Der neu Zabel in arte Ciolek - Gerald conquista il Trofeo Calvia
- Tour Méditerranéen 2009
- Trofeo Calvia 2009
- Caisse d'Epargne 2009
- Team Columbia - High Road 2009
- Arnaud Coyot
- Edvald Boasson Hagen
- Gerald Ciolek
- Jesús Rosendo Prado
- José Ivan Gutiérrez Palacios
- Juan José Oroz Ugalde
- Kanstantsin Siutsou
- Kevin Ista
- Marcel Sieberg
- Mathew Hayman
- Yauheni Hutarovich
- Uomini
Che si aggiunga il nome di Gerald Ciolek alla lista di coloro che, tra le ruote veloci, hanno già avuto la soddisfazione di esultare sotto qualche striscione d'arrivo.
Al biondino della Milram è bastato regolare con astuzia il gioco di squadra del Team Columbia, compagine dove il potente sprinter tedesco militava fino allo scorso ottobre e dalla quale s'è allontanato per ritrovare la dimensione di uomo forte per le volate, persa sotto i colpi inferti nella passata stagione dal britannico Mark Cavendish. Ma torniamo al Trofeo Calvia, ultima corsa in linea di questa Challenge Mallorca che, sebbene non sia una vera e propria corsa a tappe, è parecchio battagliata dai corridori che si trovano nelle prime posizioni. Siutsou e Oroz hanno provato a far saltare il banco da lontano, ma la Contentpolis s'è messa a lavorare di buona lena per favorire Javier Benítez e non ha lasciato andare troppo lontano i due battistrada, sui quali - in un secondo momento - si sono portati anche Hayman e Rosendo.
Dai nuovi innesti la fuga però non ha ottenuto la verve di cui necessitava, se è vero che la Quick Step del francese Pineau ed il Team Katusha del leader Colom hanno avuto gioco facile sui quattro escapados, tenendoli a bagnomaria per qualche chilometro prima di attuare il ricongiungimento decisivo a circa 5 km dall'arrivo.
Il Team Columbia, che aveva Siutsou in fuga e quindi se ne è stato bello al coperto per tutta la corsa, ha provato ad inscenare un treno per il norvegese Boasson, che è sì veloce ma non è un velocista, e i piani dei bianco-giallo-neri sono stati scombinati prima dal tentativo di Coyot (la Caisse era orfana di Rojas e Valverde, su cui ieri si sono addensate le nubi del Coni), e poi dallo stesso Boasson, che non è stato capace di aspettare a ruota di Sieberg ed ha tentato il suo classico anticipo all'interno dei 700 metri.
Ciolek, che ben conosce l'ex compagno di squadra, non s'è fatto mancare l'occasione e gli ha preso con solerzia la ruota, mentre la stessa rapidità di pensiero e di gesto non ce l'ha avuta Sieberg, che ha ciccato l'appuntamento con la ruota di Ciolek e, presumibilmente, con un successo facile. Il Team Columbia esce così con le ossa rotte da questo sprint, visto che piazzare due uomini al 2° e 3° posto non è certo un grande spot per una tattica di squadra, mentre Ciolek può decisamente sorridere, in attesa che le altre corse di avvicinamento alla Milano-Sanremo dicano a lui - e a noi - se Petacchi, Bennati e compagnia pedalante dovranno fare i conti anche con il velocista della Milram, la squadra in cui fino a pochi mesi fa militava un certo Erik Zabel, capace di vincerne ben quattro, di Sanremo, e di cui Gerald sembra il successore in pectore.
Tra queste corse di avvicinamento c'è anche il Tour Méditerranéen, corsa a tappe magari un po' decaduta ma dai percorsi sempre piuttosto interessanti. Ieri il debutto, con la semitappa veloce del mattino vinta dal bielorusso della Française des Jeux, Hutarovich, e con la cronosquadre pomeridiana che ha visto prevalere la Caisse d'Epargne, squadra del leader uscente - dopo la tappa di oggi - Luis León Sánchez Gíl e del leader entrante José Ivan Gutiérrez Palacios, che ha chiuso la frazione con arrivo a Istres alle spalle di Kevin Ista (Agritubel) e di Jimmy Engoulvent (Bessons). E domani, tornando in Italia, da Grosseto prenderà il via il Giro dell'omonima provincia: l'occasione giusta per prendere ancora più confidenza con la stagione che sta nascendo.