Benna ruspa, Peta annaspa - Daniele primo anche in classifica
Non era questione di condizione, il fatto che Bennati avesse ciccato sin qui più o meno tutti gli appuntamenti allo sprint che questo Giro di Sardegna gli ha fornito. Era - parole dell'aretino - questione di deconcentrazione, di cattiveria, anche di una certa sensazione di essere superiore agli altri. E il ciclismo certe cose non le perdona.
Però le corse a tappe offrono sempre l'occasione, il giorno successivo, di cambiare l'andamento dei fatti. Ed oggi Daniele Bennati ha ribaltato questa carenza di rabbia agonistica, e conseguemente di risultati, non lasciando scampo agli avversari alla fine della volata di Cagliari, dove nel 2007 (al Giro d'Italia) vinse Petacchi su Förster e dove oggi lo stesso Petacchi non ha raccolto più di un 7° posto, anche per via di un salto di catena.
Ma andiamo con ordine: al km 11 si forma la fuga di giornata composta dall'ucraino Grechyn (promotore dell'azione al km 0), l'argentino Richeze e l'emiliano Maserati, che restano in avanscoperta per 102 km toccando un vantaggio massimo di 2'50" al km 63. Non che fossero particolarmente pericolosi per la classifica, ma le squadre degli sprinter non hanno voluto neanche per un attimo pensare all'eventualità di non arrivare in volata, quest'oggi, dopo tre tappe apparentemente senza grandi difficoltà altimetriche, ma che hanno comunque fatto accumulare nei muscoli dei corridori più di 8000 metri complessivi di dislivello.
Sono la ISD del leader Gatto e la Lampre di Lorenzetto a tirare le redini del gruppo, mentre la Liquigas di Bennati, la LPR di Petacchi e la Diquigiovanni di Gavazzi entrano in scena soltanto ad una decina di chilometri dall'arrivo, col gruppo allungatissimo per non permettere a nessun coraggioso di mettere il naso davanti.
All'ingresso di Cagliari è la Liquigas in testa, con la Diquigiovanni che prova ad organizzarsi in maniera parallela. L'arrivo è posto su una sede stradale larga ed in lastricato, ed il gruppo si spalma quasi orizzontalmente a 300 metri dalla linea del traguardo.
Ballan resta chiuso, la Liquigas e la Diquigiovanni lasciano scoperti Bennati e Gavazzi, ma è la Ceramica Flaminia, con Biondo, a lanciare lo sprint per il campano Riccio; l'ex corridore della Tinkoff non riesce però a cambiare velocità e viene passato prepotentemente da Bennati, partito come un razzo ai 200 metri e rimasto da quel momento in testa fino all'esultanza finale. Petacchi è un po' indietro, sulla destra, e quando subisce il salto della catena abbandona ogni velleità, mentre sulla sinistra Lorenzetto e Ballan si prodigano in un ottimo recupero che consente loro di chiudere in seconda e quinta posizione, con l'ucraino Metlushenko e Mattia Gavazzi nel mezzo.
In virtù dei 10" d'abbuono destinati al vincitore, Bennati conquista la vetta della classifica generale e domani, nell'ultima frazione (Carbonia-Cagliari di 143,9 km) dovrà difendersi da Gatto (2° a 6") e dall'ex compagno di squadra - e amico - Ballan (3° a 10"). Gli altri sono troppo lontani per impensierire l'aretino, e poi si arriverà presumibilmente di nuovo in volata (seppur in Via Trieste, mentre oggi l'arrivo era posto in Via Roma), e sarà Bennati lo spauracchio per gli avversari, non il contrario.