MyBike 2005 - Prima edizione, la cronaca
Versione stampabileSi è conclusa sotto il sole di un caldo pomeriggio di giugno la prima edizione di "MyBike", la due giorni di incontri e manifestazioni che la città di Montecatini, con l'abile regia di Federico Morini e dell'Assessore allo Sport David Mariani, ha voluto dedicare al ciclismo.
Già al mattino si era intravista l'adesione del pubblico, incuriosito forse dalla prova ciclistica che vedeva impegnati alcuni parlamentari dei vari schieramenti politici, pronti affrontarsi in una prova in linea ed, in rapida successione, in una cronoscalata, attraverso i tornanti che conducono a Montecatini Alto.
In contemporanea, sempre nel corso della mattinata, si è svolta una gimkana per bambini, a cura del Comitato Provinciale della Fci di Pistoia.
Sono stati forse l'entusiasmo e l'esuberanza di questi piccoli aspiranti campioni a coinvolgere famiglie intere a trattenersi nel corso del pomeriggio all'interno del Parco "La Torretta", per visionare gli stand commerciali e per assistere ad accattivanti esibizione di freestyle che scatenavano la curiosità ed incessanti applausi da parte dei bambini.
Il momento clou della serata è stato però rappresentato dal talk show diretto da Andrea Berton, prima voce di Eurosport, con la collaborazione del suo collega Fabio Panchetti.
Schierati allo stesso tavolo, si presentavano ex campioni di prestigio quali Rolf Sorensen, l'attuale ct Franco Ballerini e Michele Bartoli oltre che Davide Rebellin, arrivato direttamente da Montecarlo, per essere presente alla Manifestazione allestita dal suo attuale addetto stampa, Fred Morini.
Andrea Berton è stato molto abile nel sottolineare a Ballerini che quella di Montecatini rappresentava la prima vera occasione di faccia a faccia tra il ct della Nazionale con Davide Rebellin, dopo le polemiche che accompagnarono la mancata partecipazione al Mondiale di Verona da parte dell'atleta veneto.
Ballerini con abile dialettica e diplomazia, armi primarie per una carica istituzionale come quella che lui ricopre, ribadiva che il passato era forse costellato di errori da ambo le parti ma che era opportuno mettere la parola fine alla vicenda, ribadendo il principio inderogabile che le porte della nazionale non sono precluse a nessuno e tanto meno a Rebellin, compatibilmente con le strategie e le esigenze della squadra.
Evocando il suo passato da atleta, sollecitato dalle domande di Panchetti, Ballerini ha sottolineato che Duclos-Lassalle pur rappresentando per lui l'immagine della più cocente delusione subita in carriera, ha rappresentato sicuramente una voglia di riscatto ed una consapevolezza a non ripetere gli stessi errori, che l'hanno sicuramente aiutato nel raggiungere le due più grandi affermazioni della sua carriera, tra le pietre della Parigi-Roubaix.
Mchele Bartoli dal canto suo, rammaricandosi di aver corso la corsa del pavè solo al suo ultimo anno di carriera, avvertendo buonissime sensazioni, ha ricordato al pubblico presente la sua vittoria nella Amstel Gold Race, un successo che anche oggi è in grado di suscitargli particolare commozione.
Rientrava allora da una lunga sosta a causa di un grave incidente occorsogli sulle strade di Germania. Quel giorno, riuscì ad avere la meglio su compagni di fuga di tutto rispetto: il suo compagno di squadra Ivanov, il sempre piazzato Miky Boogerd e il campione americano Lance Armstrong. Quella vittoria lo ricollocò di diritto tra le alte sfere del firmamento ciclistico.
A Rebellin infine, è stata rievocata l'incredibile tripletta ottenuta in rapida successione nella scorsa stagione, con le vittorie nell'Amstel Gold Race, alla Freccia Vallone ed alla Liegi-Bastogne-Liegi.
Rebellin ha poi sottolineato che non correrà il campionato italiano in programma domenica prossima a Pescara, per ripresentarsi alle corse a fine luglio, in occasione del Brixia Tour.