Bene, bravo, bis! - Petacchi allunga la striscia italiana in Turchia
Due su due. Se Petacchi era venuto in Turchia per ritrovarsi dopo i problemi di salute avuti nell’ultimo mese e in vista del giro, il duplice successo nelle uniche due volate di gruppo che – alla vigilia dell’ultima frazione – sono state disputate ad est del Mediterraneo sono senz’altro un ottimo viatico.
Che sia o meno la 150esima vittoria della sua carriera – così è stato riportato da alcuni media – lo spezzino ha dato anche oggi una dimostrazione di forza, mettendosi nettamente alle spalle l’argentino della CSF Group-Navigare Maxi Richeze e lo spagnolo Javer Benitez (Benfica). Una volata un po’ atipica, visto che il controllo delle operazioni negli ultimissimi chilometri è stato preso non dalla Milram, bensì proprio dal team reggiano-irlandese, con Dall’Antonia entrato in azione ai meno 2000 metri e Priamo nell’ultimo chilometro.
Il passista veneto, vincitore di già due tappe, ha provato quindi ad approfittare del “buco” creato da Richeze per involarsi in solitaria sul traguardo, ma è stato un altro veneto, Alberto Ongarato (Milram), a riportar sotto Petacchi, lanciandolo nello sprint. Lo sprint di Petacchi, uscito ai 150 metri, è stato poi irresistibile e ha vanificato i tentativi di anticipo di Richeze stesso e di Javier Benitez, mentre quarto è stato l’ottimo Belletti (Diquigiovanni), anche ieri nella top-10 e quinto l’irlandese Ciaran Power.
La tappa, da Finike ad Antalya (117 km), ha offerto una volta di più uno splendido scenario, lungo il quale s’è sviluppata – al km 18 – la fuga di giornata: Hondo (Serramenti Diquigiovanni-Androni), Der Zolt (Centri della Calzatura-Partizan), Oostlander (selezione olandese), Striska (Mitsubishi-Jartazi), Pérez Arrieta (Extremadura), Cornu (silence-Lotto), Mares (PKS Whirpool-Author), Zeits (Astana) e Bertogliati (Saunier Duval-Scott). Il team Milram (ormai ridotto a cinque unità, con il ritiro del tedesco Gajek) e in parte la Lampre, a differenza di ieri, hanno tenuto sotto controllo da subito i fuggitivi, che hanno scollinato sull’unico gpm con poco più di due minuti di vantaggio.
Il ricongiungimento è così avvenuto al km 26, abbastanza presto perché si verificassero due nuovi tentativo; il primo, promosso dal campione lussemburghese Joachim (Astana), ha visto coinvolti anche Lorenzetto (Lampre), Belletti (Diquigiovanni) e Van Schalen (selezione olandese) ed è stato quasi immediatamente annullato. Il secondo è stato un’azione a tre sviluppatasi ai meno venti: Salgueiro (Extremadura), Jovanovic (Cosmote Kastro) e Ivanov (Diquigiovanni) sono riusciti a stare al vento un po’ più dei loro immediati predecessori, ma alla fine sono stati anch’essi inesorabilmente fagocitati dal gruppone, nel quale s’erano attivati anche i portoghesi del team Benfica.
Sul rettilineo finale l’assolo di Petacchi, che, nonostante continui ad accusare problemi respiratori, è apparso al tempo stesso assolutamente tonico dal punto di vista muscolare. Domani, i 165 km conclusivi da Antalya a Alanya offriranno a Petacchi l’opportunità di marcare la tripletta – con Lorenzetto, Hondo, Benitez e Richeze a cercare invece la rivincita – e potrebbero permettere all’Italia di centrare un incredibile sette-su-sette nel computo delle vittorie di tappa. La leadership della classifica generale è invece ancora saldamente sulle spalle dello spagnolo David Garcia Dapena (Karpin Galicia), cui domani basterà marcare stretto il belga Jacobs per laurearsi vincitore del 44esimo Giro di Turchia.
Stefano Rizzato