Warning: include() [function.include]: open_basedir restriction in effect. File(/opt/plesk/php/5.2/share/pear/BackgroundProcess.class.php) is not within the allowed path(s): (/var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/:/tmp/) in /var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/httpdocs/sites/all/modules/background_process/background_process.module on line 22

Warning: require() [function.require]: open_basedir restriction in effect. File(/opt/plesk/php/5.2/share/pear/context.core.inc) is not within the allowed path(s): (/var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/:/tmp/) in /var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/httpdocs/sites/all/modules/context/context.module on line 3
Bernucci, poi il caos - Lorenzo vince, Vinokourov avanza | Cicloweb

Il Portale del Ciclismo professionistico

.

Bernucci, poi il caos - Lorenzo vince, Vinokourov avanza

Versione stampabile

Lo aspettavamo, uno scossone, e finalmente alla sesta tappa è arrivato. Niente di trascendentale, ma intanto possiamo gioire per la prima affermazione di un italiano al Tour 2005. A regalarla a sé e a noi è stato Lorenzo Bernucci, primo a Nancy sotto la pioggia. Oltre a ciò, abbiamo potuto vedere il primo attacco portato a Lance Armstrong, e premiato dal successo, se è vero che il suo autore (Alexandre Vinokourov, e non poteva essere che lui) ha rosicchiato - vedremo come - 19" secondi all'americano in maglia gialla. Tutto ciò, nella cornice di una configurazione laocoontica data dalla caduta di almeno tre decine di corridori all'ultima curva del percorso.
Andiamo con ordine. Al mattino è partita una fuga animata principalmente da Christophe Mengin, discreto corridore della zona. A lui si sono accodati via via Gerosa, Kirsipuu, Augé e Kroon. Il gruppo ha lasciato fare finché i cinque non hanno incamerato oltre 8' di vantaggio, poi sono entrate in azione le squadre dei velocisti, e il film che andava a iniziare sembrava di quelli già visti. Ma la salitella di Maron, posta tra i 17 e i 14 km dal traguardo, aveva i crismi per scompaginare un po' le carte. Così è stato.
Sulla rampetta in questione, Mengin si è liberato degli altri quattro fuggitivi, ed è andato a inseguire il suo sogno in solitudine. Il gruppo non era lontano, anzi era molto vicino, a meno di un minuto. Però i ranghi non erano compattissimi, proprio in seguito al rimescolamento dovuto alla Côte de Maron. E le squadre dei velocisti avevano già dato tanto, per rincorrere la fuga fino a quel punto. In più, la pioggia rendeva l'asfalto viscido, e in discesa qualche coraggioso poteva provare ad approfittarne.
Ai 10 km, Cioni ha pensato: parto io. Ed è andato, in caccia di Mengin che difendeva ormai non più di 20". Ma li difendeva bene, coi denti, tanto che il toscano ci ha messo 5 km per capire, sfiancandosi, che quel gap non l'avrebbe colmato. Cioni si è arreso, quindi, ma Mengin non se la passava benissimo, visto che il margine sul gruppo era sceso a 10".
Ai 2 km quel diavolo di Vinokourov, uno che incarna la quintessenza del ciclismo d'attacco, e che così correndo due anni fa conquistò uno splendido terzo posto proprio al Tour (per tacere della sua memorabile Liegi-Bastogne-Liegi di aprile), quel diavolo è partito secco, con l'intento di andare a cercare almeno un abbuono per rosicchiare qualcosa a Lance, per fargli capire che non deve stare tranquillo neanche nelle tappe più facili.
A Vino si è accodato Lorenzo Bernucci. Scelta più felice, l'italiano non poteva fare. I due di slancio hanno ripreso Mengin, proprio sotto il triangolo rosso dell'ultimo chilometro. Ma il francese non voleva arrendersi. C'era una curva a destra a 900 metri dal traguardo. Mengin avrà pensato che il momento era talmente importante che la fisica non gli avrebbe fatto scontare le sue leggi. Aveva torto, Christophe: è entrato in quella curva come un fulmine, a quasi 50 all'ora. L'asfalto bagnato ha fatto il suo impietoso dovere, la bici è schizzata sotto il sedere del malcapitato, che si è ritrovato schiantato contro una transenna.
Vinokourov, che era alla sua ruota, ringrazia il santo del giorno per non essere caduto appresso a Mengin. Ma per evitarlo ha dovuto sganciare il piede dal pedale, ha perso il ritmo. E lì Bernucci ha visto la luce. Ora o mai più, Lorenzo è partito deciso per avvicinare a sé quel traguardo che lo guardava carico di promesse. Non poteva sapere, il Bernucci, che alle sue spalle stava per scatenarsi l'inferno, sulla solita curva. A lui bastavano i 30 metri guadagnati su Vinokourov per andare a vincere; quelli del gruppo, invece, venivano attratti al suolo come da una assurda calamita.
Uno via l'altro, i primi 30 (forse più) scivolavano malamente (anche se senza grossi danni), rallentando tutto il plotone, arrivato infatti al traguardo a drappelletti di 10-12 uomini per volta. Distacchi sì, ma tutti neutralizzati dalla giuria, secondo il regolamento che questo prevede in caso di cadute nel finale. L'unico vantaggio buono è quello di Vinokourov, che con i 7" + 12" di abbuono risale in terza posizione, a 1'02" da Armstrong, e in prospettiva si conferma come ago della bilancia, con i suoi ormai certi prossimi attacchi.
Bernucci, per tornare al trionfatore di giornata, non aveva iniziato la stagione nel migliore dei modi, anzi: subito prima di Natale una caduta in allenamento gli aveva provocato la frattura del malleolo: oltre a rovinargli le feste, quell'incidente ne ha parecchio rallentato la preparazione e l'approccio alla stagione, quella del suo esordio in maglia Fassa Bortolo. Ma se non si è ottimisti a 24 anni, quando allora? Bernucci si è rimboccato le maniche, non ha pianto per il fatto di dover saltare tutte le prime corse dell'anno, ed ora eccolo qui, pimpante e vincente come forse nemmeno lui si aspettava. Certo, c'è anche un po' di fortuna nell'accadimento: non cadere, evitare Mengin meglio di Vinokourov, sentire il gruppo dietro che scivola in blocco mentre starebbe per rimontare. Ma è lo stesso discorso che si fa per i centravanti d'area, che segnano sempre gol all'apparenza facili: il punto è trovarcisi, a tirare a porta vuota, sapersi smarcare, fiutare il momento giusto.

Marco Grassi

 

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano