Il Signore delle Vette - Volo solitario di Pantani sulle Alpi
Un giorno avrà 80 anni e probabilmente sarà ancora arzillo, e ogni tanto magari inforcherà la sua vecchia bicicletta e andrà a scalare qualche collinetta, giusto per mettersi un po' alla prova. Poi tornerà a casa, e, ancora sudato, aprirà l'album dei ricordi, chiamerà a raccolta i suoi 13 nipotini e inizierà a raccontar loro le giornate migliori della sua vita. Vita ciclistica, s'intende, ma tanto da sempre si dice che pedalare è proprio una metafora del vivere, quindi molte esperienze dell'una o dell'altra attività tenderanno a coincidere.
E tra le migliori giornate di un'esistenza ricca di soddisfazioni ma anche di molte cadute, il vecchio Marco Pantani non potrà dimenticare di parlare di quel 16 luglio del 2000. Quando vinse a Courchevel, al Tour. Quando dimostrò di saper ancora scalare le montagne meglio di chiunque altro.
Quel giorno Pantani non aveva avuto particolari difficoltà a superare il Galibier. Appena un po' di appannamento sulla Madeleine, quando Hervé aveva alzato l'andatura in favore del suo capitano Virenque, ma si era subito ripreso. In fuga in quel momento c'erano Otxoa, Vidal, Jiménez, García Acosta, Arrieta e gli italiani Nardello, Commesso e Lelli. Avevano 5' di vantaggio sul gruppo, da cui a un certo punto era fuoriuscito il solito Botero, con l'obiettivo di raggiungere i primi e un posto sul podio.
La discesa della Madeleine aveva visto tutti gli uomini di classifica procedere insieme e riunirsi con alcuni gregari che si erano staccati in precedenza. Botero si stava davvero riportando sui fuggitivi (un rendimento eccezionale per il colombiano), Otxoa sarebbe stato un importante ausilio per lui sulle prime rampe dell'ascesa finale. Una salita di 20 chilometri, dopo 3 dei quali lo scalatore della Kelme scattava portandosi appresso Jiménez e Nardello.
A 15 chilometri dalla fine Pantani decise che era arrivato il momento: scattò, mise in atto un forcing che segò le gambe di tutta la compagnia. Il primo a rotolare fu Ullrich, stravolto. Armstrong resistette con Livingston, ma il suo fido giannizzero si smarrì presto. E anche Virenque non seppe tenere per più di poche centinaia di metri il ritmo imposto dal romagnolo. La lotta si ridusse ancora una volta ad una sfida tra il texano e l'italiano con gli occhi di ghiaccio.
«La rabbia in me era tanta, ieri Lance mi è scattato in faccia con troppa esuberanza mentre tiravo, è vero che è padrone della corsa, ma doveva avere più rispetto. Questa cosa mi era rimasta sullo stomaco». Così, a fine tappa, Pantani aveva giustificato la sua animosità, espressasi compiutamente quando di chilometri all'arrivo ne mancavano solo 5. Davanti era scattato Jiménez, né Botero né Nardello gli si erano potuti opporre. Ma il vantaggio sul gruppetto del Pirata, infoltito dall'arrivo di Heras dalle retrovie, andava diminuendo. Era dunque ai 5 chilometri che Pantani partiva irrefrenabile verso la grande vittoria.
«Finalmente ho staccato Armstrong», e andava via «avendo ritrovato il colpo di pedale dei vecchi tempi». Riprendere Nardello (Botero era già stato risucchiato prima) era uno scherzo.
L'insistente frequenza della sua azione riportava Pantani in breve anche sull'ultimo ostacolo fra lui e il traguardo: Jiménez. Ripreso e superato ai 3 chilometri con incredibile naturalezza lo spagnolo, il Pirata iniziava ad assaporare il successo vero, tutto suo, ottenuto senza omaggi da parte dei rivali (Armstrong sul Ventoux). Il resto del mondo era lì dietro ad arrancare, Marco volava, e aveva già in mente le lacrime di commozione che avrebbe versato sul podio e la dedica da mettere sulla foto-ricordo di quel giorno: «Alla mamma, che ha sofferto per me e con me per tutto quest'ultimo maledetto anno».
TOUR DE FRANCE 2000
15a tappa: Briançon - Courchevel (173,5 km)
Ordine d'arrivo 1. Marco Pantani 2. José Maria Jiménez 3. Roberto Heras 4. Lance Armstrong 5. Daniele Nardello 6. Santiago Botero 7. Massimiliano Lelli 8. Fernando Escartin 9. Christophe Moreau 10. Richard Virenque |
5h34'46" a 41" a 50" a 50" a 1'00" a 1'09" a 2'17" a 2'21" a 2'21" a 2'21" |
Classifica 1. Lance Armstrong 2. Jan Ullrich 3. Joseba Beloki 4. Christophe Moreau 5. Roberto Heras 6. Marco Pantani 7. Richard Virenque 8. Santiago Botero 9. Fernando Escartin 10. Francisco Mancebo |
66h38'09" a 7'26" a 7'28" a 8'22" a 8'25" a 9'03" a 9'57" a 10'19" a 12'27" a 12'43" |