Dolomiti arriviamo! - A Cittadella Cavendish su Bennati
Versione stampabileManghen, Alpe di Pampeago, Pordoi, San Pellegrino, Giau, Falzarego, Marmolada, Plan de Corones: una sequela impressionante di salite (sperando che il passaggio su qualche vetta non salti a causa della neve), di cui tre saranno arrivi di tappa, in questa tre giorni che si apre oggi e che promette di restare nelle teste più che nelle gambe del gruppo.
Tre arrivi in salita consecutivi, di questa durezza, forse non si erano mai visti. Il Giro d'Italia approda sulle Dolomiti e ne uscirà, lunedì sera, completamente rivoluzionato.
Si parte domani con la Verona-Alpe di Pampeago, 195 km che proporranno nel finale le due ascese del Passo Manghen e di Pampeago: 24 km per la prima (con punte al 14% di pendenza), poi 26 km tra discesa e falsopiano, infine gli 8 km di ascesa finale (con punte al 16%). Gli uomini di classifica si daranno battaglia, ed è presumibile che arrivino al traguardo ad uno ad uno: attesissimi Riccò e Piepoli (con quest'ultimo che attaccherà probabilmente dal Manghen), ma qui sull'Alpe Simoni vinse nel 2003 e vuol ripetersi.
A Cittadella invece seconda volata consecutiva, e stavolta l'inglese Cavendish ha battuto Bennati, e anche piuttosto nettamente. Gli uomini della High Road hanno lavorato lungo tutta la tappa, prima per chiudere sulla fuga di Buffaz e Agirre (partiti al km 35) e nel finale per preparare lo sprint proprio per Mark Cavendish. Il ragazzo dell’isola di Man non ha deluso le attese e grazie ad un ottimo lavoro di Greipel negli ultimi 500 metri si è trovato nel punto giusto quando Bennati ha deciso di lanciare la volata: stavolta la rimonta del britannico ha avuto successo e per lui giunge così il secondo successo in questo Giro d’Italia dopo quello di Catanzaro.
In terza posizione è giunto il basco Koldo Fernández, molto costante nei piazzamenti in volata, che ha anticipato di un soffio Zabel mentre McEwen ha chiuso solo in nona posizione: il Giro dell’australiano finisce qui, come al solito prima delle grandi montagne, con un bilancio decisamente deludente con solo due terzi posti come miglior risultato.
Da apprezzare come ieri la decisione della giuria di neutralizzare i tempi a 3 km dall'arrivo vista la pioggia e il finale molto tortuoso. Nonostante questo, però, nel finale si è creato un piccolo giallo: un frazionamento del gruppo a 5 dall'arrivo era costato a Visconti (sempre maglia rosa), Contador, Leipheimer, Bruseghin, Riccò e Piepoli 1'13" di ritardo dagli altri uomini di classifica. Dopo pochi minuti è scomparso il minuto ma son rimasti i 13". Quisquilie, direbbe Totò.
Marco Grassi
Sebastiano Cipriani