Turchia: è subito Peta - Petacchi su Bongiorno per 5 mm
Il 44esimo Giro di Turchia – corsa promossa quest’anno al livello 2.1 del circuito Europe Tour – esordisce con una volata incertissima, che ha concluso la prima frazione di 132,5 km, da Izmir a Kusadasi, e ha visto la vittoria al fotofinish di Alessandro Petacchi, sull’argentino della CSF Group-Navigare Ruben Bongiorno. Lo spezzino, senza dubbio l’osservato speciale della corsa a tappe turca, è venuto in Turchia per ricostruire la propria forma in vista del Giro, affrontando insieme ai fidati Velo e Ongarato l’agguerrita concorrenza di sprinter di livello come Hondo (Diquigiovanni), Benitez (Benfica), Lorenzetto (Lampre), Bazayev (Astana) e il tris di velocisti schierato dal team della famiglia Reverberi: Maxi Richeze, Grillo e Bongiorno, per l’appunto.
Per quest’ultimo, uno dei tanti corridori che durante l’inverno ha rischiato di rimanere a spasso, il secondo posto di oggi è un segnale estremamente positivo, ma sa anche di beffa, visto che la prima vittoria stagionale gli è sfuggita per meno di un centimetro.
Innocua la fuga che ha caratterizzato la tappa odierna: lungo l’affascinante e moderatamente ondulato percorso sulla costa sudoccidentale della Turchia (percorso che ha toccato anche la storica e affascinante Efeso), si sono avvantaggiati sul gruppo Sean Lacey, della selezione irlandese, Josef Soukup dello Sparta Praha e Christoph Meschenmoser del team tedesco Ista. Il ricongiungimento, grazie all’impegno degli uomini Milram, è avvenuto attorno ai 12 km dalla conclusione e, nonostante qualche schermaglia ben controllata dal team italo-tedesco e dalla Diquigiovanni (che preparava lo sprint di Danilo Hondo), il menu della giornata ha offerto la prevista volata finale, sul cui esito già s’è detto. Dietro a Petacchi e Bongiorno – ma c’è voluto più di qualche minuto per decifrare il fotofinish e sancire la vittoria dello spezzino – terzo gradino del podio per lo spagnolo Javier Benitez, a seguire Hondo, Lorenzetto ed Enrico Rossi.
Petacchi vestirà domani la maglia gialla di leader della classifica e tenterà di bissare il successo odierno sul traguardo di Bodrum. Facendo invece un passo indietro, ad inaugurare la corsa ieri è stata una spettacolare kermesse, non valida per la classifica, disputata su un suggestivo circuito nel cuore di Istanbul. Il percorso, lungo due chilometri e mezzo (da ripetere trenta volte), è risultato più impegnativo rispetto alle attese e la gara è stata fin dall’inizio molto selettiva. La vittoria, al terine di una fuga a sette sviluppatasi già a un terzo della corsa, è andata allo svizzero Gregory Rast, del team Astana (una delle cinque squadre Pro Tour presenti in Turchia, insieme a Silence-Lotto, Saunier Duval, Lampre e Milram); nella volata ristretta, Rast ha agevolmente superato Ginanni (Diquigiovanni), secondo, e Garcia Dapena (Karpin), terzo, con Matteo Priamo (CSF Group-Navigare) e César Veloso (Karpin) a chiudere la top-5.