AleJet vince ad ogni Costa - ...degli Etruschi: è il quinto sigillo
Sono ormai 5 anni di fila che la stagione agonistica italiana si apre alla stessa maniera, con Petacchi a braccia alzate in segno di vittoria in quel di Donoratico: cambiano le maglie e i nomi dei battuti, ma il protagonista principale rimane sempre lo stesso. Certo, se sei uno dei più forti velocisti in circolazione e la corsa non presenta un profilo altimetrico in grado di fare tanta selezione (e ad inizio stagione è una cosa abbastanza normale) i giochi sono molto più semplici ma, come conferma lui stesso nelle interviste del dopocorsa, ripetersi una volta non è mai facile, figuriamoci quando i successi consecutivi diventano cinque.
Per Ale-Jet arriva dunque una vittoria importante che serve a mettersi definitivamente alle spalle un 2008 decisamente storto e ad assumere ancora più consapevolezza del fatto che, nonostante i 35 anni di età, lo spunto è sempre quello dei giorni migliori: una volata perfetta quella dello spezzino, sostenuto da un’ottima LPR-Farnesi con Claudio Cucinotta, in versione ultimo uomo del treno, che non ha fatto rimpiangere l’assenza di Ongarato.
Alle spalle di Petacchi troviamo una giovanissima promessa tutta italiana per le volate, il 21enne Jacopo Guarnieri, che dopo aver ottenuto discreti piazzamenti al Tour Down Under (un quinto e un nono posto) ha trovato subito il primo podio della carriera. Già tra i dilettanti si era evidenziata la sua grande potenza negli sprint a ranghi compatti e in Liquigas avrà la fortuna di correre assieme a Daniele Bennati da cui potrà cogliere preziosi insegnamenti anche per le classiche del pavé. Sul terzo gradino del podio sale invece il sudafricano della Barloworld Robert Hunter che a Donoratico aveva già ottenuto un quarto posto nel 2007 in quella che è stata la sua stagione d’oro che lo ha portato a vincere anche una tappa al Tour de France.
Tornando in casa Liquigas c’è da segnalare anche la presenza in corsa di Ivan Basso che non correva in Italia dalla Tirreno del 2007, ossia da quasi due anni: non era certamente la sua corsa ma è stata ugualmente importante per tornare a respirare il calore e l’affetto del pubblico italiano.
Un pubblico che oggi ha potuto vedere dal vivo molti campioni visto che, oltre ai già citati, si sono presentati ai nastri di partenza anche il campione del mondo Alessandro Ballan, il suo compagno Damiano Cunego, il campione italiano Filippo Simeoni, Francesco Ginanni, Luca Paolini e Giovanni Visconti: proprio quest’ultimo ha provato ad animare la corsa con una fuga durata un centinaio di km, ed esauritasi a 20 km dal traguardo, insieme ad Andriy Grivko suo compagno di squadra nella neonata ISD Cycling Team.
Il GP Costa degli Etruschi si conferma così una grande semiclassica di inizio stagione e ormai corridori sempre più importanti scelgono proprio la corsa toscana per dare il la alla nuova stagione; il calendario italiano adesso proseguirà sempre in Toscana con il Giro della Provincia di Grosseto dal 13 al 15 febbraio ed a seguire, sabato 21, si disputerà il Trofeo Laigueglia: la strada verso la Milano-Sanremo è solo appena iniziata.