La Visser rallenta l'egemonia-Cooke - La compagna della Vos festeggia nella Ronde van Drenthe
Appena una settimana fa ci eravamo trovati a commentare la splendida condotta di squadra della Raleigh Lifeforce che con il premiato duo Cooke-Thürig aveva fatto suo il Giro delle Fiandre. Nel ciclismo però si sa che l’avversario può restituirti pan per focaccia, e quell’esitazione nel finale non era andata per nulla giù alla Campionessa del Mondo in carica Marianne Vos, vistasi sfuggire per un nonnulla una nuova prestigiosa affermazione in preda alle mille incertezze che spesso comporta il dover entrare in scena per rispondere in prima persona a quello che può diventare un attacco vincente.
Ebbene sì: stavolta l’olandesina non era sola ma aveva con se la giovane connazionale Adrie Visser, atleta veloce capace di conquistarsi un bronzo nello scratch agli ultimi Campionati del Mondo su pista. Doti sul passo notevoli, quindi, ed alla fine in casa DSB Bank si festeggia ugualmente: la Ronde Van Drenthe non finisce nelle mani della fenomeno Vos, ma è proprio la 23enne Visser a beneficiare del gioco di squadra messo in atto dalle "orange", desiderose di ben figurare nella gara di casa.
Lungo i 139 km della prova le squadre si sono date battaglia in una giornata in cui il clima non sembrava aver nulla a che vedere con quello delle gare del Nord, per lasciare spazio ad uno tipicamente primaverile; ciononostante i vari settori di pavè disseminati nella prima parte del percorso hanno ugualmente provocato la prima selezione nel gruppo, anche se poi la situazione tornava alla normalità, tanto che tra i grossi calibri non succede nulla.
Il punto chiave della gara diviene l’ostico strappo del Vamberg, dove inevitabilmente si rompono gli indugi e sembra avviarsi la partita a scacchi tra le squadre più forti: la Raleigh prova a giocare d’anticipo muovendo Priska Doppman, ma la T-Mobile risponde prontamente con la De Goede, abbastanza in palla nelle ultime gare. Nel tratto più duro della salita però è tutto l’ardore della Vos a mostrarsi prepotentemente con un attacco deciso, che trova l’onnipresente Cooke, evidentemente non ancora sazia di vittorie, pronta alla risposta, che vede accodarsi anche la già citata De Goede e la Visser in prima battuta e, non appena la strada torna a spianare, la francese della Menikini Touffet e l’altra olandese Markerink.
Quello che si materializza col passare dei chilometri ha tutta l’aria di essere un déja vù, anche se il finale, come detto, ha sì uguale trama, ma attrici diverse: proprio come nello scorso week-end ci sono sei battistrada pronte a giocarsi la gara, ma sul più bello è la squadra in superiorità numerica a rompere gli indugi: questa volta tocca alla DSB e basta un colpo solo; la Visser parte decisa ai meno 2 km dal traguardo, ma anche lei si trascina dietro la Zabirova di turno, che questa volta ha le fattezze di Elodie Touffet.
Le due riescono a fare la differenza e sul traguardo è Adrie Visser ad esultare, facendo valere le sue doti da velocista e dichiarando, a fine gara, quanto sia importante la combinazione dell’attività su strada con quella su pista, si aggiudica la sua prima gara di Coppa del Mondo.
Il gruppo intanto piomba sul resto delle battistrada proprio in prossimità del traguardo, ma la Vos ha ancora la lucidità per sprintare e, con un ritardo di 17", va a prendersi il gradino più basso del podio regolando nell’ordine Teutenberg, De Goede, Gilmore, ed una Cooke che si deve accontentare "solo" di un settimo posto, che le permette comunque di rimanere saldamente leader in Coppa, ed il duo italiano costituito da Giorgia Bronzini e Monia Baccaille, ancora presenti nell’ordine d’arrivo tra le prime 10. La top ten viene chiusa dall’interessante danese Mie Bekker Lacota, che dopo la bella vittoria all’Het Volk e la medaglia d’argento nella corsa a punti nei Mondiali su pista, coglie un altro risultato di rilievo per un’atleta che deve ancora compiere diciannove anni.
Nella giornata di domenica c'è poi stata la chiusura del trittico olandese con la Novilon Eurocup, vinta in volata da Giorgia Bronzini, ruota veloce della Safi-Pasta Zara-Manhattan, che però ha corso con i colori azzurri della Nazionale italiana, sulla Campionessa del Mondo Marianne Vos, ancora sugli scudi sulle strade di casa, e la tedesca Yoko-Ina Teutenberg. Quarta la Gilmore, portacolori della Menikini, mentre coglie un buon 10° posto la D'Ettorre, rappresentante del Team Saccarelli.
Vivian Ghianni