Giochi Olimpici - Prova in linea 2008: Serve l'Italia più desta - Domani la prova in linea a Pechino
- GIOCHI OLIMPICI - PROVA IN LINEA 2008
- Alberto Contador Velasco
- Alejandro Valverde Belmonte
- Alexander Efimkin
- Alexandr Kolobnev
- Andy Schleck
- Cadel Evans
- Carlos Sastre Candil
- Davide Rebellin
- Denis Menchov
- Fabian Cancellara
- Fabian Wegmann
- Franco Ballerini
- Franco Pellizotti
- Fränk Schleck
- George Hincapie
- Jérôme Pineau
- Kim Kirchen
- Kurt-Asle Arvesen
- Marzio Bruseghin
- Maxime Monfort
- Paolo Bettini
- Robert Gesink
- Samuel Sánchez González
- Stefan Schumacher
- Tadej Valjavec
- Vincenzo Nibali
- Yaroslav Popovych
- Óscar Freire Gómez
- Uomini
Nella serata in cui Pechino è diventata ufficialmente il centro del mondo, alla cerimonia inaugurale dei Giochi erano assenti giustificati i 143 ciclisti che prenderanno domani il via nella prova del ciclismo su strada.
Qualcuno di loro almeno si sarà accontentato di seguire in televisione la sfilata dei colleghi, cercando di non perdere troppo la concentrazione in vista della gara di domani; una gara che assegnerà una delle prime medaglie di queste Olimpiadi, e che vede la nazionale italiana in prima fila per un duplice motivo: perché, come in ogni corsa ciclistica, gli azzurri sono per definizione chiamati al ruolo di favoriti; e soprattutto perché quel ruolo ce lo siamo meritati ampiamente sul campo 4 anni fa, quando Paolo Bettini ad Atene stroncò tutti i rivali sul Licabetto, prima di battere il portoghese Paulinho nello sprint a due che lo rese campione a cinque cerchi.
E quindi, da bravi campioni uscenti, e col Grillo a incarnare come sempre l'anima della squadra di Ballerini, scenderemo in campo con tutti gli occhi puntati addosso. Sui 248 km del percorso (pianeggiante per i primi 80 km, poi, dopo una leggera ascesa, sviluppato su sette giri di un circuito di 20 km per metà in salita e per metà in discesa) Bettini, Rebellin, Pellizotti, Bruseghin e Nibali dovranno guardarsi principalmente dalla Spagna.
La nazionale iberica è infarcita di campioni conclamati, anche più della squadra azzurra; e oltre a ciò, schiera il favorito numero uno per l'oro, quell'Alejandro Valverde che appena una settimana fa ha ricordato nella Classica di San Sebastián (in cui ha battuto tra gli altri i nostri Rebellin, Bettini e Pellizotti) di avere una gamba superlativa. E le altre punte dello squadrone spagnolo portano i nomi di Alberto Contador (vincitore dell'ultimo Giro), Carlos Sastre (primo al Tour), Oscar Freire (tricampione del mondo e temibilissimo nelle prove in linea) e Samuel Sánchez (a cui la discesona finale che precede l'ultimo km all'insù farà molta gola).
Non c'è solo la Spagna, comunque, a frapporsi tra l'Italia e la vittoria: Fabian Cancellara terrà da solo alto l'onore della Svizzera, l'Australia proverà a lanciare Cadel Evans, la Germania punterà su Schumacher e Wegmann, l'Olanda si giocherà Robert Gesink, la Russia farà paura con Menchov, Efimkin e Kolobnev, e gli Stati Uniti si stringeranno intorno a George Hincapie.
Un gradino sotto l'Ucraina di Popovych, la Slovenia di Valjavec, la Norvegia di Arvesen, la Francia di Pineau, il Belgio di Monfort. Discorso a parte per il Lussemburgo: tre al via, tre potenziali capitani (Kirchen e i fratelli Schleck), ma chi tirerà per gli altri?