Cooke: suo anche il Fiandre - La gallese del ds Campana è irresistibile
Niente da fare: Nicole Cooke si conferma la regina incontrastata di questo avvio di stagione e fa finalmente suo anche il Giro delle Fiandre, seconda prova di Coppa del Mondo.
Per la giovane gallese percorso netto dopo le prime due prove, dato che era risultata vittoriosa anche a Geelong. Una nuova prova di forza dunque, una gradita sorpresa dentro quest’uovo confezionato su strade che trasudano storia e passione in ogni singolo metro e che va senz’altro divisa con tutta la Raleigh Lifeforce, autrice di una corsa magistrale.
Fin dai primi muri il team svizzero ha fatto capire a tutte le altre che, se avessero voluto prevalere, avrebbero certamente dovuto fare i conti con loro e prova ne è l’alta andatura, rimasta indigesta a diverse ragazze, tra cui l’ex iridata Regina Schleicher, che giungerà addirittura fuori tempo massimo sul traguardo. A circa 40 km dal termine la Raleigh decide di lanciare in avanscoperta Kharin Thürig, ex Campionessa del Mondo a cronometro che dimostra una volta di più le sue indiscutibili doti di passista e riesce a guadagnare ben 50"; a questo punto entra in azione proprio la Cooke, che esce dal gruppo e raggiunge la compagna sul Grammont e con lei prosegue a buon ritmo fino al Bosberg, dove tenta di involarsi da sola verso il traguardo.
Dietro comunque c’è un gruppetto di immediate inseguitrici non indifferente, composto dalla sempreverde Zabirova, dalla Ljungskog, dalla Worrack, e dal fenomeno Marianne Vos; gruppetto che non sta di certo a guardare e raggiunge quindi sia la Thürig che la Cooke. Le sei battistrada si avviano così verso gli ultimi decisivi chilometri in cui si decide la corsa ed è qui che si confeziona lo splendido gioco di squadra delle atlete Raleigh: a 4 km dal traguardo va nuovamente via la Thürig, che costringe così il gruppetto alla reazione per impedire che la svizzera vada al traguardo.
In questo modo però la Cooke può recuperare preziose energie e così, una volta ripresa la compagna, il micidiale affondo dell’atleta britannica replica quelli visti anche negli ultimi appuntamenti italiani; solo la Zabirova intuisce il pericolo e si accoda, con la speranza di replicare il successo del 2004. Non reagisce immediatamente invece Marianne Vos e l’indecisione le sarà fatale, poiché la coppia di testa giunge di comune accordo fino al traguardo, dove la Cooke fa valere nuovamente la legge della più forte, lasciando alla kazaka la piazza d’onore.
Terza a 5" giunge la Vos, ma l’esitazione nel finale lascia forse alla giovane e talentuosa atleta olandese più di un semplice amaro in bocca, mentre Trixi Worrack anticipa leggermente Kharin Thürig e Susanne Ljungskog.
Il primo gruppo di inseguitrici chiude con un ritardo di 28" e viene regolato allo sprint da Monia Baccaille, che coglie così un nuovo piazzamento nella corsa che l’ha vista sul podio nel 2005, e conferma di essere valida pedina nelle corse in linea. Da segnalare anche l’ottava posizione di Marta Bastianelli, che dimostra di avere le carte in regola per dire la sua in futuro dopo gli ottimi risultati a livello giovanile che l’hanno eletta come una delle maggiori speranze del nostro ciclismo femminile.
Lo stesso gruppo comprende, tra le altre, anche la Bubnenkova e la Brändli, ed anche Noemi Cantele e Fabiana Luperini, mentre più indietro sono giunte la Arndt e la Wood.
La Cooke incrementa così il suo vantaggio in Coppa in attesa della prossima prova, la Ronde Van Drenthe che si correrà in Olanda il prossimo 14 aprile.
Le foto
Vivian Ghianni