California Dream Man - Bettini, primo successo del 2007
Versione stampabileVerrebbe da pensare che l'hai fatto solo per farci scrivere che il Grillo californiano ha conquistato l'"altra" California. Perchè, dicci: sei campione olimpico e mondiale in carica, hai vinto pressoché tutto quanto per un ciclista vale la pena vincere, hai trentatrè anni suonati e stai iniziando la tua undicesima stagione da professionista: dove trovi le motivazioni per volare all'altro capo del mondo e passare una settimana a sgomitare tra passisti di un metro e novanta, in attesa del varco giusto, dell'occasione buona? Per capire, dobbiamo spulciare il tuo sito e la risposta è lì, in bella evidenza, a chiudere tue parole di qualche tempo fa: "La fame di vittoria in un agonista di alto livello, non si placa mai!".
È il segreto dei grandi campioni, è il segreto di Paolo Bettini, che ottiene la prima affermazione del 2007 nella quarta tappa del Tour of California, da Seaside a San Luis Obispo. È la tappa più lunga della corsa a stelle e strisce: 215 chilometri ondulati a sufficienza per spezzettare il gruppo e consentire ai coraggiosi di giornata di provarci.
Ma nonostante la pioggia iniziale, teoricamente favorevole ad un attacco da lontano, il gruppetto composto dagli statunitensi Olson (T-Mobile), Euser (Slipstream) e O'Bee (HealthNet), gli australiani Sullivan (Toyota) e Clarke (Navigators), l'argentino Acton (Colavita) e il francese Laurent (Crédit Agricole) non raggiunge più di quattro minuti e mezzo di vantaggio e ai meno cinque all'arrivo, dopo 150 chilometri al vento, i sette vengono raggiunti.
Inizia quindi la consueta guerra dei treni: a Liquigas e Rabobank, che avevano sostenuto il grosso dell'operazione-ricongiungimento, rispettivamente per Paolini e Brown, subentra dapprima la T-Mobile, per il giovane e talentuoso Ciolek, poi soprattutto la CSC di Haedo, con Voigt che dà spettacolo, arrivando addirittura ad aprire un piccolo divario tra sé e il plotone. La maglia bianca del Grillo è sempre nelle prime posizioni, saltando da una ruota all'altra con una freschezza atletica sorprendente, che già si era intravista ieri l'altro nell'impegnativa frazione verso San Josè.
Nell'ultimo chilometro è nuovamente la Rabobank a prendere il sopravvento, con Hayman che lancia Brown nel tentativo di anticipare la concorrenza: il vincitore della prima tappa resta però al vento troppo presto (finirà quinto) e subisce la rimonta di Haedo, Bettini, Hushovd e Ciolek; il campione toscano sbuca proprio dietro al tedesco e al colpo di reni riesce a mettere la propria ruota davanti a quella del rivale, di quel tanto che basta per non aver bisogno del fotofinish, per aprire le braccia e sorridere all'ennesimo successo.
"La fame di vittoria in un agonista di alto livello, non si placa mai!": cosa ci riservi per questo 2007, grande Paolino?