Follia Richeze, cadono tutti - Mauro abbatte Loddo, Usov primo
In effetti la giornata del bowling era fin qui mancata, e con l'avvicinarsi della fine del Tour de Langkawi era inevitabile che prima o poi giungesse. È capitata oggi, a Kuantan, dove l'arrivo della settima tappa del Giro della Malesia è stato caratterizzato da una scenografica caduta generale: almeno 20 corridori per terra, proprio sulla linea del traguardo.
Doveva essere una giornata tranquilla, coincidente col venerdì di preghiera dei musulmani (e infatti la frazione è finita a mezzogiorno, per lasciare libero il pomeriggio ai fedeli): percorso breve e facile, tanto che l'idolo di casa Anuar Manan aveva puntato ad oggi le lancette del suo appuntamento con la prima vittoria di un malese nella corsa nazionale.
E infatti la fuga (nutrita, 16 uomini tra cui Serpa e Savini) non ha guadagnato troppo ed è stata riassorbita in tempo utile per dare alle squadre dei velocisti il tempo di organizzarsi. La Tinkoff, che l'altro giorno ha ritrovato in Loddo il fulmine di guerra del Langkawi 2007, ha lavorato bene per il suo capitano, che ai 200 metri era già lanciato verso un nuovo successo: troppo veloce Alberto, troppo indietro tutti gli altri; tutti meno Mauro Richeze.
Il quale, forse in cuor suo stufo di secondi posti, ha avuto quell'attimo di impazzimento che a volte coglie i giovani (e il ragazzo non ha che 22 anni), e ha innescato la carambola infernale: deviando nettamente e repentinamente dal centro della strada, e spingendo Loddo verso le transenne, Richeze ha così anche chiuso Hondo, che veniva da dietro e che è stato il primo ad andare giù, trascinando con sé Loddo. Sui due si sono poi abbattute un paio di decine di sopraggiungenti corridori, ma per fortuna nessuno si è fatto troppo male.
Richeze invece è rimasto chissà come in piedi, e ha finito la tappa al secondo posto, prima di essere bersagliato di improperi da un imbelvito Loddo dopo il traguardo, e successivamente - e giustamente - declassato e penalizzato per scorrettezze.
In tutto ciò, non abbiamo ancora detto che a vincere è stato Usov, secondo ieri dietro a Serpa e subito pronto al riscatto, anche se il bielorusso molto onestamente è il primo a dire di aver ottenuto una vittoria mutilata dall'assenza di tutti gli avversari principali. Un'assenza che invece non sarà spiaciuta a chi è meno abituato a primeggiare su traguardi importanti: come l'iraniano Hassan Maleki Mizan, che si ritrova così al secondo posto (ma occhio all'interessante movimento della pista della repubblica islamica), o come il campione d'Asia Takashi Miyazawa, terzo di tappa e ben memore del suo passato italiano (viveva dalle parti di Bergamo e correva con Vainsteins).
Cambia anche la classifica, col giovane Mitchell Docker che grazie a un doppio abbuono conquistato strada facendo ha strappato a Sprick la maglia gialla di leader. Ma questo è un particolare quasi secondario, visto che domani Bukit Fraser non sarà un arrivo in salita degno delle Genting Highlands, ma promette comunque di rimescolare tutte le carte, con l'accoppiata di Savio (Rodríguez-Ivanov) e con Diego Nosotti che proveranno a far saltare l'australiano dalla vetta della generale.