Giro di San Marino, subito Vos! - In 4 km di prologo rifila 9" alla Pucinskaite
Ormai dovremmo esserci abituati: ciò che appare impossibile per il mondo, non lo è per la Vos.
Non è impossibile vincere nello stesso anno i Campionati del Mondo di ciclocross e i Campionati del Mondo su strada, in linea, davanti ad atlete molto più navigate di lei, come non è impossibile - ma, col senno di poi, come poteva essere altrimenti? - rifilare 9" in 4 km all'ultima vincitrice del Giro d'Italia femminile, campionessa lituana a cronometro, Edita Pucinskaite.
Marianne Vos è in maniera indiscutibile il faro di questa 3a edizione del Giro di San Marino, corsa a tappe di un Paese piccolo, ma che è già stato grandissimo nel ciclismo con la Alfa Lum e il cui presidente della squadra in grado di piazzare - unica ognisesso - tre proprie atlete sul podio di una grande corsa a tappe come il Giro d'Italia (succese nel 1999, con la Somarriba davanti la Boubnenkova e l'autoctona Veronesi), Massimo Piva, s'è saputo riciclare nel ruolo di Organizzatore di quella che, allo stato attuale delle cose (con il Giro in forse, e - notizia recente - anche il Tour de France), è la corsa a tappe più importante del panorama ciclistico internazionale del ciclismo femminile d'élite.
Però. Nelle storie ci sono sempre dei però. Però nessuno, o quasi, s'aspettava 9" in 4 km. Una media di 43,636 km/h in un circuito che presentava anche due strappi rispettivamente al 4% e 5%; curve, discese, continui rilanci. E anche qualche goccia di pioggia, anche se la Vos l'avrà appena sfiorata prima dell'arrivo, se l'ha sfiorata. La Pucinskaite è rimasta addirittura esterefatta dalla prestazione della Vos, commentando a caldo: «È una grandissima».
Già, è una grandissima, inutile nascondersi. Vince in volata contro velociste come la Teutenberg, vince sul Muro di Huy su atlete esplosive come la Cooke, e vince anche a crono - seppur breve - davanti atlete d'esperienza come la Pucinskaite. Completa, fortissima, e ancora diciannovenne. Nel ribadirlo fa quasi impressione, in effetti.
Dopo la premiazione, Marianne si dimostra anche molto umile: «Per essere il mio debutto al Giro di San Marino direi che è stato bello e fortunato. Non so ancora bene io quali siano i miei limiti e le mie potenzialità: per me è stato già incredibile rendermi conto di essere in grado, da così giovane, di competere con le più forti del mondo. Certo che proverò a vincere il Giro - continua la Vos - anche se il prologo di oggi era forse troppo breve, seppur molto tecnico, per fare distacchi importanti, e le più forti in classifica sono tutte vicine. Ci sarà da lottare a fondo nelle prossime due tappe».
Emozionata, ed anche incredibilmente infreddolita, invece, Amber Neben, anche lei al debutto al Giro di San Marino e 3a all'arrivo: «Oggi ho dato tutto, tutto il mio meglio. Purtroppo la Vos è andata fortissima, ed anche Edita ha fatto meglio di me. Ma in fondo - sorride la statunitense - a me piacciono più le salite rispetto alle cronometro, e quindi da domani proverò a far sudare tutte».
Applausi festanti per le premiate, con la Vos in maglia biancoceleste di leader della classifica generale, la Pucinskaite in maglia ciclamino di leader della classifica a punti, la stessa Neben in maglia verde di leader della classifica gpm e la vera sorpresa di giornata, l'altrettanto giovane Sontheimer, anche lei classe '87, che domani vestirà la maglia bianca di miglior giovane.
Mario Casaldi