Bene Bennati, AleJell a casa - Tour Médi, Hunter sprinta in fuga
Autorizziamo Daniele Bennati ad effettuare tutti i tipi di scongiuri che conosce ed anche a non rivolgerci più il saluto e la parola, nel caso il futuro dovesse smentirci: ma pare proprio che al bell'aretino la dea bendata stia decisamente sorridendo in questo primo scorcio di stagione.
Per carità, non è costume né educazione farsi forza con le disgrazie altrui, ma se la prima vittoria di BigBenna alla Challenge Mallorca è arrivata (anche) per via della caduta di Valverde, è innegabile che sotto lo stiscione di Grosseto, arrivo della prima tappa del Giro dell'omonima provincia toscana, il velocista della Liquigas sia stato favorito dalla precedente caduta di Petacchi. Lo spezzino della Lpr è andato in terra - insieme ad Ermeti (che è riuscito a ripartire) ed altri - a circa 15 km dal traguardo, provocando anche un frazionamento del gruppo, che viaggiava ai 60 km/h per riprendere i quattro fuggitivi di giornata, scattati al km 17 e ripresi a 4 km dalla fine dopo aver toccato anche un vantaggio di 6'18" (km 73).
Pur applaudendo l'azione di Novembrini, Brutt, Camussa, Niemiec, non possiamo non riprendere il discorso su Petacchi: il ritiro e il trasferimento in ambulanza in ospedale non hanno evidenziato - fortunatamente - traumi particolarmente gravi (ematomi e contusioni, in particolare alla caviglia sinistra); ciononostante, rimane in tutti noi il rammarico per una sfida particolarmente affascinante che si vede giocoforza rimandata, quella - appunto - tra Daniele Bennati ed Alessandro Petacchi, già saltata a Donoratico per via della trasferta spagnola del primo.
La Liquigas ha rilevato la Lampre in testa al plotone negli ultimi chilometri e Bennati ha dovuto piegare la concorrenza dei giovani Galizmaynov (russo classe '87) e Merlo (neopro' classe '84), che però non sono neanche riusciti ad uscire dalla scia del potente sprinter di Cortona, che domani ripartirà con la maglia di leader nella seconda tappa, Santa Fiora-Orbetello di 212,6 km, con la doppia ascesa del Monte Argentario che smuoverà sicuramente il gruppo nel finale.
In casa Barloworld oggi si sorride non solo per il primo podio di Merlo, visto che al Tour Méditerranéen il sudafricano Robert Hunter regala al team di Corti il primo successo stagionale, regolando in un gruppetto ristretto lo spagnolo Luis León Sánchez (che risfila la maglia di leader, anche grazie al lavoro di Erviti, al compagno Gutíerrez) e il finlandese Veikkanen. Domani il Col de la Gineste, posto a 10 km dall'arrivo, dovrebbe darci un'indicazione più precisa su coloro che si giocheranno il successo finale il giorno successivo sul Mont-Faron. Nella notte di domani, poi, prenderà il via da Sacramento, con un prologo di 3,9 km, il Tour of California: Armstrong, Basso e Cancellara potrebbero darsi battaglia sin dall'inizio.