Hai voluto la bicicletta? - Scopriamo il mondo di Oscar Gatto
Versione stampabile Oscar Gatto; tanti ricordano scherzosamente questo ragazzo come "la maglia nera del Giro 2007" che, nonostante il suo ultimo posto in classifica, non perse mai il sorriso e la voglia di migliorarsi. Si definisce «un velocista che tiene sulle salite corte» e nel 2009 promette di dare battaglia...
Ciao Oscar, com'è nata la tua passione per il ciclismo?
«Ciao a tutti, la mia passione per la bici è nata quando ero bambino. Vedevo i ragazzini correre una gara organizzata dal mio paese, Caselle di Altivole, nel trevigiano, e così un giorno decisi di provarci e... eccomi qui!».
Chi ti sostiene nel tuo lavoro?
«Naturalmente la mia famiglia. Oltre a loro ho un Fan Club che, grazie al presidente Roberto Favretto ed al mio super tifoso Michele Roma, mi segue quasi sempre alle corse».
Descrivici brevemente la tua carriera fino ad adesso.
«Allora... fatemi pensare... le prime corse le ho vinte nelle categorie dei Giovanissimi, per arrivare ad un totale di 13 vittorie in un anno, l'ultimo fra gli Under 23. Fu così che passai professionista nella Gerolsteiner, con un grande compagno di squadra e maestro come Davide Rebellin».
Ricordiamo anche ai meno informati che hai appena concluso la tua avventura in Argentina nel Tour de San Luis, cosa ci dici a tal proposito?
«Senza ombra di dubbio è stata un'esperienza positiva. Speravo di centrare una vittoria di tappa e invece ho portato a casa due quarti posti. Non mi lamento però, perché mi sono serviti molto, soprattutto per il morale». Con che maglia ti vedremo quest'anno?
«Con quella della ISD, una squadra giovane e con molte ambizioni. Credono in me e spero di essere all'altezza delle loro aspettative».
Quali saranno i tuoi prossimi impegni lavorativi?
«Correrò il GP Costa degli Etruschi, poi il Giro della Provincia di Grosseto e l'Eroica».
Segui le nostre rubriche? Abbiamo inaugurato quella delle miss con Cristina Manzolini, che vedremo sul podio del GP Costa degli Etruschi...
«Apprezzo molto le vostre rubriche, ma ultimamente non ho potuto tenermi aggiornato per colpa del trasloco. Mi sono trasferito in Toscana con la mia ragazza. Ma indubbiamente questa rubrica riscuoterà molto successo, non ho dubbi».
Quindi sei fidanzato?
«Si, lei si chiama Francesca. Devo dire che è una ragazza veramente speciale perché, senza farmelo pesare, sopporta il mio lavoro che mi costringe a stare molto tempo lontano da casa».
Parlaci dei tuoi amici in gruppo.
«Ne ho molti per fortuna! Dai miei compagni di allenamento Ballan e Tosatto ai miei ex compagni di squadra come Rebellin e Moletta, ma se vi devo fare un nome su tutti è quello di Marco Bandiera». Cosa apprezzi e cosa non sopporti nelle persone?
«Apprezzo la sincerità e non sopporto la falsità e l'invidia».
Cosa ami del ciclismo e cosa ti fa pensare, alzandoti la mattina: "Eccoci, oggi cambio lavoro"?
«Del ciclismo mi piace il modo di vivere, in completa libertà: tu, la bici e la strada... una vita all'aria aperta! Quello che non mi piace per niente è la terza settimana nei grandi giri, da buon velocista la soffro molto!».
Concludiamo con uno sguardo al futuro... parlaci dei tuoi sogni.
«Ciclisticamente parlando il mio sogno è quello di poter vincere una Milano-Sanremo e una Roubaix. Per quanto riguarda la mia vita in generale, ne ho tanti, forse troppi da elencare!».
Grazie della simpatica chiacchierata.
«Grazie a voi e a tutti i lettori! Ci vediamo sulle strade!».