Bennati Biturbo - Daniele batte Bettini di un niente
Versione stampabileNiente: Paolo Bettini proprio non riesce a spezzare il tabù, e nemmeno l'aria di casa lo aiuta ad alzare finalmente le braccia al Giro con la maglia iridata indosso. A San Vincenzo, nella sua provincia di Livorno, ci è andato molto molto vicino, ma ha trovato sulla sua strada un velocista che andava più forte e che l'ha battuto al colpo di reni.
Quel velocista è Daniele Bennati, anche lui pungolato dall'arrivo nella sua regione (il ragazzo è di Cortona), e spinto anche dalla voglia famelica di punti per la classifica della maglia ciclamino, che in questa prima settimana di gara è stata un affare tra lui e Riccò.
Riccò, lo sciagurato: in un giorno in cui c'era solo da star tranquilli in gruppo (i velocisti - lo si sapeva sin dal mattino - avrebbero avocato a sé il successo senza troppe concessioni a chicchessia), a un certo punto al Riccardino da Formigine (un perfetto nome per un cartone animato, a pensarci bene) è venuto lo sghiribizzo di fare qualcosa; o meglio, si è trovato in una situazione anomala e - siccome come abbiamo già detto ieri il ragazzo non si tiene - anziché tirare i freni e trarsi dall'impaccio, ha perseverato.
Quel che è successo è che in cima al San Carlo, salitella posta a 16 km dal traguardo, proprio Bettini ha proposto uno scatto molto anarchico, e insieme a Sella (il cui compagno Savini era caduto in un fossato poco prima: si è ritirato, ma non ha niente di rotto) è stato Riccò a portarsi sul Campione del Mondo. Se già non c'erano grosse possibilità di riuscita dell'azione, con uno dei favoriti per il Giro coinvolto nel terzetto quelle possibilità andavano a zero, visto che non solo i team degli sprinter avrebbero inseguito, ma anche quelli interessati alla classifica.
Riccò ci ha messo un po' a capire lo sgarbo che stava perpetrando ai danni di un Bettini abbastanza seccato, e poi si è rialzato insieme all'iridato, mentre Sella ha proseguito l'azione, portandosi su Buffaz e Krivtsov, in fuga dal mattino e ormai stremati.
Inutile dire che le squadre dei velocisti hanno ripreso tutti preparando la strada al volatone. Gatto ha provato ad anticipare tutti ai 400 metri, ma Bennati, sveglissimo, si è lanciato a sua volta ed è andato a vincere, resistendo alla rimonta di Bettini, McEwen e Zabel.
Ora finalmente il meritato riposo: dopo 10 giorni di sfacchinate per tutto il centrosud, la carovana rosa osserverà domani il primo dei due giorni di pausa (l'altro è previsto per martedì 27), a Pesaro. Tregua armata, ovviamente, perché dopodomani i corridori sono attesi da una tappa capitale: la cronometro di 39 km che porterà a Urbino e che darà un'impronta significativa alla classifica, dopo le schermaglie di questa prima parte di Giro. L'ansia per l'attesa è già più che montante.
Marco Grassi