Warning: include() [function.include]: open_basedir restriction in effect. File(/opt/plesk/php/5.2/share/pear/BackgroundProcess.class.php) is not within the allowed path(s): (/var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/:/tmp/) in /var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/httpdocs/sites/all/modules/background_process/background_process.module on line 22

Warning: require() [function.require]: open_basedir restriction in effect. File(/opt/plesk/php/5.2/share/pear/context.core.inc) is not within the allowed path(s): (/var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/:/tmp/) in /var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/httpdocs/sites/all/modules/context/context.module on line 3
Non fatelo incazzare! - Bettini bis, frittatissima Valverde | Cicloweb

Il Portale del Ciclismo professionistico

.

Non fatelo incazzare! - Bettini bis, frittatissima Valverde

Versione stampabile

Questo succede a far arrabbiare Paolo Bettini: che poi il Grillo se la prende sul serio e si sfoga in bici. E quando si sfoga vince, anzi stravince: come oggi a Suances, davanti a Rebellin, Cunego, Ballan (gran filotto italiano), Contador e il leader della classifica Egoi Martínez.
I fatti dicono che la sua squadra, la Quick Step, gli ha preferito il tedesco Schumacher, ingaggiato per il 2009 al posto del livornese. Bettini, con cotanto palmarés, si è offeso per il trattamento che gli è stato riservato, visto che il team manager Lefévère (con cui ha pure litigato) gli aveva detto di non avere soldi a sufficienza per trattenerlo in squadra, e poi invece quel denaro l'ha trovato per Schumacher. Il che è legittimo, ma probabilmente sarebbe stato il caso di essere più franco con il Bicampione del Mondo. Va detto che ad aspettarsi trasparenza da uno come Lefévère si invecchierebbe (e male), ma Bettini era convinto di aver meritato sul campo un diverso atteggiamento.
E allora, al grido di "Grillo sì, grullo no", ha reagito da campione sulla rampa che portava all'arrivo della dodicesima tappa della Vuelta, mettendo tutti in fila e anzi staccandoseli dalla ruota, nella lunga volata all'insù che ha chiuso una frazione piovosa e che aveva riservato il sorpresone della settimana (ne parliamo dopo). È stato Tosatto a spianare la strada all'affondo di Bettini, anche se poi il veneto per poco non faceva cadere il suo capitano, quando si è trattato di scartare per farsi da parte, una volta terminato il suo lavoro.
Approfittando del momentaneo divagare di Paolino (costretto ad allargarsi per evitare il compagno e a rinviare la sua partenza), è stato allora Contador a lanciare lo sprint sulla salitella di Suances. Egoi Martínez, incollato come un francobollo al connazionale terzo in classifica, ha risposto bene, mentre dietro Freire (che era appena passato da casa sua a Torrelavega) arrancava dimostrando che l'arrivo non era adatto ai velocisti, per quanto atipici.
Bettini velocista non è, ma è un fascio di nervi che se si tendono si scagliano a distanze e velocità siderali, e allora forte di questo, Paolino ha raccolto tutta la rabbia di cui disponeva ed è partito come una saetta, con una potenza devastante per tutti gli astanti, compresi i molti italiani che hanno offerto un finale tutto tricolore. Bettini ha superato Contador, lo ha proprio staccato e se n'è andato senza freni fino allo striscione. E una volta giunto a destinazione, non ha praticamente neanche esultato, tutto preoccupato di non offrire un'altra foto da copertina al suo (ancora per poco) team: il livornese si è accovacciato sulla bici, nascondendo il volto e il marchio, atto di protesta inedito ma non privo di un certo fascino.
Alle sue spalle un grande Rebellin ha confermato per l'ennesima volta di essere fortissimo su questi arrivi, ma anche secondissimo, visto che raggranella l'ottava piazza d'onore stagionale (e non è che le abbia conquistate nel Gran Premio di Trebisacce, le altre 7). Terzo Cunego, quarto Ballan, a giustificare il lavoro della Lampre nel corso della tappa: se il trevigiano aggiunge un'altra buona prestazione alle varie fin qui offerte in questo scorcio di stagione, Damiano dimostra una crescita incoraggiante. Non è ancora quello dell'Amstel, ma nemmeno quello scolorito della settimana scorsa. Gli manca un acuto, dovrebbe farlo da qui al 15 (giorno in cui Ballerini diramerà le convocazioni per il Mondiale), ma l'uscita di scena di Bennati e il netto calo di Pozzato finiranno col ricomprendere nella spedizione anche il veronese, pur se in un ruolo da definire (qualcuno potrà pensare che le gerarchie in nazionale possano ricalcare in pieno l'ordine d'arrivo di Suances, ma difficilmente sarà così).


E veniamo al colpo di scena della giornata, un piatto davvero forte per chi scrive di ciclismo: Alejandro Valverde, un disastro. Pensare che le due salitelle di giornata potessero provocare qualche sommovimento in classifica, era un esercizio francamente vacuo. E invece sulla seconda, l'Alto del Caracol, il murciano caracollava in coda al gruppo, parlando col direttore sportivo Unzue di un piccolo fastidio che sentiva al ginocchio. Scollinare al Gpm (a 60 km dal traguardo) nelle posizioni di retroguardia non è stata propriamente l'idea dell'anno, perché pioveva, c'era l'asfalto bagnato, e la difficile discesa invitava i coraggiosi a osare.
E così fu che Valverde si ritrovò a dover chiudere un buco, poi un buco sempre più grosso, e poi quasi una voragine che a ogni curva si faceva più incolmabile: Alejandro a prendere le misure col goniometro, Bettini e Ballan davanti a fare i kamikaze. In queste condizioni, a fine discesa il gap era già diventato di qualche decina di secondi. Ma non tutto era ancora perduto, sebbene l'Astana e l'Euskaltel (ma anche la Galícia di Mosquera), resesi conto che il pesciolone era finito nella rete, avessero iniziato a menare come fabbri. Non tutto era ancora perduto perché con Valverde c'era praticamente tutta la Caisse d'Epargne, che gli avrebbe potuto dare una mano - se non a rientrare - almeno a limitare i danni.
E invece il campione nazionale spagnolo si è dimostrato completamente inabile a gestire simili difficili situazioni: preso dall'ansia e da un po' di panico, Valverde ha ben deciso di staccare i suoi, su una salitella a 40 km dalla fine: pensava forse di rientrare da solo sul gruppo dei migliori lanciato verso Suances? Povero pollacchione: né Gilbert, né Chavanel, rimasti con lui dopo queste amene vicissitudini, sono dei treni, e quindi il ritardo, rimasto per qualche chilometro nell'ordine dei 40-50", a un certo punto ha preso a crescere in maniera esponenziale. Arroyo s'è fermato dal drappello di testa per dare una mano, ma nemmeno una mano santa avrebbe ormai salvato Valverde dal tracollo. E infatti, una volta capito che così non s'andava da nessuna parte, Alejandro ha di nuovo aspettato la squadra, ma a quel punto la frittata era fatta, e la Vuelta bella che andata: per l'ennesima volta il corridore più in vista di Spagna (se non è già stato superato da Contador) si arrende nell'inseguire l'obiettivo maximo di vincere un grande giro: certo che se farà ancora in futuro errori così marchiani (Unzue gli farà una lavata di capo? Ma poi, la farà anche a se stesso? Insomma, un direttore sportivo non dovrebbe correggere in corsa certe cappellate dei suoi ragazzi?), il successo in un GT se lo potrà sognare.



Marco Grassi

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano