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Attenzione a quei due! - Contador e Sastre in cerca del bis

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La 63a edizione della Vuelta Ciclista a España è a pochi giorni dal suo via andaluso di Granada. Al via si presenteranno, quali principali contendenti, il vincitore del Giro d'Italia, Alberto Contador e il vincitore del Tour de France, Carlos Sastre. In ogni caso, salvo poco probabili sorprese, si tratterebbe di una doppietta storica, a 10 anni da quella di Marco Pantani.
Ancora più probabile eguagliare un altro primato, ancor più vecchio, la tripletta spagnola nei GT, cosa che non accade da ben 35 anni, dai tempi di Anquetil (Giro e Tour) e Poulidor (Vuelta). Le speranze per evitare il tris sono riposte nel duo Astana Leipheimer-Klöden (ma in caso di débacle del capitano) e nel viso imberbe di Gesink. Qualunque altro vincitore non spagnolo farebbe quasi gridare al miracolo.
Sarà un'edizione in cui sulla carta saranno molto avvantaggiati gli scalatori visto che il tracciato presenta ben cinque arrivi in salita (tra cui una cronoscalata) e assisteremo al ritorno dell'Alto de l'Angliru, la terribile salita asturiana che presenta un dislivello di 1255 metri in circa 13 km con punte massime di pendenza del 23% e che era stata affrontata l'ultima volta nel 2002.
Dicevamo che si partirà da Granada con una cronosquadre di appena 7 km che sarà più che altro una passerella per le squadre e che non farà grandi distacchi. Le successive tre tappe dovrebbero essere adatte ai velocisti anche se gli arrivi Jaén e Córboda potrebbero anche essere favorevoli per qualche colpo di mano nel finale. Dopo questo morbido inizio toccherà agli specialisti del cronometro mettersi in mostra: i 40 km della prova di Ciudad Real sarano completamente pianeggianti e scaveranno i primi distacchi tra gli uomini di classifica.
Una tappa per velocisti precederà il primo giorno di riposo che sarà l'occasione ideale per arrivare al meglio ad un weekend i cui i ciclisti vedranno ben poca pianura: si inizierà il sabato con l'arrivo in salita ad Andorra dopo 4 gpm e ben 224 km e si proseguirà il giorno seguente con l'arrivo di Pla de Beret in un'altra tappa con 4 gpm. Salta subito all'occhio una novita di questa Vuelta: quest'anno a differenza degli scorsi avremo tappe di montagna con chilometraggi importanti che renderanno ancor più appassionante la sfida.
La seconda settimana di corsa darà spazio a chi vorrà provare azioni da lontano (soprattutto le tappe di Sabiñánigo e Suances) e ai velocisti ancora in corsa. Come nella prima settimana il venerdì sarà dedicato al giorno di riposo e precederà nuovamente un weekend di grande montagna nella regione delle Asturie. Sabato 13 settembre si disputerà infatti la 13a tappa che porterà i ciclisti in cima all'Angliru, salita di circa 13 km: i superstiziosi, ma non solo loro!, faranno gli scongiuri; il giorno seguente sarà il turno dell'inedito arrivo in salita a Fuentes de Invierno.
Al termine di questa tappa la classifica sarà già ben delineata e l'ultima settimana non presenta molte occasioni per chi deve recuperare terreno in classifica: la tappa di Segovia presenta due salite di prima categoria ma negli ultimi 80 km c'è spazio per recuperare quindi le speranze degli inseguitori saranno tutte nella cronoscalata al Puerto de Navacerrada il penultimo giorno di corsa prima della tradizione passerella finale sul Paseo de la Castellana.
Gli organizzatori hanno cercato di proporre un percorso impegnativo e che possa creare un grande spettacolo: in questo contesto va notato come tutte le tappe di montagne della Vuelta 2008 siano collocate nel fine settimana, venendo incontro ai desideri degli appassionati che vorranno seguire dal vivo queste tappe. L'unico rammarico è per l'assenza di un vero tappone di montagna nell'ultima settimana, quando la stanchezza si fa sentire ed escono le vere doti di recupero dei ciclisti migliori, ma tutto sommato è una Vuelta che ci farà divertire.

Sebastiano Cipriani

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