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Beltman tutta sola all'Open de Suède - Torna la CDM a Vargarda, numero dell'olandese

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L’inizio del mese di agosto segna il ritorno della Coppa del Mondo femminile, di scena in Svezia, a Vargarda, con la seconda edizione dell’Open de Suède, gara nella quale lo scorso anno si era imposta la beniamina di casa Susanne Ljungskog. A vedere l’esito finale però verrebbe da dire: niente di nuovo.
Già, niente di nuovo, perché anche in Scandinavia continua il buonissimo momento della T-Mobile, dopo le tre tappe vinte al Giro d’Italia e la prosecuzione col successo di Judith Arndt al Thuringen Rundfahrt. Questa volta tocca a Chantal Beltman sorridere ed alzare le braccia al cielo, dopo un Giro Donne speso al servizio proprio della Arndt e durante il quale è riuscita a trovare una buona condizione, palesata anche nella tappa conclusiva di Seregno. L’atleta olandese, prossima ai 31 anni (li compirà il 25 agosto) e reduce da una preolimpica a Pechino con la propria Nazionale, è riuscita tra l’altro a ritrovare il successo in Coppa dopo ben quattro anni: si tratta della terza affermazione dopo le due, da profeta in patria, al Rotterdam Tour, ottenute nel 2000 e appunto nel 2003.
L’attacco della Beltman avviene a circa 50 km dal traguardo, quando il gruppo si appresta ad affrontare nuovamente l’Hagrungabacken, principale asperità del circuito di 12 km da ripetere 11 volte, per un totale di 132 km; attacco deciso che ha trovato pronta l’esperta Karin Thürig, compagna di squadra della leader di Coppa del Mondo, Nicole Cooke, e già in bella evidenza quest’anno al Giro delle Fiandre, quando fu fondamentale per il successo della gallese.
In precedenza la corsa aveva offerto alcuni tentativi, tra i quali il più importante è stato quello promosso da un’altra atleta Raleigh, l’australiana Nikki Egyed, che assieme a Stefanie Paul e Trine Schmidt ha animato i primi 60 km di gara.
L’accordo del duo di testa è molto buono ed anche grazie alle eccellenti doti da passista della Thürig il vantaggio sale fino ai 2' e trova più che mai impreparato il gruppo, in cui il controllo tra le protagoniste più attese, unito all’onere del dispendioso lavoro di ricucita, prevale sull’armonia necessaria ad imbastire l’inseguimento in maniera più veemente. Col passare dei chilometri, inoltre, la stanchezza si fa sentire, soprattutto nelle ragazze reduci dai recenti impegni in Germania, e a farne le spese è proprio la Thürig, incapace di tenere le ruote di una Beltman più che mai convinta alla buona riuscita dell’azione.
Sul rettilineo finale, quindi, la vice-iridata di Plouay nel 2000 si presenta in beata solitudine, libera di esternare tutta la propria soddisfazione, mentre la brava e affaticata Thürig giunge dopo 32 secondi.
Gli ultimi chilometri però offrono anche qualche scintilla nel gruppo principale, ed accade così che otto atlete, in cui figurano la campionessa del mondo Vos e le nostre Luperini, Cantele e Guderzo, sorprende il resto del plotone, comprendente anche la Cooke, la Ljungskog e la Arndt.
Con un ritardo di 2’57” giunge quindi il primo drappello, regolato brillantemente da Noemi Cantele, apparsa anche lei in buona condizione, davanti a Bosman, Van den Broeck, Düster, Lutz, Luperini, Guderzo e Vos. A 3’14” giunge il gruppo Cooke, con la britannica che chiude dodicesima e si vede quindi rosicchiare ancora qualche punticino da Marianne Vos.
A due prove dalla conclusione, i 51 punti che dividono la Cooke dalla campionessa del mondo in carica costituiscono ancora un buon margine, che però non è ancora sufficiente per sancire matematicamente il quarto trionfo nella World Cup della leader della Raleigh.
Intanto Fabiana Luperini, col piazzamento conseguito in Svezia, che fa seguito al successo di Montreal, si porta ad una sola lunghezza da Oenone Wood e può quindi tentare di occupare il gradino più basso del podio nelle ultime due fatiche.
La Coppa del Mondo ora tornerà di scena il primo settembre, in Francia, con il Gp di Plouay.

Vivian Ghianni

 

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