Tours vale mezza Coppa - Sprint di CdM tra Rebellin e Bettini
Versione stampabilePer mandare in archivio il 2004 del pedale manca soltanto il vincitore della Coppa del Mondo. L'ultima della storia visto che dalla prossima stagione si cambia. E' come se si passasse da un circuito come quello dello sci al Pro Tour, che assomiglia di più a una Formula Uno del ciclismo: trenta gare, tra corse a tappe e in linea, a cui parteciperanno venti squadre. Ma questo è il futuro. Il presente deve ancora consegnare alla storia un nome da iscrivere nell'albo d'oro.
Si pensava che il vincitore dell'ultima Coppa sarebbe stato un italiano. A lottare per questo trofeo sono rimasti in due, Davide Rebellin e Paolo Bettini, divisi solo da sei punti a due corse dalla fine. In caso di successo finale del veneto, però, lo sanno tutti, il paese che si fregerà della Coppa potrebbe essere l'Argentina. Tutto dipenderà da... un giudice di Buenos Aires che deve concedere la cittadinanza onoraria a Rebelix. Se questo avverrà entro una settimana ci sarà il tempo per perfezionare il cambio di nazionalità all'Uci. Altrimenti la coppa resterà comunque in Italia, che a vincerla sia Bettini o Rebellin. Insomma, a definire la nazionalità del vincitore dell'ultima Coppa del Mondo potrebbe essere la lentezza della burocrazia, una volta tanto non quella italiana.
In attesa dell'ultimo atto di Coppa, il più affascinante Lombardia, il circuito si sposta in Francia per la Parigi-Tours, una delle poche classiche che in teoria dovrebbero risolversi allo sprint. Come lo scorso anno quando Erik Zabel si impose su Alessandro Petacchi in una delle poche volate perse dallo spezzino nelle ultime stagioni.
Stavolta non ci sarà nessuno dei due. Il tedesco, già deluso dall'esito del Mondiale, si è rotto un piede e ha dovuto rinunciarvi. Petacchi è stato aggredito da un virus e giovedì ha dato forfait. Anche per lui la stagione è finita con qualche settimana di anticipo. La vittoria finale conterà davvero poco perché, lo si può dire, la Parigi-Tours è una classica di secondo piano e forse non è un caso che sia l'unica tra le corse di un certo livello che il grande Eddy Merckx non sia riuscito a vincere.
I favoriti? Vanno ricercati nel ristretto novero di velocisti. C'è Kirsipuu, c'è Chicchi, c'è Flecha, ma soprattutto ci sono Bettini e Freire alla prima rivincita dopo il Mondiale di Verona. Ma siamo nel finale di stagione, e tutti sono stanchi. Tre anni fa, approfittando di questa situazione, uno scalatore, Richard Virenque, si inventò una fuga da lontanissimo, tutta in pianura, e andò a vincere in splendida solitudine.
Per la leadership di Coppa del Mondo può bastare anche un piazzamento. Viste le caratteristiche dei due avversari, gli altri sono ormai tagliati fuori, appare evidente che Bettini deve giocare all'attacco in Francia e dovrà difendersi da Rebellin al Lombardia. Comunque vada, saranno i piazzamenti a definire il vincitore della Coppa.