se nel Trofeo Mallorca di ieri MagicEwen aveva concesso il permesso al proprio pesce pilota, il belga Gert Steegmans, di arrivargli davanti dopo una volata tirata alla perfezione, quest'oggi il corridore di Brisbane non s'è accontentato ed ha sfruttato alla perfezione il lungo lavoro di Liquigas e Caisse d'Epargne, beffando sul traguardo del Trofeo Cala Millor il connazionale Graeme Brown ed il bielorusso Usov.
La squadra di Bennati e quella di Rojas rimangono così con un pugno di mosche dopo una frazione passata interamente (o quasi) in testa al gruppo, dopo una sortita offensiva di Javier Ramírez rintuzzata in vista dei chilometri finali. Per il toscano, un 4° posto che è comunque un miglioramento dal 96esimo di ieri, mentre per il giovane spagnolo, 3° ieri, una piccola involuzione che lo porta fuori dalla top five, completata dal basco Koldo Fernández.
Domani il Trofeo Pollença potrebbe offrire alle ruote veloci una terza chance, anche se dal km 110 al km 155 di corsa due colli di 2a e uno di 3a categoria potrebbero scombinare i piani dei velocisti; ma i 30 km finali di pianura potrebbero bastare per tentare di giocarsi di nuovo la vittoria allo sprint.