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Europei Pista Dalmine - Madison, un po' d'azzurro all'orizzonte | Cicloweb

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Europei Pista Dalmine - Madison, un po' d'azzurro all'orizzonte

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DALMINE - domenica 3 luglio 2005
È la Russia la trionfatrice agli Europei Dietro Derny: si aggiudica la medaglia d'oro con il ventiduenne moscovita Alexey Shmidt e quella d'argento con Kostantin Ponomarev, atleti che si sono mantenuti nelle primissime posizioni per le ultime venti tornate degli ottanta giri percorsi, fino a giungere vittoriosi al traguardo. Si tratta di un successo parzialmente tricolore, in quanto sono stati i fratelli Cordiano e Christian Dagnoni, conduttori stayers milanesi, a pilotare rispettivamente Shmidt e Ponomarev.
Due medaglie russe e una tedesca, quella di bronzo spettante a Christian Grassmann.
Solamente ottavo il favorito di giornata, il belga Matthew Gilmore.
Poco in luce gli italiani, a causa dello scarso tempo a loro disposizione (un mesetto circa) per preparare questa prova che necessita invece di preparazione specifica a partire già dall'inverno, soprattutto per non correre il rischio (frequente) di andare in debito d'ossigeno.
Sfortuna per Giairo Ermeti (neoprofessionista del Team Miche) che nelle batterie di qualificazione è incappato nella rottura del Derny.
Si nutrono maggiori aspettative per gli azzurri Marco Villa e Corrado Serina nella prova di lunedì (la tanto attesa Madison), dove correranno affiancati, rispettivamente, da Fabio Casotti e Martino Marcotto.

Classifica Campionato Europeo Élite Dietro Derny 2005
1- Shmidt Alexey (Rus) 29,920 km alla media di 58,697
2- Ponomarev Kostantin (Rus)
3- Grassmann Christian (Ger)
4- Keisse Iljo (Bel)
5- Atzeni Giuseppe (Svi)
6- Jorg Peter (Svi)
7- De Neef Steven (Bel)
8- Gilmore Matthew (Bel)

***

DALMINE - lunedì 4 luglio 2005
A fungere da tetto del Velodromo scoperto è stato un cielo via via sempre meno stellato, sempre più nero e minaccioso, cielo a cui gli sguardi preoccupati dei corridori, degli spettatori e degli organizzatori erano continuamente rivolti.
La prima gara Madison disputata è stata la juniores, che ha nuovamente visto trionfatrici due coppie russe: oro ad Alexey Klyuev ed Alexander Gushchin, campioni europei per un solo punto di vantaggio sui connazionali Alexey Shiryaev e Roman Maximov.
Brillante la prestazione degli italiani Fabrizio Braggion e Stefano Castoldi, capaci di ottenere la medaglia di bronzo nonostante Braggion sia stato vittima di una paurosa caduta, dalle conseguenze non gravi, ma che ha condizionato fortemente la prestazione dei due. Ha saputo rialzarsi e ha corso ancora qualche giro prima di ritirarsi per il dolore alla spalla, e Castaldi ha speso di conseguenza più energie del previsto.
Bloccata per ben due volte a causa della pioggia che cadeva ad intermittenza, la prova Under23 è stata concitata e un po' nervosa per via del maltempo. Dominio totale della coppia danese Alex Rasmussen - Michael Morkov che ha totalizzato dieci punti in più dei secondi classificati, i belgi Kenny De Ketele e Steve Schets. Altro bronzo per l'Italia, che si è destreggiata con grinta per tutta la corsa con il duo Gianpaolo Biolo - Samuele Marzoli, quest'ultimo vincitore del traguardo a punti finale.
Se durante la prova Under la pioggia era tentennante, lo scroscio vero e proprio si è scatenato agli ultimi km della prova Élite. La gara ha avuto uno stop anticipato, convalidata con risultato acquisito, ottenuto a 25 giri dal termine prefissato. Vincitori i belgi, veri dominatori della corsa: Matthew Gilmore e Iljo Keisse. In seconda posizione i cechi Martin Blaha e Petr Lazar, e al terzo i campioni Derny, Shmidt e Ponomarev. Dignitosa la prestazione degli italiani, settimo posto per Marco Villa e Fabio Masotti.
Pubblico certamente non folto come all'estero, ma attivo e molto coinvolto, grazie alla spettacolarità dell'Americana.

Classifica Campionato Europeo Juniores Madison
1- Klyuev Alexey-Gushchin Alexander (Rus) p. 17 km 29,920 alla media di 50,204 km/h
2- Shiryaev Alexey-Maximov Roman (Rus) p. 16
3- Braggion Fabrizio-Castoldi Stefano (Ita) p. 15
4- Kalz Marcel-Dimde Norman (Ger) p. 13
5- Hacecky Vojtech- Hacecky Martin (Rep.Ceca) p. 7
6- Muller Jan Moritz -Forke Sebastian (Ger) p. 6
7- Marguet Tristan-Perizzolo Loic (Svi) p. 5
8- Verbeek Dieter-Leys Birger (Bel) p. 2
9- Rocchi Nicola-Benfatto Marco (Ita) p. 1
10- Jun Lars-Kreder Michel (Ola) p. 1
11- Peetoom Gerrit-Lighart Pim (Ola) p. 0
12- Elorriaga Azpitarte Martzel-Leanizbarrutia Cruz Iban (Spa) p. 0
13- Rydicher Mads-Damm Rasmus (Dan) p. 0 a 1 giro
14- Kanka Karel-Vildomec Ivo (Rep.Ceca) p. 0 a 1 giro
15- Gelosky Patrick-Patzl Stefan (Aut) p. 0 a 1 giro
16- Moser Kilian-Baer Michael (Svi) p. 0 a 1 giro

Classifica Campionato Europeo Under 23 Madison
1- Rasmussen Alex-Morkov Michael (Dan) p. 32 km 41,140 alla media di 49,734 km/h
2- De Ketele Kenny-Schets Steve (Bel) p. 22
3- Biolo Gianpaolo-Marzoli Samuele (Ita) p. 21
4- Kovalev Ivan-Kolesnikov Sergey (Rus) p. 20
5- Stroetinga Win-Terpstra Niki (Ola) p. 11
6- Piper Florian-Kux Christian (Ger) p. 5
7- Subrt Pavel-Mixa Marek (Rep.Ceca) p. 4
8- Graf Andreas-Tazreiter Georg (Aut) p. 3
9- Pinos Andrea-Buttazzoni Alex (Ita) p. 2
10- De Lis Andres Sergio-Bernal Rosique Pablo Aitor (Spa) p. 1
11- Stefanotti Marco-Schibli Renè (Svi) p. 0
12- Jonkman Geertjan-Schmidt Yondi (Ola) p. 0
13- Lauener Alain-Biaggi Simone (Svi) p. 0
14- Landyrev Volodymyr-Laghkuty Sergy (Ukr) p. 0
15- Cocquyt Nicky-De Poortere Ingmar (Bel) p. 0
16- Hochmann Jiri-Kosicka Lubor (Rep.Ceca) p. 0

Classifica Campionato Europeo Madison Categoria Élite
1- Gilmore Matthew-Keisse Iljo (Bel) p. 21 km 48,620 alla media di 51.077 km/h
2- Blaha Martin-Lazar Petr (Rep.Ceca) p. 11
3- Ponomarev Kostantin-Shmidt Alexey (Rus) p. 11
4- Aeschbach Alexander-Marvulli Franco (Svi) p. 10
5- Loffler Stefan-Frey Sebastian (Ger) p. 10
6- Liska Martin-Zabka Josef (Svk) p. 8
7- Villa Marco-Masotti Fabio (Ita) p. 6
8- Rybin Volodymyr-Polatayko Lyubomyr (Ukr) p. 5
9- Muller Andreas-Grasssmann Christian (Ger) p. 4
10- Alonso Granados Aitor-Elorriaga Zubiaur Unai (Spa) p. 2
11- De Neef Steven-Van Mechelen Wouter (Bel) p. 0
12- Thomsen Lars-Svendsen Berling (Dan) p. 0
13- Marcotto Martino-Serina Corrado (Ita) p. 0
14- Bradely Andrew-Lexmuller Mario (Aut) p. 0
15- Baumgartner Tobias-Kammerman Markus (Svi) p. 0
16- Madsen Jens-Larsen Michael (Dan) p. 0
17- Dlouhy Vojtech-Homolka Adam (Rep.Ceca) p. 0 a 1 giro
18- Garber Roland-Selzer Clemens (Aut) p. 0 a 2 giri

***

LE DICHIARAZIONI
Marco Villa
Non volevo correre perché non sto molto bene, ho cominciato da poco le corse e in più da febbraio ho avuto problemi famigliari. Sono venuto a Dalmine perché me lo hanno chiesto, è un bell'appuntamento e avviene solo ogni 3-4 anni. Per disputare queste corse bisognerebbe avere una buona condizione.
Fino a due mesi fa non ero in nazionale, pensavo di vedere gli Europei dalla tribuna, invece Silvio (Martinello - ndr) mi ha proposto di correre ed ho accettato.
Ho dato a Martinello la mia disponibilità nel dare una mano nel progetto di rilancio della pista. Tenevo alle Olimpiadi, ma m'era stata negata la nazionale. Se a quelle del 2008 a Pechino dovrò correre io vorrà dire che sarà un fallimento per il movimento italiano della pista. La federazione dovrà trovare giovani che correranno. Io offrirò loro la mia esperienza. Correre con i giovani serve anche a me che voglio correre ancora per almeno due anni come seigiornista.
Un modo per rilanciare questo movimento, secondo me, sarebbe quello, da parte della federazione, di mettere mano al portafoglio per andare incontro alle squadre professionistiche, offrendo un contributo al contratto dei corridori che fanno anche due mesi all'anno in pista. Già lo fanno in Australia, Francia, Inghilterra e in altre nazioni.
Per andare bene su pista devi fare bene anche su strada, correre i grandi Giri. È quindi una disciplina compatibile con la strada.
O'Grady è l'esempio di uno che va bene in entrambi i campi.
Con le Sei Giorni si può anche arrotondare lo stipendio.
Nelle squadre c'è una mentalità sbagliata, si pensa che la pista faccia male. Logicamente è così se prima non affini la tecnica, ma solo in questo caso.
Questa dovrebbe essere la filosofia del futuro delle piste, che Martinello ha già fatto sua.
All'estero la pista è vista in modo molto diverso. Ad esempio, in Germania, il minimo di spettatori è di 60.000 persone. Lì ci sono i palazzi, c'è una tradizione radicata. Grossi appuntamenti, con musica, con birra e intrattenimento. Sono una grande festa. Le televisioni seguono da vicino l'evento e i giornali dedicano alla pista 1-2 pagine ogni giorno.
Ci vogliono tanta buona volontà e del denaro, per rilanciare quest'attività. Se la gente in Germania si diverte, non vedo perché in Italia non dovrebbe, nel prossimo futuro, accadere lo stesso.
Corrado Serina
A certi livelli la pista non l'avevo ancora fatta. Sono appuntamenti che però vanno preparati sin dall'inverno, non soltanto nell'ultimo mese come ho fatto io. Comunque fa sempre piacere essere chiamati in nazionale.
Non posso affermare che la prova Derny sia andata bene, ma è stata un'esperienza nuova.
Il pilota mi è stato assegnato la sera stessa, ci siamo trovati bene, ma per trovare il giusto affiatamento bisognerebbe allenarsi insieme almeno per un mese.
Nell'Americana ho fatto meno fatica del Derny. Io e il mio compagno Marcotto abbiamo cercato di dare una mano all'altra coppia italiana, che pensava di fare un piazzamento migliore puntando sulle ultime due volate (che però non sono state disputate - ndr).
Preferisco l'Americana al Derny, perché è più divertente sia per me come corridore sia per il pubblico.
La pista aiuta molto a tenere la posizione nel gruppo durante le gare su strada. Ti dà quel 60-70 % di destrezza in più. Io consiglio ai giovani di praticarla, fin da giovanissimi. Infatti, da piccolo hai meno senso del pericolo e impari meglio e più velocemente determinate tecniche e abilità.
Per alzare il livello di queste competizioni io proporrei, fra le altre cose, di organizzare più corse, come si faceva anni fa, e come si fa ora in altri Paesi. Per esempio, a Zurigo, tutti i martedì c'è una corsa in pista.
In questo mese mi sto dedicando alla pista perché nel calendario su strada c'è la pausa prima dei grandi appuntamenti pre-mondiale. La squadra è d'accordo con la mia scelta.
Sebbene non abbia corso tanto essendo la Tenax una squadra non inserita nel Pro Tour, questa prima parte di stagione è stata positiva. Dopo gli Europei disputerò la Sei Giorni di Fiorenzuola e poi quella di Torino, per tornare il 3 agosto all'attività su strada a Camaiore e continuando con la Vuelta a Burgos.

Servizi di Enula Bassanelli



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