Se ci provi a Stoccarda... - Vuelta: è Freire; Voeckler a Plouay
Versione stampabileQuando vedi certi arrivi adatti sì ai velocisti ma con la strada che tira leggermente in su non puoi far altro che pensare ad Oscar Freire: sul traguardo di Santiago de Compostela il folletto di Torrelavega ha dato un'ulteriore dimostrazione della sua forza e si pone come l'uomo da battere ai prossimi mondiali.
Ieri "Oscarito" era stato battuto solo da uno splendido Bennati ma oggi, in un finale davvero impegnativo, si è rifatto conquistando la vittoria di tappa e strappando all'aretino la maglia oro di leader della generale per il gioco dei piazzamenti (quest'anno non ci sono abbuoni alla Vuelta); non si può però parlare di vera e propria rivincita perché quando mancavano 2 km all'arrivo lo stesso Bennati è rimasto coinvolto in una caduta che ha spezzato il gruppo in due tronconi e ha lasciato davanti una ventina di uomini. Subito ha provato ad approfittarne il belga Gilbert ma è stato ripreso dal gran lavoro della Milram con Petacchi per una volta a servizio di Zabel.
Dopo tanta sfortuna fa molto piacere vedere sul podio di tappa anche il campione del mondo Paolo Bettini: l'iridato non ha potuto far nulla quando Freire ha cambiato marcia ma è riuscito con grande determinazione a saltare Duque e a chiudere al secondo posto; questo è sicuramente un risultato che darà grande fiducia e morale al toscano che vedremo ancor più combattivo nelle prossime tappe. Per i colori italiani molto bella anche la prova di Davide Rebellin, con il quinto posto finale in gran rimonta.
A parte questo finale burrascoso la tappa di oggi è stata animata dalla lunga fuga di García de Mateos (Relax), Domínguez Ramos (Karpin) e Vazquez Hueso (Andalucía) portacolori delle tre squadre non facenti parte del Pro-Tour: un grande coraggio e voglia di mettersi in mostra in queste occasioni quasi uniche per certi corridori.
Domani i corridori sono attesi da 153 km piuttosto vallonati nella prima parte e con un finale che potrebbe prestarsi a dei colpi di mano importanti.
Mentre Freire fa centro alla Vuelta in Francia torna a splendere la luce di Thomas Voeckler: salito agli onori delle cronache al Tour del 2004 quando vestì per una decina di giorni la maglia gialla, il ragazzo alsaziano della Bouygues Telecom s'impone a Plouay nel Gp Ouest-France e mette nel proprio palmares la seconda vittoria nel Pro-Tour, la prima in una classica.
T-Blanc ha vinto con una perfetta azione da finisseur approfittando di un attimo di indecisione del gruppo quando mancavano 2,3 km all'arrivo: è partito secco, senza voltarsi, e nessuno lo ha seguito; in gruppo nessuno ha preso in mano l'iniziativa e in poche centinaia di metri Voeckler (forse sfruttando anche la scia di qualche moto di troppo) ha guadagnato quella manciata di secondi decisiva. Per il ragazzo della Bouygues è un periodo magico visto che appena due giorni fa si era imposto anche nella classifica finale del Tour du Poitou Charentes breve corsa a tappe sempre in territorio francese.
La corsa ha visto prima la lunga fuga di Buffaz, Lefèvre , Vaugrenard e Vogondy che a 50 km dall'arrivo sono stati raggiunti da un gruppetto molto pericoloso di sette uomini: Quinziato, Wegmann, Voigt, Lastras, Vandenbergh, Fedrigo e Charteau; l'accordo nel gruppo di testa è ottimo e a 35 km dall'arrivo il vantaggio sul gruppo è nell'ordine del minuto e mezzo. Liquigas e Quick Step capiscono che gli attaccanti stanno diventando molto pericolosi e prendono con decisione la testa del gruppo e all'inizio dell'ultima tornata (19,1 km all'arrivo) lo svantaggio è di 44". Davanti allunga Voigt e con lui rimangono solo Fedrigo e Lastras mentre dal gruppo Nibali e Vasseur rompono gli indugi e in breve si riportano su Wegmann: dopo un paio di km anche Elmiger e Grivko rientrano sul gruppo di Nibali. Il tentativo dura poco e allora nel tratto in salita ai meno 12 è Di Luca a tentare un allungo subito seguito da un Valverde in versione stopper per difendere Lastras che è ancora in testa con Voigt e Fedrigo ma con soli 24" di margine.
Il trio di testa viene ripreso a cinque chilometri dall'arrivo e subito ci provano in contropiede Nocentini, Moinard e Leukemans che però non vanno molto lontani. E quando sembrava ormai scontato l'epilogo allo sprint ecco l'allungo decisivo di Voeckler che se ne va a vincere a braccia alzate. Nella volata per il secondo posto prevale agevolmente il norvegese Hushovd con Pozzato che "lascia" al compagno Di Luca il terzo posto e un bel bottino di punti per la classifica Pro-Tour. Oltre al duo targato Liquigas altri tre italiani nei primi dieci dell'ordine dall'arrivo: Rinaldo Nocentini (Ag2r Prevoyance), Carlo Scognamiglio (Milram) e Manuele Mori (Saunier Duval) rispettivamente settimo, ottavo e nono.